Andrea Paoletti, responsabile della vigna e della cantina di Pieve di Campòli, parlando della vendemmia 2023 ci dice scherzando (ma non troppo) che il “Proprietario”, lassù dall’alto, ha compiuto un vero miracolo. In un’annata tormentata da fenomeni meteo negativi e attacchi violenti di peronospora, le enclave di Cortine e di Campòli si sono salvate.

Per intervento superiore o forse proprio per la loro posizione geografica e altimetrica molto particolare. Di fatto le uve sono state vendemmiate in perfette condizioni sanitarie e di maturazione, con perdite quantitative molto contenute, inferiori al 10%. Sarà un’annata molto importante per Pieve di Campoli.

Pieve di Campòli. Molinuzzo vigneto

I vini in degustazione

Insomma: non c’è di che annoiarsi. Con questa gamma di vigneti, di terroir, di espressioni diverse nascono vini con anime altrettanto diverse. La scelta aziendale è stata quella di condensare queste anime in due linee di prodotti: la linea Pieve di Campoli (UGA San Casciano VP) e la linea Cortine (UGA San Donato).

Per la linea Pieve di Campòli abbiamo assaggiato solo il Rosato e il Chianti Classico, mentre la parte principale della degustazione si è concentrata sulla linea Cortine.

Pieve di Campòli

TOSCANA ROSSO CANAIOLO CORTINE 2020. La sorpresa o come dicono i cugini d’oltralpe il coup de cœur: vino di straordinaria finezza ed eleganza senza rinunciare a una tenuta grintosa al palato. Frutti rossi e fragranza di fiori, leggera speziatura dolce, freschezza e velluto in bocca. Un sorso quasi borgognone nel cuore della Toscana. Peccato solo che le bottiglie prodotte siano poche. 96/100

CHIANTI CLASSICO CORTINE 2020. Sangiovese 90%, Canaiolo e Colorino 10%. Vasche di cemento poi 12 mesi in barrique di secondo passaggio. Profumi freschi di frutta rossa, ciliegia e mora di rovo con qualche accenno floreale. In bocca è composto, slanciato, con frutto fresco e tannino gentile e finale di buona lunghezza. Vino molto piacevole al sorso, un ottimo accompagnamento per le grigliate toscane. 88/100

Pieve di Campòli Cortine

CHIANTI CLASSICO RISERVA CORTINE 2016. Sangiovese 90%, Merlot 10%. Vasche di cemento (premacerazione a freddo 2 giorni e macerazione di 20 giorni. Lieviti autoctoni) poi 14 mesi in tonneau di rovere francese. Rubino intenso e luminoso, ha un bel naso di frutto rosso e ciliegia dolce, leggera speziatura di chiodo di garofano. In bocca è solido ma di bella freschezza, si allunga in un finale sapido elegante di buona lunghezza. La trama tannica è solida ma ben levigata. Ottimo con arrosti al forno e spiedi. 91/100

CHIANTI CLASSICO GRAN SELEZIONE CORTINE 2020. Sangiovese 100%. Vasche di cemento (premacerazione a freddo 2 giorni e macerazione di 20 giorni. Lieviti autoctoni) poi 24 mesi in tonneau di rovere francese. Rubino intenso brillante. Ha profumi austeri di sottobosco accompagnati da ciliegia morella e floreale di viola mammola. Fresco e succoso ha un frutto pieno accompagnato da note dolci del rovere. Finale disteso e lungo, bella eleganza. Da abbinare a cacciagione e selvaggina. 92/100

Pieve di Campòli vin santo

VIN SANTO DEL CHIANTI CLASSICO CORTINE 2001. Malvasia del Chianti, Trebbiano Toscano, San Colombano. Ecco il vino da Messa del Duomo di Firenze. Ci avviciniamo con un certo rispetto reverenziale. Il profumo ricorda il fico secco aromatizzato con alloro, il dattero scuro, il mallo di noce. Decisamente dolce ma ben sostenuto da una buona acidità, con la componente volatile in giusta dose che spinge i profumi. Il finale lunghissimo si attarda su sentori di cacao alla nocciola e foglia di alloro. 93/100

TOSCANA ROSATO PIEVE DI CAMPOLI 2022. Canaiolo e Sangiovese. Fresco profumato di ciliegia e fiori rossi, agile e rilassante. 84/100

Rosato Pieve di Campoli

CHIANTI CLASSICO PIEVE DI CAMPOLI 2020. Sangiovese 90%, Canaiolo e Colorino 10%. Vasche di cemento, macerazione di 22 giorni sulle bucce, poi 14 mesi in tonneau di rovere francese. Interessante il confronto con il cugino Cortine: quello molto elegante, levigato, con toni gentili e aristocratici, questo austero e scontroso al primo impatto, poi sapido e deciso con tannino giovane e spigoloso anche se maturo. Ha carattere deciso ed è ideale con carni alla brace, specie se di maiale come costine, scamerita e salsicce. 88/100

L’olio Evo

Per finire, Don Giuliano Landini, presidente dell’Istituto Diocesano di Firenze e gestore dell’Azienda Pieve di Campòli, è anche un grande esperto di olio extra vergine e Pieve di Campoli dispone di ben 18.000 piante distribuite su tutti gli appezzamenti dove sono rappresentate le principali cultivar toscane, Moraiolo, Frantoio, Leccino, Correggiolo.

Il frantoio è di proprietà esclusiva dell’azienda e le olive vengono frante entro le 24 ora dalla raccolta. Vengono prodotte due selezioni di evo: il Pieve di Campoli e il DOP Chianti Classico Campus Oli.

Pieve di Campòli. Oliveto e mongolfiere

Come è ovvio olivo e olio rappresentano anche la parte spirituale del prodotto: i ramoscelli di olivo sono distribuiti nelle funzioni della Domenica delle Palme e l’olio viene utilizzato anche come Sacro Crisma nelle celebrazioni del giovedì santo in Cattedrale e distribuito nelle Parrocchie della diocesi.

PIEVE DI CAMPOLI OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA CAMPAGNA 2022/2023. Fruttato medio con intense note vegetali di carciofo e rabarbaro, erba tagliata. In bocca la piccantezza prevale sulle note amare, ma l’equilibrio tra i polifenoli antiossidanti è di ottimo livello. Saporito e fragrante esalta verdure e ortaggi ma anche preparazioni con carni rosse.

Paolo Valdastri

Azienda Agraria Pieve di Campoli I.D.S.C.
San Casciano Val di Pesa – Italy

info@pievedicampoli.it

https://www.pievedicampoli.it/