Poggio al Chiuso: testardi da quattro generazioni

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Poggio al Chiuso. Vini assaggiati

“Fare vino per noi è imparare dalle esperienze ed avere sempre voglia di migliorare e migliorarsi, testardi da 4 generazioni”.

Sono stato accolto così al Banco d’Assaggio durante il Firenze Wine Expo, meglio conosciuto come l’Evento Vino di Firenze.

Vino di Firenze

In una presentazione di vini che si rispetta non poteva mancare un po’ di racconti familiari.

– 1898, Narciso Corti iniziò ad acquistare i vini prodotti dai contadini nelle campagne di Tavarnelle e a venderli nella città di Firenze;

– Attorno al 1935 anche i figli di Narciso, Renzo e Gino, decisero di seguire il padre nel suo lavoro;

– 1956, inizia la vera produzione. Renzo e Gino decidono di acquistare i terreni di Poggio al Chiuso. 10 ettari vitati a Sangiovese;

– 1959, la prima vendemmia.

Poggio al Chiuso. L’Azienda

La famiglia si allarga. Entra in azienda la nuova generazione. Mario Corti, i figli Marco, Matteo e Andrea. Poggio al Chiuso cresce. Nel 2002 viene impiantato un vigneto di Merlot. L’azienda pronta ad aprirsi a nuove tecniche di vinificazione e viticoltura, per affrontare al meglio le sfide che i cambiamenti climatici, i nuovi mercati e le innovazioni tecnologiche presenteranno sul cammino.

Tanti piccoli dettagli del passato, i punti di forza del presente.

“Consapevoli del lavoro e della passione che le generazioni hanno riversato nella nostra terra e nei nostri vini, oggi possiamo guardare al futuro come ad un libro aperto con ancora tante, tante pagine da scrivere, determinati a portare avanti un lavoro e i prodotti che ne derivano. E di questo ne andiamo profondamente fieri”.

“Noi siamo il vino che produciamo”. Dopo questa affermazione non rimaneva che assaggiare per capire, comprendere i veri valori delle parole.

Gli assaggi

– Voltaccino 2020. Igt Rosso Toscano. Vitigni: Sangiovese, Canaiolo, Merlot e piccole percentuali di Trebbiano e Malvasia La fermentazione alcolica avviene in gradi tini di acciaio con circa 18 giorni di permanenza sulle bucce. Matura in tini di cemento per circa un anno.

Le mie considerazioni. Il “classico” vino da pasto ben fatto. Quello da bere tutti i giorni. Beva fresca, vinoso, il giusto equilibrio, i retrolfattivi fruttati. “Il buon vino toscano”;

– Chianti Riserva 2020 colli fiorentini Docg. Vitigni: Sangiovese (90%) , Canaiolo (10%). La fermentazione alcolica avviene in tini di cemento con permanenza sulle bucce per almeno 20 giorni. Matura poi in vecchi tini di cemento da 70 q.li dove svolge completamente la conversione malolattica. Per poi continuare l’affinamento in bottiglia almeno tre mesi.

Le mie considerazioni. Ricco ventaglio floreale seguito da fruttato di sottobosco e spezie. Al palato caldo, rotondo, appagante con una buona trama tannica. Ottimo, voto 88/100;

Poggio al Chiuso. Cantina

– Le Cappelle, Chianti colli fiorentini riserva Docg. Anteprima 2020. Sangiovese 100%. Questo vino, prodotto per la prima volta nel 1990, nasce da una accurata selezione delle migliori uve dell’Azienda e viene realizzato soltanto quando la vendemmia è qualitativamente perfetta.

Le uve provengono dal podere Le Cappelle, una particella di circa 2 ha con terreno franco-limoso-argilloso ad un altitudine di circa 380 metri slm. Fermentazione alcolica in tini di cemento con circa tre settimane di permanenza sulle bucce, tre rimontaggi al giorno e due delestage. Matura in parte in tonneaux di rovere da 500 lt e in parte in vasche di cemento dove svolge completamente la malolattica. Resta in legno e nei tini di cemento per almeno 12 mesi affinando poi in bottiglia per almeno 9 mesi.

Le mie considerazioni. Limpida veste rubino, Al naso sciorina violette seguite da frutti di bosco per poi adagiarsi su note di tabacco, humus, grafite ed erbe aromatiche. Piccoli sbuffi di vaniglie. Il sorso risulta impreziosito da tannino nobile avvolgendolo con grazia e sapore. Eccellente, voto 90/100;

– Voltaccia 49. Rosso di Toscana Igt 2019. Merlot 100%

“Sulla via Cassia per Firenze a un km dal centro di Tavarnelle si trova la Voltaccia, piccola frazione di quattro case. In una di queste nel 1949 nasce l’azienda vinicola della Famiglia Corti. Per festeggiare i nostri 60 anni abbiamo prodotto questo vino, corposo intenso morbido ed elegante, sintesi perfetta tra tradizione e innovazione”.

Il banco al Vino di Firenze

Le uve provengono da un’unica particella di 1,2 ha interamente coltivata a Merlot con terreno franco- argilloso ad un altitudine di 370 metri slm. Fermentazione alcolica in tini di cemento con tre settimane di permanenza sulle bucce, tre rimontaggi al giorno e due delestage nell’arco della fermentazione. Matura parte in tonneaux di rovere francese e parte in tini di cemento per circa 12 mesi ed affina per almeno 6 mesi in bottiglia.

Le mie considerazioni. Rubino di non comune concentrazione. Fragranze di frutti di bosco in confettura, eucalipto, cioccolato e spezie. Al palato mostra opulenza, guizzi sapidi che gli danno personalità. Persistente. Eccellente, voto 91/100. Un bel Merlot toscano.

Famiglia Corti, in continuo movimento, alla ricerca di una maggiore qualità per i loro vini. Testardi da quattro generazioni. Chapeau!

Urano Cupisti

Assaggi effettuati nel mese di dicembre 2022 al Firenze Wine Expo

Poggio al Chiuso
Strada San Michele 16
Tavarnelle val di Pesa (Fi)

info@poggioalchiuso.com

www.poggioalchiuso.com