Il vento sardo dell’ovest

“Su’entu significa il vento: vento che purifica l’aria, spazza le nuvole e riporta il sereno, vento che raccoglie i profumi e li porta lontano. Vento che attraversa il nostro territorio, la Marmilla, senza incontrare ostacoli, come se qui, da sempre, fosse il benvenuto”. Così si legge nella presentazione dell’Azienda vitivinicola sarda “su’ entu”.

Ci troviamo nella zona centro-meridionale della Sardegna, sulla direttrice  Oristano – Cagliari. La Marmilla, considerata una subregione per le sue particolari caratteristiche, è delimitata a est e a sud dal Campidano, a nord-ovest dal Monte Arci, a nord dalla Giara di Gesturi e dalla Giara di Serri, a est dal Flumini Mannu. Subregione cosparsa di moltissimi Nuraghi e quindi legata a quella fantastica e poco conosciuta Storia dei popoli che l’abitavano. Ma a noi, nel parlare di zona vitivinicola interessa soprattutto la presenza di Lui, il Grande Vecchio Vulcano spento Monte Arci. “Monte di pietra, di verde, di acqua, nato dal fuoco di milioni di anni che affida a suggestivi monumenti naturali delle sue origini”.

Tutto questo lo capisci dal primo sorso dei vini dell’Azienda “su’ entu”.

La famiglia Piloni, come moltissime famiglie del Vino, infonde impegno e passione nel realizzare un progetto “senza fine”. Recupero storico ( attribuire importanza al Nuraghe presente nella proprietà) , sviluppo e valorizzazione del territorio (avviare il turismo legato al vino ma anche “vacanziero” con agriturismo d’accoglienza). “Senza fine” perché vuol essere un progetto a lunghissimo termine, a tappe, consolidando i risultati raggiunti di volta in volta.

Breve descrizione dell’Azienda. 50 ettari di proprietà in località Nuraxi Pusceddu nel Comune di Sanluri, prevalentemente collinari, tondeggianti. Da questo andamento sinuoso del territorio è nato il nome della subregione Marmilla, come le mammelle.

Nei vigneti troviamo principalmente Vermentino, Cannonau, Bovale sardo insieme ad altri autoctoni come Monica, Nasco e Cagnulari, oltre ai sempre presenti Chardonnay, Merlot, Syrah e un po’ di Falanghina.

L’occasione per la conoscenza dei vini e la ricerca storica aziendale è stato il settimanale Banco d’Assaggio. Sette vini a raffigurare la filosofia di vinificazione comprese due novità a rappresentare la diversificazione e il tentativo di percorrere nuove strade: la spumantizzazione dei due vitigni maggiormente rappresentativi della Sardegna, il Vermentino e il Cannonau.

  • Spumante Brut Bianco, Metodo Charmat, Vermentino 100%. Pecca solo di “prima volta”. Facile beva, fiori gialli ed estrazioni fruttate. Nota fresco-sapida ben marcata. Già dal primo assaggio il suo ritorno retro nasale ci riporta al Monte Arci che srarà il riferimento principale di tutti gli assaggi. Voto Su’Entu
  • Spumante Brut Rosé, metodo Charmat, Cannonau 100%, ottenuto da pressatura soffice. Colpisce il colore rosa tenue e il perlage fine. Predominante la frutta rossa su finale fumé. Al palato la carbonica accarezza con gentilezza la lingua lasciando depositata la frutta. Buona persistenza con retrolfatto lavico. Voto Su’Entu
  • Vermentino di Sardegna Doc, Vermentino 100%. Paglierino di particolare luminosità, Intenso con fragranze floreali bianche e citrine. Al palato un sorso snello direi beverino con effetto rinfrescante. Voto Su’Entu
  • Vermentino di Sardegna Doc “Più”. Vermentino 100%. Da vigna a bassa densità per ettaro, 80 q.li. 70% passaggio in Tonneaux. Colore giallo dorato, consistente nel roteare nel bevante con rilascio corposo di glicerine. Naso intenso e complesso con i sentori del vermentino sardo su di un letto aromatico di leggera vaniglia. In bocca la morbidezza del legno e delle glicerine unite da una alcolicità importante in perfetto equilibrio con una acidità accompagnata dalla sempre presente sapidità. Ritorni lavici continui. Voto Su’Entu
  • IGT Marmilla Aromatico. Blend di Nasco, Moscato, Chardonnay. Vendemmia tardiva (fine settembre) da rese bassissime, acciaio con permanenza per cinque mesi sui lieviti e tonneaux.  Colore paglierino tendente al dorato. Naso dove le spezie abbondano. Palato ricco, strutturato con finale piacevolmente dolce. Voto Su’Entu
  • Cannonau di Sardegna Doc. Cannonau 100%. Il Cannonau sardo. Lo definirei aristocratico. Colore intenso, fluidità corposa. Naso intenso e complesso dalle peonie al tabacco dolce passando per i fruttati di ciliegia predominante. Sorso importante, equilibrato e finale lungo con sempre l’impronta lavica caratteristica territoriale. Voto Su’Entu
  • Igt Marmilla Bovale. Bovale Sardo “Muristellu” 100%. Quello che è e sarà il Vino aziendale TOP. Rosso intenso molto concentrato. Naso fruttato con componente speziata importante. Al palato caldo, morbido, coinvolgente con trama tannica stagliata. Finale lungo con ritorni retrolfattivi speziati e lavici. Voto Su’Entu (questo campione è da risentire tra qualche anno, dopo un sereno affinamento).

Concludo con il riportare un pensiero che non voglio sconvolgere da parole ripetitive. Il “pensiero” della Famiglia Piloni: “Abbiamo impiegato anni di duro lavoro per riportare in vita questo territorio: lo abbiamo dissodato, impiantato, coltivato. Dopo millenni questi luoghi sono ritornati a vivere, a essere produttivi, a diventare quello che sono oggi: luoghi magici, rifugio per l’anima e roccaforte dei sensi. È in questo posto speciale che abbiamo creato la nostra cantina, qui coltiviamo un sogno e lo condividiamo attraverso i nostri vini. Sono piccole produzioni, preziose e rare, ricche come il profumo della nostra terra portato lontano dal soffio del nostro vento”.

SU’ENTU

Urano Cupisti