Villa Parens. Spumanti

Un titolo così fatto necessita di approfondimento.

Ho incontrato Elisabetta e Giovanni Puiatti durante il Vinitaly nell’aprile di quest’anno. Un incontro cordiale, amichevole, sincero, come sempre. Un incontro dall’inevitabile, imprescindibile, amarcord.

Dai ricordi del padre Vittorio, ad alcuni amici comuni che in tempi ormai lontani mi accompagnarono a scoprire la Filosofia della Tecnica Purista, il Puiatti Concept:  l’uva non nasce con il sapore del legno, meno alcool, non concedersi al bio, concedersi il logico, sempre attuali mai di moda. Eretici del Vino?

Forse; sicuramente fedeli nel tempo.

C’era molta gente nello stand Vinitaly di Villa Parens.

Elisabetta e Giovanni Puiatti

Elisabetta e Giovanni intenti a ricevere ospiti e parlare con loro di futuro, delle tante idee, passione, scelte di gente che sanno cosa vogliono.

“Il futuro appartiene a chi ha il coraggio di essere indifferente e le cose che costruiamo ci rendono ciò che siamo”. Conoscendo gli eventi accaduti negli anni scorsi questo  sembra essere un grido di riscossa, anzi lo è.

“Rieccoci a fare ciò che più amiamo. Fermi sulla nostra tecnica del non legno e del contenuto grado alcolico, accompagniamo i grandi momenti, in cui è all’Arte in bottiglia che si chiedono straordinarie emozioni”.

Elisabetta parla come un fiume in piena. È felice per la ritrovata fantasia, poesia, il rinato stile Puiatti, fedele ai propri principi. Il tutto in Villa Parens (significato di genitori, avi) nel segno costante dell’unicità, contenuta, raffinata, esclusiva, concepita per sedurre, emozionare.

Villa Parens logo Vinitaly

E l’amarcord svanisce nella continuità della storia di famiglia.

Oggi Villa Parens, al di là dei numeri (50.000 bottiglie), delle etichette (una quindicina), degli ettari vitati (7 ettari), si basa su concetti chiari, senza compromessi.

Non concedersi al bio ma “ad un uso più logico dei fertilizzanti nel criterio di sostenibilità ambientale per la sopravvivenza della vite perché l’eccellenza non è un atto, ma un’abitudine per un legame intimo ed indissolubile con il territorio”.

E in questi tempi dove tutti fanno a gara per essere bio più degli altri il coraggio di esprimere liberamente questi concetti, condivisibili o meno, è sinonimo di chiarezza nel linguaggio, forza nelle proprie idee.

NO Bio

Perchè la natura non è bio e le regole sono scritte dall’uomo perché la scienza fa la differenza per concedersi il logico conb la vitivinicoltura responsabile”.

“Noi siamo gli alfieri dello Spumante Metodo Classico Friulano a base di Ribolla Gialla, l’unica vera uva autoctona dandole un ruolo di comprimaria, prima che protagonista”.

Poche volte nella mia attività giornalistica mi è capitato d’intervistare una produttrice così decisa, determinata, risoluta, sicura come Elisabetta Puiatti. Se ci sono altre figure simili l’accomuna l’essere donna e friulana.

I vini assaggiati

Villa Parens. I vini

Infine gli assaggi per capire se i vini, prima di essere bevande, possano risultare idee:

Gran Rosé Dosage ZeroPinot Noir 100%. 36 mesi sui lieviti. Carbonica finissima. Espansione al palato nel segno di una tensione gustativa. Eccellente voto 90/100

Gran Noir Dosage zero. Solo uve Pinot Nero, 72 mesi sui lieviti.  Perlage fine e prolungato. Spumante dinamico con uno slancio che stimola la beva. Eccellente, voto 91/100

Ruttars Ribolla Gialla 2018. Ulteriore conferma circa il valore di questo terroir. Ottimo, voto 88/100

Villa Parens. Privé

Privè  Ribolla Gialla 2015.  “Evoluzione lenta e graduale nel tempo per un’opera più completa e perfetta”. Il vino si muove in punta di piedi: fine, delicato, sussurato. Eccellente, voto 91/100

Riserva Ivangelo 2012.  “Il tributo ai Parens”. Cuvée di Pinot Nero e Chardonnay affinato 5 anni in bottiglia. Grande complessità, stupisce per freschezza, progressione e contrasto. Eccellente, voto 92/100

Inoltre ho assaggiato:

Gran Cuvée Chardonnay 70% e Ribolla Gialla 30%. 24 mesi sui lieviti. Ottimo 88/100

Ruttars Chardonnay 2018. Ottimo, voto 89/100

Ruttars Sauvignon Blanc 2018. Ottimo voto 89/100

Privè Chardonnay 2013. Eccellente voto 90/100

Chiudo questa “particolare” visita riportando ancora un pensiero di Elisabetta: ”Il futuro appartiene a chi ha il coraggio di essere differente”. Chapeau!

Urano Cupisti

Assaggi effettuati al Vinitaly nell’aprile 2019

 

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