Dalle persone diversamente abili alle famiglie con bambini chiunque può trovare un “posto a tavola” nel locale di Marco Squizzato

Sono le persone e i progetti a rendere unica un’esperienza gastronomica e un luogo in cui recarsi alla ricerca del benessere, gusto e impegno sociale. Perché quel “Pane Nero”, tra le colline padovane, rappresenta molto più che un mero ristorante: è l’impegno di Marco Squizzato, attivo negli studi di nutrizione e alimentazione sana (secondo le linee guida del WCRF); è il suo desiderio di portare, come chef del locale, una cucina capace di unire alla qualità della materia prima, i saperi frutto della collaborazione con rinomate équipe mediche ed il rispetto del “terzo”. Dalle persone diversamente abili alle famiglie con bambini, infatti, chiunque può trovare un “posto a tavola” presso Pane Nero, regalandosi una piacevole pausa dalla quotidianità e  dalla stressante routine giornaliera.

Il progetto, inaugurato in tarda primavera, colpisce per la nobiltà dell’intento e affascina con quei colori cangianti della campagna veneta, con quell’arredamento curato ma essenziale nello stile e con il sorriso di un personale di sala sempre disponibile e pronto a rispondere alle esigenze della clientela. E qui, infatti, tanto l’avventore quanto l’affezionato scoprono ogni volta una proposta gastronomica nella quale la capace mano di Marco si unisce ad una notevole consapevolezza delle proprietà gusto-olfattive e nutraceutiche degli alimenti, per offrire piatti in linea con una filosofia di alimentazione funzionale, dal gusto ben centrato e accattivante.

Ad inaugurare questo “matrimonio” tra arte culinaria e scienza una serata a quattro mani, che ha visto protagonisti lo chef patron e Lucia Tellone, abruzzese di origine, ricercatrice nell’anima e “cuoca” per vocazione. Dalla Calabria al Veneto, da Torino ai fornelli stelati di Bartolini, si trasferisce in Scandinavia portando il suo “tocco” al Maamo (2 stelle Michelin) e al Frantzen (3 stelle Michelin).

Il menu della serata è stato solo un anticipo della grande sensibilità di Lucia Tellone, della quale parleremo più diffusamente in un separato articolo, vista la sua recente (e meritata) avventura alla guida del Villa La Bianca – Relais de Charme (Camaiore). Ma…dicevamo, grande sensibilità, frutto di una passione mai sopita che la porta da sempre a conoscere nuove materie prime, a sperimentare tecniche innovative capaci di rispettare l’ingrediente e risvegliare nel cliente un’attenzione al “gusto della semplicità” ormai perduto.

Nascono così piatti che definire “ricette” è riduttivo; sono sintesi del profondo pensiero dal quale la giovane parte per trasmettere al cliente il suo messaggio e, inconsciamente, quella rarissima purezza di spirito “genuino” che la contraddistingue. Ed ecco questa sua filosofia fondersi appieno con il filone nutraceutico di Pane Nero, per offrire un percorso lineare, netto nei sapori, autentico nell’imprinting e capace di emozionare. Dall’antipasto (sgombro, crema di fave, asparagi bianchi, alghe, mirtilli e cialda di riso) al dolce (una cheese cake ripensata in versione dolce non dolce), ogni portata si caratterizza per accostamenti inusuali, grande stile e leggerezza.

Ad allietare la cena, la cordialità del personale, la calda ospitalità del locale, il sorriso di Marco e Lucia, giustamente soddisfatti per aver presentato uno spaccato di gusto e salute.

Se avete voglia di “Pane nero” e … companatico, è d’obbligo una sosta presso l’accogliente Locale di Marco Squizzato a Villa del Conte (PD).

Manuela Mancino