Cantina Paltrinieri

Parlare di Lambrusco è per me sempre un’emozione. Vuoi per la sua storia di vino prevalentemente artigianale e “popolare”, vuoi per la tenacia dei suoi produttori che, negli ultimi anni, nel solco della tradizione, hanno aggiunto amore e passione arrivando ad una produzione d’eccellenza che ci fa dimenticare le scelte degli anni Settanta: il processo di industrializzazione con altissime rese in vigneto e tecnologie esasperate in cantina. Ricordate il Lambrusco in lattina?

Oggi, nelle Fiere, Manifestazioni, Eventi, dove c’è traccia di “lambruschi”, mi precipito ad assaggiarli e farmi raccontare storie che partono tutte da quel vino “artigianale” che, fino agli anni Sessanta, veniva imbottigliato in primavera e fatto rifermentare in bottiglia. Un vino venduto sfuso nelle cantine e imbottigliato a casa. Personalmente facevo il Passo della Cisa, recandomi a Sorbara a caricare due damigiane, per me ed amici. Altri tempi ma pur sempre amore per il vino “genuino”.

Nel 2019 la mia scoperta in Lentner Saal nel Kurhaus di Merano, durante il MWF (Merano Wine Festival), dell’azienda Paltrinieri Gianfranco da Sorbara di Bomporto.

È stato un incontro dove la letteratura si antepose alle immagini di filari, cantine e bottiglie. Dove la filosofia di produzione ne uscì animata da Tradizione, Passione ed Amore.

“La soddisfazione e la passione per il nostro lavoro derivano dalla cura che tutto sia ben fatto. Abbiamo all’orizzonte una promessa dentro il cuore, che va oltre noi stessi, che sfida il tempo. Come un abbeveratoio scolpito nella pietra”. Così la presentazione al Banco n. 220 del MWF.

DOVE L’AZIENDA?

17 ettari di vigneto nella storica zona del Cristo di Sorbara, la più sottile estensione di terra compresa tra il Secchia e il Panaro, i due fiumi che abbracciano la provincia modenese.

LE ORIGINI

“Il racconto della storia della famiglia e del territorio, del lavoro che nonno Achille aveva iniziato nel 1926 nel mantenere viva la tradizione e successivamente i miei genitori nel gestire il tutto per oltre 40 anni. Nel 1998 insieme a mia moglie Barbara l’inizio dell’attuale avventura  scommettendo sulla produzione del primo Sorbara in purezza”.

Vigne Paltrinieri

LETTERATURA

“Un tempo gli operai non erano servi. Lavoravano. Coltivavano un onore, assoluto, come si addice ad un onore. La gamba di una sedia doveva essere ben fatta… Non occorreva che fosse ben fatta per il salario, o in modo proporzionale al salario. Non doveva essere ben fatta per il padrone, né per gli intenditori, né per i clienti del padrone. Doveva essere ben fatta in sé, nella sua stessa natura” (Charles Péguy).

FILOSOFIA

Filosofia di vita e lavoro che la famiglia Paltrinieri ha fatto propria. Aggiungerei ostinato rigore, soddisfazione, passione per il lavoro che deriva dalla cura che tutto sia ben fatto in virtù di quell’onore degli  operai.

Paltrinieri, gli assaggi

GLI ASSAGGI

L’amore, la passione dei Paltrinieri per il Lambrusco di Sorbara, uniti al loro interesse intellettuale, li hanno portati a indagare tutte le possibili sfumature enoiche, declinandole nei loro vini.

Leclisse 2018 Lambrusco di Sorbara Doc in purezza. Vigneto del “Cristo” (15 ettari); prodotto dalle uve delle viti più antiche, considerate “Cru”. Sistema di allevamento: G.D.C (Geneva Double Curtain), Sylvoz. Tipo di suolo: sciolto, fresco e limoso. VINIFICAZIONE: mosto fiore vinificato in bianco, fermentazione alcolica e rifermentazione di almeno 3 mesi con metodo Charmat. Perlage abbastanza fine, spuma porpora con olfatto segnato da profumi di lamponi e mirtilli. Assaggio ricco di slancio, stimolante freschezza e briosa sapidità. Ottimo, voto 89/100

La Riserva 2017. Lambrusco di Sorbara Brut Doc. Mosto fiore vinificato in bianco, pigiatura soffice, fermentazione alcolica e rifermentazione con metodo Charmat sostando sui lieviti 12 mesi. Netti sentori di frutta piccola rossa su di una cremosa effervescenza. Al palato agile, fresco e lunga scia. Ottimo, voto 88/100

Paltrinieri, gli assaggi

Radice 2018. Lambrusco di Sorbara Doc rifermentato in bottiglia. Mosto fiore vinificato in bianco, pigiatura soffice, fermentazione alcolica, rifermentazione naturale in bottiglia su lieviti autoctoni. Affinamento in bottiglia. Imbottigliamento a inizio marzo. Vino frizzante fatto alla vecchia maniera, con tappo a corona. Rosato con profilo olfattivo segnato dalle sensazioni derivate dai frutti rossi. Fresco, sapido e gradevole. Di facile beva.  Buono, Voto 87/100

Grosso 2015. Spumante metodo classico. Tutt’altra stoffa per questo metodo classico che staziona sui lieviti per 30 mesi. Perlage fine, bouquet floreale freschezza in evidenza, ricordi di tannini amalgamati, lunga persistenza. Uno spumante di tutto rispetto che entra a pieno diritto nelle eccellenze.Eccellente, voto 91/100

“Il rispetto e la valorizzazione di quanto viene donato ogni anno è per noi un’avventura che continuamente si rinnova al ripetersi delle stagioni”. Chapeau!

Urano Cupisti

Assaggi effettuati il 10 novembre 2019 al MWF

Paltrinieri Gianfranco

Via Cristo, 49

Sorbara di Bomporto (MO)

Tel:  +39 059 902 047

info@cantinapaltrinieri.it

www.cantinapaltrinieri.it