La Ghirardelli Chocolate di San Francisco, negli Stati Uniti, rappresenta, dal 1852, un’eccezionale espressione del talento italiano.

La pianta di cacao

Un famoso naturalista Tedesco, ma anche Esploratore, Geografo e Botanico, Friedrich Heinrich Alexander Freiherr von Humbold (1769 – 1859) ha scritto: “Mai la natura ha racchiuso un nutrimento di così alto valore in uno spazio piccolo come quello del seme di cacao”.

Il “cacao” è una pianta che non ha ancora messo d’accordo gli studiosi sulla sua sicura appartenenza, la “vexata quaestio” è sulla classificazione della Famiglia: Sterculiaceae o Malvaceae. Certo è il nome scientifico “Theobroma Cacao” (“Theobroma” in Greco antico significava “Cibo degli Dei”) datole da colui che è considerato il padre della moderna classificazione degli organismi viventi il Medico, Botanico, Naturalista e Accademico Svedese Carl Nilsson Linnaeus (1707 – 1778).

Pianta e semi di Cacao

La “pianta del cacao”, originaria dell’America Meridionale, è un alberello sempre verde che può raggiungere anche una decina di metri di altezza. Foglie e fiori, frutti a forma di cedro allungato con dimensioni molto varie e all’interno i preziosi semi, da 25 a 40, ovali e piatti di colore bruno violaceo disposti in 5 file. Le coltivazioni di “cacao” richiedono molto impegno e pazienza visto che iniziano a produrre solo dopo il quinto anno di vita.

Le piante fruttificano praticamente tutto l’anno ma in due specifici periodi raggiungono la massima produzione. La vita fruttifera dura circa tre decenni. Il “cacao” viene coltivato principalmente in tre grandi zone geografiche: America del Sud, Asia e Africa. Ogni pianta rende circa 2 kg. di semi secchi, una resa del 50% rispetto al raccolto, che si ottengono tramite una leggera fermentazione, un accurato essiccamento solare, la tostatura e la macinazione.

I ritrovamenti archeologici ci dicono che i primi a dare grande considerazione al “cacao” furono i Maya che fin dagli albori della loro Storia conoscevano queste preziose piante. Dalla lavorazione della parte grassa dei suoi semi ricavavano (tanto per ribadire) il “Kakaw Uhana = Cibo degli Dei” un preparato  che è all’origine del nostro Cioccolato. La Civiltà Maya si sviluppò per un lunghissimo periodo, nella zona geografica che si potrebbe oggi definire Centro America, dal 1000 a.C. alla scoperta del Continente Americano nel 1492, per poi iniziare a decadere fino alla definitiva scomparsa nel 1697.

Probabilmente fu l’esploratore e navigatore Genovese Cristoforo Colombo (1451 – 1506) durante il suo quarto viaggio a scoprire la pianta del “cacao” nel 1502. Ma fu il nobile Spagnolo Hernán Cortéz Monroy Pizarro Altamirano (1485 – 1547), militare e condottiero, che nel 1528 portò in Spagna i primi semi di Cacao e il preparato dei Maya.

Nasce la “cioccolata”

Alla fine del 1500 e i primi del 1600 il Cacao iniziò a uscire dalla Spagna e a diffondersi in Europa. Successivamente l’aggiunta dello zucchero al Cacao, per combattere il naturale sapore amaro, fece nascere quella che si può definire “cioccolata”. Nel 1778, l’inventore di origine Francese Doret, dopo aver costruito a Torino una macchina automatica idraulica per la produzione della cioccolata, poi ceduta alla ditta “Caffarel”, produsse il primo cioccolato “moderno” in barrette e i primi “cioccolatini”. Molta strada è stata fatta attraverso i secoli e oggi la magnifica “Arte del Cioccolato” ha raggiunto livelli eccelsi e straordinari.

Ghirardelli, la storia

Desidero raccontarvi la Storia di un Italiano di nome Domenico Ghirardelli che nel 1852 (esattamente 100 anni prima che io nascessi) ha fondato negli Stati Uniti d’America, nel Nord della California nella mitica Città di San Francisco, una delle Aziende nel Settore del Cioccolato tra le più famose e antiche della Nazione Americana: la “Ghirardelli & Sons Chocolate Company”.

Domenico Ghirardelli era nato in Liguria a Rapallo, in Provincia di Genova, il 21 febbraio del 1817, Figlio di Giuseppe Ghirardelli, un noto Mercante di spezie di Genova e di Maddalena Ferretto. Finite le Scuole dell’Obbligo da giovanissimo entrò a lavorare presso la oggi storica “Cioccolateria Artigianale Romanengo” di Genova che nel 1814 aveva inaugurato il suo primo Negozio in Via Soziglia 74 R (tuttora aperto). Ma Domenico era un ragazzo coraggioso con nel cuore uno spirito avventuroso e a soli 20 anni, nel 1837 appena sposatosi con Elisabetta Corsini, intraprese con la Moglie il lungo e pericoloso viaggio per nave verso il Sud America e precisamente in Uruguay, allo scopo di andare a lavorare in un’Azienda che produceva Cioccolato e Caffè. Un viaggio molto pericoloso tantoché a causa di un incidente rimase subito vedovo.

La famiglia Ghirardelli

Nel 1838 Ghirardelli volle nuovamente trasferirsi, arrivò nella Città Coloniale di Lima, adagiata sulla Costa dell’Oceano Pacifico e Capitale del Perù, dove aprì una Pasticceria. Pochi anni dopo sposò in seconde nozze la Peruviana Carmen Alvarado Martín (1830 – 1887) dalla quale ebbe sette Figli.

Iniziò anche a usare come suo nome di Battesimo quello Spagnolo di “Domingo”. Nel 1849 Domenico Ghirardelli si trasferì negli Stati Uniti, più precisamente in California. Anche questo suo trasferimento aveva delle motivazioni avventurose che vi voglio raccontare.

Un vicino di Casa di Domenico a Lima era l’Americano James Lick; con Lui era nata un’amicizia e una collaborazione in affari. James era nato il 25 Agosto 1796 a Stumpstown (oggi Fredericksburg) nello Stato della Pennsylvania, era un noto falegname specializzato nel realizzare pianoforti ma era anche diventato nel tempo un importante uomo d’affari che nel 1821 si era trasferito in Argentina e poi a Lima in Perù.

Ghirardelli & Sons

Nel 1848 a Coloma, in California nella Contea di El Dorado, a “Sutter’s Mill” (una segheria ad acqua) fu trovato il “prezioso metallo giallo” e si scatenò subito un’incredibile e furiosa corsa all’oro di oltre 300.000 persone provenienti da molte parti del Mondo. L’improvvisa ricchezza rinvigorì l’economia Americana e l’improvviso aumento della popolazione permise alla California di passare rapidamente alla condizione di Stato dell’Unione nel 1850. In parallelo però la corsa all’oro portò gravissime conseguenze per gli Indiani della California che ne accelerò il declino a causa delle malattie, della fame e del genocidio.

James Lick vide nella “corsa all’oro” nuove e incredibili prospettive di guadagno e nel 1848 si trasferì in California portando con sé una vera fortuna: 30.000$ in oro (oggi un valore di quasi 3 milioni di dollari) e 600 libbre (275 Kg,) di cioccolato acquistato grazie all’Amico Domenico Ghirardelli. Il cioccolato fu venduto così velocemente che James Lick convinse Ghirardelli, nel 1849, a trasferirsi armi e bagagli in California. Solo a titolo di curiosità aggiungo che quando morì l’1 Ottobre del 1876 James Lick era l’uomo più ricco della California.

Appena arrivato in California anche Domenico Ghirardelli fu preso dalla frenesia dell’oro e per alcuni mesi con alterne fortune fece il cercatore, ma la sua anima di commerciante di cioccolato ebbe presto il sopravvento e aprì uno dei primi negozi del territorio, sempre in California, a Stockton (allora Capoluogo della Contea di San Joaquin) vendendo dolci e altri prodotti ai cercatori d’oro. Diversi mesi dopo, Ghirardelli aprì un secondo Negozio all’angolo tra Broadway e Battery a San Francisco, che divenne, nel 1850, il suo primo Locale in quella Città.

Ghirardelli Chocolate Company. Fantasia e Gusto. Foto GCC

Il 3 Maggio del 1851 un incendio distrusse l’attività di Ghirardelli a San Francisco e, pochi giorni dopo, anche il suo Negozio di Stockton andò a fuoco. Tuttavia, nel Settembre dello stesso anno, Ghirardelli utilizzò i soldi rimasti per aprire la “Cairo Coffee House” sempre a San Francisco ma l’attività si rivelò infruttuosa, Lui non si arrese e aprì un nuovo Negozio, chiamato “Ghiardelli & Girard” all’angolo tra Washington e Kearny Street, qui le cose iniziarono ad andare bene tantoché Ghirardelli, guadagnando abbastanza soldi, riuscì a chiamare la sua Famiglia, che viveva ancora in Perù, e allo stesso tempo iniziò a importare il cacao in grandi quantità.

Nasce la Ghirardelli & Sons Chocolate Company

Nel 1852 Domenico Ghirardelli fondò la “Ghirardelli & Sons Chocolate Company” e successivamente prese la Cittadinanza Statunitense. L’anno successivo, nel 1853, l’attività si trasferì all’angolo tra Jackson e Mason Street. Nel 1855 servì un impianto di produzione più grande, quindi la Fabbrica fu spostata all’angolo tra Greenwich e Powell Street, mentre l’Ufficio rimase nella posizione precedente.

Ghirardelli Chocolate Company. Il Cioccolato. Foto GCC

Intorno al 1865, un operaio della Ghirardelli mise a punto una tecnica con la quale, appendendo un sacchetto di semi di cacao in una stanza calda, era possibile privare i semi del burro di cacao per sgocciolamento, il residuo polverizzato poteva essere impiegato nella produzione di cioccolato. Tale Tecnica, nota come “Processo Broma” diventò in seguito il metodo più comune per la produzione di cioccolato.

Durante questo periodo l’Azienda vendeva anche liquori, un mercato che però abbandonò nel 1871. Nel 1866, l’Azienda importava 450 kg. di semi di cacao all’anno, non vendeva solo cioccolato ma anche caffè e spezie sia negli Stati Uniti che all’Estero (Cina, Giappone e Messico), nel 1885 arrivò a importare 450.000 libbre (200.000 kg.) di semi di cacao. La Ghirardelli Chocolate negli anni divenne sempre più  importante anche su scala industriale e Ghirardelli divenne il “cioccolatiere di maggior successo della Città”, il suo nome diventò celebre in tutti gli Stati Uniti d’America.

Ghirardelli Chocolate Company. Una Scelta Super Gustosa. Foto GCC

Ritiratosi in pensione nel 1892, Domingo Ghirardelli lasciò le redini dell’Azienda nelle mani dei Figli e decise di tornare in Italia presso i propri luoghi d’infanzia; rientrato a Rapallo nel 1892, vi morì due anni dopo il 17 Gennaio del 1894 all’età di 77 anni. Riportato negli Stati Uniti d’America, il suo corpo fu sepolto presso il grande Cimitero immerso nella natura di “Mountain View” a Oakland. Per le strane e talvolta incredibili coincidenze della Storia, la Città di Oakland, Capoluogo amministrativo della Contea di Alameda ubicata sulla Costa Est della Baia di San Francisco e collegata dal 1936 a San Francisco dal lungo (160 m.) Ponte in acciaio e cemento denominato “Bay Bridge”, è sta fondata proprio nel 1852 lo stesso anno in cui Domingo Ghirardelli fondava la sua “Ghirardelli & Sons Chocolate Company”.

Per andare avanti devo fare un piccolo passo indietro: nel 1893 la “Ghirardelli & Sons Chocolate Company” aveva comprato un intero isolato nell’Area Marina della Baia di San Francisco per farne la Sede della Azienda. Una Complesso che aveva superato bene anche il terribile terremoto che la mattina del 18 Aprile 1906 aveva colpito la Città di San Francisco lasciando senza Casa oltre 300.000 persone.

Quando nel 1962 i Figli di Ghirardelli vendettero tutta l’attività alla “Golden Grain Maccheroni Company”(un’altra Azienda fondata da un Immigrato Italiano, Domenico De Domenico) che trasferì tutto a San Leandro a Est della Baia di San Francisco,  l’area in questione doveva diventare una zona di lottizzazione abitativa. Per impedire ciò l’ereditiera Lurline Matson Roth (1890 – 1985) e suo Figlio William Matson Roth (1916 – 2014) acquistarono tutto.

 

San Francisco, Ghiradelli Square

I Roth assunsero l’Architetto Paesaggista Lawrence Halprin e lo Studio Tecnico Wurster, Bernardi & Emmons allo scopo di convertire gli Edifici (storiche strutture in mattoni) e la Piazza in un fascinoso complesso integrato di Ristoranti e Negozi. Fu il primo grande progetto di riutilizzo adattivo negli Stati Uniti inaugurato nel 1964.

Nel 1981 “Ghirardelli Square” fu acquistata da una partnership di “Capital & Counties USA” e “Northwestern Mutual Life”. Al fine di preservare Piazza Ghirardelli per le generazioni future “Ghirardelli Square”, nel 1982, è stata iscritta nel “Registro Nazionale dei Luoghi Storici” degli Stati Uniti. Nel 1983 il Centro Commerciale è stato nuovamente venduto. Oggi “Ghirardelli Square”, ubicata all’estremità orientale dell’Area Ricreativa Nazionale del “Golden Gate”, collegando il Lungomare dell’Imbarcadero al Parco Naturale di Marina Green, Crissy Field e al Presidio Parklands Project, è un super famoso, accogliente, divertente e visitatissimo Centro Commerciale con alcune decine di Negozi anche Storici e un Hotel 5 Stelle.

Ghirardelli Chocolate Company. Ghirardelli Sea Salt Soiree. Foto GCC

Dal 1998 “Ghirardelli Chocolate Company” è una Consociata interamente controllata dalla “Lindt & Sprüngli” una Multinazionale Svizzera (specializzata nel settore della produzione e vendita di prodotti dolciari e nella realizzazione di cioccolateria di lusso) fondata nel 1845 da David Sprüngli-Schwarz e da suo Figlio Rudolf Sprüngli-Ammann.

Giorgio Dracopulos e i Ghirardelli Sea Salt Soiree – Intense Dark. Foto di Giorgio Dracopulos

Oggi “Ghirardelli” è una delle poche Aziende di Cioccolato negli Stati Uniti a controllare ogni aspetto del processo di produzione, scartando fino al 40% dei semi di cacao importati e utilizzando solo quelli l’Azienda chiama i “semi di massima qualità”.

Nel 2015 c’è stato un piccolo incidente di percorso con l’Ente di Controllo Alimentare Americano ma in brevissimo tempo e stato risolto.

Recentemente ho avuto il piacere di degustare, tra il grande e interessantissimo numero di proposte della Ghirardelli Chocolate Company i “Ghirardelli Sea Salt Soiree – Intense Dark” (cioccolatini di cioccolato fondente con sale marino e mandorle tostate) trovandoli gustosissimi e assolutamente deliziosi.

“Ghirardelli Chocolate Company” a San Francisco (USA) dal 1852 una eccezionale espressione del talento Italiano.

Giorgio Dracopulos

https://www.ghirardelli.com/

https://www.youtube.com/watch?v=-WQADWBXSzk