L’antica Villa Bertolli, la Pieve, le dolci colline lucchesi.

Nina Ruge e Wolfgang Reitzle, tedeschi di nascita e “lucchesi” di adozione. Tutto è iniziato nel 2001.

“La leggera rugiada della notte, il sole splendente del giorno, l’antica Pieve di Santo Stefano. Tutto questo ha reso questa porzione di Toscana, da prima inattesa, impensata poi sorprendente, fantastica”. (Wolfgang Reitzle)

“Questo luogo è un gioiello. Villa Santo Stefano mi regala la gioia di vivere, amore e gratitudine”. (Nina Ruge).

La bellissima sala degustazione

Non è stato semplice “organizzare” una visita aziendale all’Azienda Villa Santo Stefano perché “la Villa, intesa come Azienda Vinicola, non è aperta a tutti. Èvisitabile solo su appuntamento”. Così mi fu detto da Petra Pforr, responsabile per il marketing, events & distribuzione, durante l’Evento Summa 2018.

Ho dovuto attendere la Manifestazione lucchese Anteprima Vini della Costa toscana per una richiesta approvata sempre da Petra.

Mi domandai: “Accidenti, chi saranno mai?. A Lucca sulle Colline Lucchesi?”

È stato sufficiente varcare il cancello di Villa Santo Stefano e capire che non è luogo di visita di massa. Lo fai quasi in punta di piedi per non disturbare la “natura” che, nei 17 ettari di proprietà, alberga.

Tutto in ordine, al suo posto. Capisci di trovarti in un luogo magico, direi “mistico”. E L’antica Pieve del IX secolo, che si trova nelle vicinanze, rende la Villa tale.

Veduta con la città di Lucca

La mia prima impressione: “Fate molto bene a limitare le visite per essere sicuri che chi viene a Villa Santo Stefano debba essere motivato da una scelta intellettuale e sentimentale. Quest’ultima perché rivolta alla natura”. Chapeau!

Petra, nel frattempo, è stata raggiunta da Andrea Farnesi, amministratore ed enologo. Incarico quest’ultimo condiviso con il fratello Alessio.

Insieme nell’osservare le vigne (circa 7 ettari), olivi (circa 5 ettari) dall’alto della grande terrazza,  tutto orientato verso Est. Così  l’inizio della visita, della Storia.

LA STORIA

Tutto è iniziato nel 2001 quando Wolfgang  Reitzle ha acquistato “Villa Bertolli” (a Lucca un nome una storia di Olio e Business. Olio Bertolli e Banca Bertolli n.d.r.). Dopo la definitiva cessione del marchio Bertolli a il colosso multinazionale Unilever, Wolfgang e Nina decisero di ribattezzare la Villa in onore della Pieve: Villa Santo Stefano”.

Petra ha ricordato le successive date che hanno portato alla “consistenza aziendale” di oggi: 7 ettari di viti per una produzione di 30.000 bottiglie su base annua. E poi la Cantina.

LA CANTINA

La visita alla cantina è stata interessante vuoi per la disposizione degli strumenti tecnici, vuoi per gli ambienti curati in modo maniacale.

“Se c’è il desiderio di sfruttare al massimo la potenzialità delle vigne, bisogna necessariamente predisporre il luogo di vinificazione in modo da raggiungere l’obbiettivo per la produzione di vini eccellenti”. Il giovane Andrea ha le idee chiare.

GLI ASSAGGI

Come sempre sono stati gli assaggi dei vini a testimoniare il lavoro, la passione. Ogni volta che viene stappata una bottiglia “è una dichiarazione d’amore” (Petra Pforr).

Gioia 2017, Vermentino 100%.

Note aziendali: La selezione e la raccolta delle uve, eseguita scrupolosamente a mano, sono seguite dalla diraspatura e dalla pigiatura. Le uve subiscono una leggera macerazione di qualche ora prima di essere vinificate in bianco. La fermentazione, dura dai 15 ai 20 giorni, si avvale della tecnologia più innovativa: il processo avviene infatti in vasche di acciaio a temperatura controllata (15-16°C).

Le mie considerazioni:  Vino che si beve con slancio. Una felpata fodera di frutto. Semplicemente ottimo. Voto 88/100

Sereno 2015  80% Sangiovese, 20% Ciliegiolo, Canaiolo ed altri autoctoni.

Note aziendali:  SERENO, va ad ampliare la nostra produzione con un vino dal carattere locale, infatti è un Doc Colline Lucchesi con 80% Sangiovese e 20% tra Ciliegiolo e altri vitigni locali. Si presenta con un colore rosso rubino con riflessi porpora. Note di violetta, frutti rossi e spezie al naso. Al gusto è fresco con un tannino rotondo e finisce in bocca con un bel frutto.

Le mie considerazioni:  un’annata che ci presenta alla beva  un vino più solido che sfumato. Sarà il tempo a donare sensazioni di profondità. Ottimo, voto 89/100

Loto 2015 Igt 2015. Cabernet Sauvignon 50%, Merlot 40%, Petit Verdot 10%.

Note aziendali:  Il Sogno di Wolfgang Reitzle. Per ogni vite vengono selezionati non più di quattro grappoli, per garantire il massimo della resa da ogni pianta. Vendemmia e selezione manuale delle  Di norma, il processo di fermentazione dura 12 giorni. L’affinamento dura, a seconda della tipologia di uva e dell’annata, dai 12 ai 18 mesi ed avviene in pregiate barrique francesi, in una barriccaia a temperatura (15°C) e umidità (83%) controllate.

Il tipo di legno utilizzato per le barrique viene selezionato a seconda della tipologia di uva. Al termine dell’affinamento viene composta la cuvée e viene quindi imbottigliato il vino, che dovrà attendere almeno altri 6 mesi prima di essere distribuito.

Le mie considerazioni:  Vino dalla marcata struttura tannica a garanzia di un lungo invecchiamento.: disteso, elegantissimo. Complessità e persistenza illimitata. Quello che si definisce un eccellentevino. Voto 92/100

“L’antica Villa Bertolli sarebbe dovuta essere soltanto una casa per le vacanze. Fu semplicemente amore a prima vista. Quando Wolfgang Reitzle e Nina Ruge assaggiarono il loro primo olio extravergine di oliva e il vino del loro piccolo vigneto fu il vero inizio dell’avventura vitivinicola di Villa Santo Stefano”  con la consapevolezza che:

“Per la produzione del proprio vino vale che solo i primi cento anni sono difficili.” (Wolfgang Reitzle) Chapeau!

 Urano Cupisti

 

Villa Santo Stefano

Via della Chiesa XIV, 398

Pieve Santo Stefano – Lucca

0583  395349

info@villa-santostefano.it

www. villa-santostefano.it