Agricola Punica, uno dei nomi più rinomati al mondo nella produzione del vino, è una joint-venture tra il dott. Sebastiano Rosa, la cantina di Santadi, la Tenuta San Guido, Antonello Pilloni, presidente di Santadi e il leggendario enologo toscano Giacomo Tachis.
Sebastiano Rosa e la cantina di Santadi detengono la quota di maggioranza, ossia il 40% ciascuno. La Tenuta San Guido, sotto la direzione del marchese Nicolò Incisa della Rocchetta, detiene il 10%, mentre Giacomo Tachis e Antonello Pilloni, presidente di Santadi, detengono in parti uguali il restante 10%.
Molteplici sono i legami tra questi personaggi. In collaborazione con Mario Incisa della Rocchetta e suo figlio Nicolò, Tachis si è rivelato fondamentale nello sviluppo del vino Sassicaia, lo strepitoso “super toscano” prodotto presso la Tenuta San Guido sin dal 1968. Tachis continua a collaborare come consulente insieme all’enologo Sebastiano Rosa. Sin dalla sua prima visita in Sardegna, Tachis si era subito reso conto del potenziale di produzione del vino in quest’isola.
Verso la metà degli anni ’80, egli iniziò a offrire la propria consulenza per il Consorzio del vino regionale sardo e poi soprattutto per la Cantina Sociale di Santadi. Fu questa la prima volta in cui iniziò a pensare a una joint-venture.
CLASSIFICAZIONE
IGT Isola dei Nuraghi
DESCRIZIONE
Vino bianco ottenuto da accurate selezioni di uve varietali Sarde e Francesi, vinificate con tecniche di criovinificazione in ambiente protetto dalle ossidazioni. La raccolta, manuale, è stata eseguita alle prime luci del giorno per preservare le tipiche note varietali delle uve utilizzate e provenienti dai terreni prevalentemente sabbiosi della zona costiera.
UVAGGIO
Varietà Sarde 80% , varietà Francesi 20%
EPOCA DI VENDEMMIA
dal 20 agosto al 10 settembre.
VINIFICAZIONE
Le uve pervengono in cantina su piccole cassette protette da ghiaccio secco e convogliate intere in pressa, dove in condizioni di atmosfera inerte sotto freddo, sono ammostate fino 0,25 atm ottenendo un ottimo fiore. La successiva decantazione statica ci permette di inseminare lieviti selezionati su mosto limpido; la fermentazione, controllata a 16° C., viene poi prolungata mantenendo il vino in affinamento sulle fecce di fermentazione per circa 40 giorni eseguendo continui rimescolamenti del fondo, dopodiché si lascia in affinamento in vasche di acciaio per circa 2 mesi e mezzo. Il successivo blend tra le due varietà e un ulteriore affinamento di 3 mesi in piccole vasche di cemento armato completa la maturazione e stabilizzazione naturale del Samas che non è trattato con chiarifiche o filtrazioni intermedie.
Interessante vino. Un naso accattivante con sentori di macchia mediterranea, ginestra, si accompagnano a note di foglia di pomodoro. In bocca scattante con un centro sostanzioso senza perdere eleganza e finezza. Buona lunghezza. (r.g.)