Marcata la presenza di giovani e donne

“Un birrificio moderno dal cuore antico”. E’ la Fabbrica della Birra Perugia, uno dei produttori con più storia in Italia, ad aggiudicarsi il titolo di BIRRIFICIO DELL’ANNO 2016, riconoscimento ottenuto dalla sommatoria di punteggi nell’ambito dell’undicesima edizione di BIRRA DELL’ANNO che si è tenuta oggi a Beer Attraction, nei spazi di Rimini Fiera.

 

Dopo oltre un secolo dalla sua fondazione il birrificio di Pontenuovo di Torgiano, località a pochi chilometri dal capoluogo umbro e a due passi dal Tevere, può finalmente festeggiare tanto la rinascita, avvenuta nei primi anni del Duemila, quanto la tradizione di un territorio.

E’ un’emozione fortissima che arriva dopo l’oro dell’anno scorso nella categoria APA (American Pale Ale) e vari altri riconoscimenti sia a livello nazionale che internazionale”. Così Luana Meola, tra i titolari, appena fresca di vittoria. “E’ la prima volta che mandiamo tutti i nostri prodotti al concorso, ci sentivamo pronti per un giudizio complessivo. Le nostre birre sono tutte beverine, caratterizzate da un ottimo equilibrio, mai estreme, semplici ma non banali, ciò che vince oggi è il lavoro costante di ricerca qualitativa”.

 

Il gruppo perugino trionfa grazie agli ottimi piazzamenti ottenuti in alcune delle 26 categorie del concorso: secondo e terzo posto ex equo tra le birre chiare, ad alta fermentazione di ispirazione angloamericana (Golden Ale e Birra Perujah), e due primi posti assoluti rispettivamente nella sesta categoria riferita alle chiare ambrate English IPA (Suburbia) e in quella delle birre acide (stili Gose e Biere de Garde, Birra ISTERICA).

 

Il pubblico, oltre 500 persone tra professionisti e semplici appassionati, applaude i singoli partecipanti ma soprattutto la marcata presenza di partecipanti di giovane età e di quote rosa. Il numero di “birraie”, più che mai negli ultimi anni, sta crescendo sia nella composizione societaria che nella fase di produzione, con ciò andando a sfatare il luogo comune che vuole questo settore in mano al solo genere maschile.

 

Più in generale si conferma il successo di una manifestazione che da ben 11 anni punta i riflettori sulla qualità della birra italiana e sull’alta professionalità dei suoi produttori. Il concorso, promosso come noto da UNIONBIRRAI, ritrova un KUASKA capace di animare grandi platee e restituire alla birra un posto importante nel mondo del beverage.