E premia con il Gran Ducato d’Oro lo storico “Kellermeister” della Cantina di Cornaiano

Sono ormai 10 anni che in maggio il Vigilius Mountain Resort di Lana omaggia e premia con il Trofeo della Schiava il vitigno più popolare dell’Alto Adige, quel vino leggero e fruttato, dai tannini morbidi e dal gusto piacevole che soprattutto nella stagione estiva, servito leggermente fresco, è ideale compagno della tavola.

 

A confrontarsi con una ricca rappresentanza di Schiava – quasi 100 campioni – sono stati chiamati a questo ormai tradizionale appuntamento di maggio giornalisti, enologi e sommelier, provenienti di qua e di là dalle Alpi: una vera commissione di esperti per individuare il vino degno del Trofeo della Schiava 2013. Anzi dei Trofei perché per evidenziare le diversità delle varie Schiava i premi sono assegnati in base alle varie denominazioni che interessano questo vitigno, cui si aggiunge la categoria “Schiava Diversa” che raggruppa tutti i vini di annate più vecchie e quelli che non rientrano negli schemi del disciplinare Doc.

 

Nove sono le Schiava che si sono imposte quest’anno:

Categoria Alto Adige Lago di Caldaro:

Lago di Caldaro classico superiore 2012 di Colterenzio

Lago di Caldaro classico superiore Puntay 2012 di Erste + Neue

 

Categoria Alto Adige Schiava e Schiava Grigia:

Schiava 2012 di Tenuta Donà

Schiava 2012 di Tenuta Gumphof

 

Categoria Alto Adige Meranese e Alto Adige Val Venosta:

Meranese Schickenburg 2012 di Cantina Merano Burggräfler

 

Categoria Alto Adige Santa Maddalena:

Santa Maddalena classico Ansitz Waldgries 2012, Christian Plattner Tenuta Waldgries

Santa Maddalena classico 2012 di Cantina Produttori Bolzano

Santa Maddalena classico Rondell 2012 di Franz Gojer, Glögglhof

 

Categoria Schiava Diversa:

Santa Maddalena classico Antheos 2011 di Christian Plattner, Tenuta Waldgries

 

E infine l’Oscar alla Carriera: per festeggiare il primo compleanno a due cifre del Trofeo è stato istituito il premio Gran Ducato d’Oro della Schiava da destinare a chi ha svolto un ruolo determinante nell’affermazione del vitigno altoatesino. Se lo è aggiudicato Hartmann Spitaler, storico “Kellermeister” della Cantina di Cornaiano, che già negli anni Settanta con il suo Vecchie Viti di Gschleier ha posto uno dei primi pilastri per la riqualificazione della Schiava.

 

Nella foto: da sx Florian Gojer (Glögglhof), Markus Prackwieser (Gumphof), Christian Plattner (Waldgries), Ulrich Trockner (Cantina Bolzano), Stefan Kapfinger (Cantina Meran Burggräfler), Maximilian Niedermayr (Schreckbichl), Gerhard Sanin (Erste + Neue) e Hansjörg Donà (Weingut Donà)