Navigano a gonfie vele sui mercati europei e Nord americani, ma la bussola dell’export per i vini lombardi punta con decisione anche verso Giappone, Hong Kong e Messico.

A confermarlo, a pochi giorni dalla 47ª edizione di Vinitaly, il Salone internazionale del vino e dei distillati in programma alla Fiera di Verona dal 7 al 10 aprile, sono i dati Istat. Per i vini lombardi, infatti, il 2012 si è chiuso con una crescita dell’export dell’11,2%, quasi il doppio del già lusinghiero +6,5% registrato a livello nazionale. In totale l’export del settore vinicolo lombardo ha raggiunto il valore di 237 milioni di euro.

Un ottimo risultato, con il quale i vini di Lombardia si preparano al passaggio dal silenzio delle cantine ai riflettori del Vinitaly. Dove l’appuntamento con buyer, operatori del settore e giornalisti è fissato nel “salotto” del Padiglione Lombardia, allestito come da tradizione al secondo piano del Palaexpo (il primo edificio che si incontra varcati i cancelli di VeronaFiere). A salutare la partenza della collettiva lombarda per Verona anche Roberto Maroni, al suo debutto nel ruolo di governatore della Regione Lombardia. “È un momento di grande rinnovamento nella vita dell’istituzione regionale ed è per me un privilegio – afferma il presidente Maroni – poter muovere in primi passi come presidente della Lombardia a fianco dei nostri viticoltori, celebrando l’avvio della X legislatura con i vini del nostro territorio”.

UN PADIGLIONE DA RECORD Uno spazio di 8.500 metri quadrati, 4.400 dei quali allestiti, la collettiva lombarda rappresenta la prima per numero di espositori (203 le aziende vitivinicole presenti, per oltre mille vini in degustazione) e la seconda in termini di superficie. Inoltre, il Padiglione Lombardia, che nel 2012 ha registrato oltre 50 mila visitatori su un totale di 140 mila che hanno frequentato la rassegna, è il più strutturato in termini di servizi, tanto da essere considerato a buona ragione il “salotto” della manifestazione