Poggio Bonelli. Barriques ed arte

L’occasione di visitare Poggio Bonelli è stato l’evento organizzato, sul finire del mese di agosto, dall’Associazione di produttori di vino Classico Berardenga.

VIVI CLASSICO BERARDENGA il nome dell’evento. A ricevermi Lorenzo Ficini, responsabile commerciale dell’azienda Poggio Bonelli.

Tenute Poggio Bonelli è una storica realtà vitivinicola nel Chianti Classico che comprende la Tenuta Poggio Bonelli e la Tenuta Chigi Saracini.

Oggi di proprietà di MPS Tenimenti SPA. Poggio Bonelli si estende su circa 835 ettari di cui 88,45 vitati suddivisi in 17 ettari di Chianti Classico di Tenuta Poggio Bonelli e circa 41 iscritti a Chianti. Una parte di questi sono iscritti a Chianti Colli Senesi. I rimanenti 30,45 ettari sono IGT. Il numero di bottiglie annue si attesta intorno alle 160.000 unità.

Tenimenti MPS

Dati i numeri, la consistenza, la capacità produttiva, è la selezione enologica di livello che stupisce. Le uve provenienti dai diversi terreni potrebbero portare a preconcetti errati. Quando si parla di Chianti Classico Poggio Bonelli ci troviamo di fronte la fotografia autentica d’espressione e finezza.

«La terra, la vigna, le persone. La capacità di raccogliere ed esaltare i caratteri essenziali di un territorio, le sue tradizioni e le peculiarità delle viti. Un tesoro grezzo che i nostri uomini sanno trasformare in qualità». Così Lorenzo mentre mi accompagna nella visita della cantina poco fuori Castelnuovo Berardenga.

Logo Poggio Bonelli

Terra, Vigna, Persone. La triade dell’eccellenza dei vini di Poggio Bonelli.

Terra

«La combinazione di terreni fertili ed il clima caldo, accompagnate da accurate pratiche in vigna per limitare l’esuberanza delle piante, garantisce una struttura dei vini armonica ed elegante».

Vigna

«Tra i rilievi chiantigiani e le pianure delle Crete Senesi, la posizione di Castelnuovo Berardenga, con il tipico clima mediterraneo, regala alle sue vigne un’ottima circolazione d’aria e la costante presenza di brezze che limitano il rischio di ristagni di umidità».

Persone

«La capacità di raccogliere ed esaltare i caratteri essenziali di un territorio, le sue tradizioni e le peculiarità delle viti. Un tesoro grezzo che i nostri uomini sanno trasformare in qualità».

Poggio Bonelli. La Cantina di fuori

Lorenzo è come un fiume in piena. Trasmette in chi l’ascolta la passione di chi ama veramente il proprio lavoro di comunicatore. Racconta la storia di questa azienda come proprietà ambita dalle famiglie più importanti senesi come gli Spennali, i Piccolomini, i Landucci per poi, all’inizio del XXI secolo passare alla Banca Monte dei Paschi di Siena, la più antica banca italiana, nell’ambito della sua politica di radicamento nel territorio senese.

Oggi è sempre di proprietà della Banca che svolge il suo ruolo di azionista, mentre la gestione operativa è svolta da una squadra di professionisti con il DNA agrivinicolo.

Poggio Bonelli. Passaggi segreti

«Il risultato è un’azienda umana, dinamica e solida».

88 ettari di terreni vocati alla coltivazione del Sangiovese e di alcune varietà internazionali. Viticoltura manuale, per grossi tratti biologica e tesa al rispetto dell’ecosistema.

Gli assaggi

Con tutte le informazioni recepite dall’illustrazione di Lorenzo ero pronto per gli assaggi:

– Chianti Classico 2017. Uve: 90% Sangiovese 10% altre uve rosse come da disciplinare. Caratteristiche del vigneto: Vigneto collinare (280 metri) nella zona del Chianti Classico, esposizione Sud.

Vinificazione: Tradizionale in tini d’acciaio inox a temperatura controllata (26/28°C) con l’ausilio di 6/9 rimontaggi giornalieri. A fine fermentazione, macerazione sulle bucce per altri 10 giorni. Affinamento: 10 mesi in piccoli fusti di rovere francese al secondo e terzo passaggio. Dopo l’imbottigliamento ulteriori 3 mesi in bottiglia.

 Vino che rivela tutta la sua classe fatta di purezza e precisione. Ottimo, voto 89/100

– Chianti Classico 2016. Un anno di bottiglia in più si sente e a salire il gradino dell’eccellenza contribuisce anche la vendemmia 2016. Coinvolgente dinamica gustativa. Eccellente, voto 90/100

– Chianti Classico Riserva 2016. Uve: 100% Sangiovese. Vinificazione e affinamento: L’espressione più alta della tipicità del Chianti Classico di Poggio Bonelli, ottenuto da una rigorosa selezione dei migliori grappoli di Sangiovese, provenienti dai vigneti aziendali. Un’attenta vinificazione, della durata complessiva di 20 giorni, condotta all’insegna del massimo rispetto della tradizione, precede la lunga fase di invecchiamento, che si svolge in piccoli fusti di rovere francese per un periodo di almeno 21 mesi. Dopo l’imbottigliamento, 3 mesi di affinamento in vetro precedono l’uscita del prodotto sul mercato.

La potenza dei terreni propiziano l’estrazione alleata della complessità riscontrata in questo campione targato 2016. Tanti componenti che lo elevano saldamente tra le eccellenze. Voto 92/100

Poggio Bonelli. I vini assaggiati

– Poggiassai Igt 2015. Uve:75% Sangiovese, 25% Cabernet Sauvignon. Caratteristiche del vigneto: Vigneto collinare (250 metri) nella zona del Chianti, esposizione Sud-Ovest. Vinificazione: Tradizionale in tini d’acciaio inox a temperatura controllata (28/30°C). A fine fermentazione ulteriore macerazione delle bucce per 20 giorni circa. Affinamento: 16/18 mesi in piccoli fusti di rovere francese, successivi 6 mesi in bottiglia.

Quando vitigni come il Cabernet Sauvignon trovano ambienti, microclimi, terroir adatti alle proprie peculiarità e diventano “vitigni locali”. Energica vena territoriale. Un vino scalpitante e di sicura prospettiva. Eccellente, voto 91/100

– Tramonto d’Oca 2015. Uve: 100% Petit Verdot. Caratteristiche del vigneto: Vigneto collinare (280 metri) nella zona del Chianti Classico, esposizione Sud. Vinificazione: Tradizionale in tini d’acciaio inox e sotto stretto controllo termico (max 28/30°C). A fine fermentazione lunga macerazione delle bucce (18/20 giorni). Affinamento: 16/18 mesi in piccoli fusti di rovere francese, 6 mesi in bottiglia.

Il Petit Verdot chiantigiano. Una bestemmia? No! Una gradevole realtà a testimonianza che vitigni di lontana provenienza possono trovare un habitat a loro consono. Vino ricco nel corredo aromatico, espressivo, lanciato e gradevolmente godibile! Eccellente, voto 92/100

Inoltre ho assaggiato:

– Rosé 2019, buono voto 86/100

– Villa Chigi Saracini Chianti 2019, ottimo voto 87/100

– Chianti Colli Senesi Docg 2017, ottimo voto 87/100

– Cretum Igt 2017, ottimo voto 89/100

«Esistono infiniti modi per innamorarsi delle nostre terre, con noi scoprirete il piacere di farlo attraverso un grande vino»Chapeau!

Urano Cupisti

Assaggi effettuati il 29 agosto 2020

Poggio Bonelli
Via dell’Arbia 2
Castelnuovo Berardenga (Si)
Tel:  0577 56661

info@poggiobonelli.it

www.poggiobonelli.it