Vi ricordate Artemio, il personaggio interpretato da Renato Pozzetto nel film “Il ragazzo di campagna”? Il desiderio di cambiar vita, lasciare il mondo rurale e trasferirsi in città, nella modernità?

Ebbene, in questo caso, è avvenuto l’opposto contrario. Dalla vita frenetica della città, dalla programmazione giornaliera scandita dall’agenda dove le ore, minuti, secondi ne sono le inesorabili guide, alla libertà di vivere la vita scandita dai tempi dettati dalla natura, in spazi infiniti e diventare artisti, produttori di qualcosa da condividere con altri.

Muralia. Stefano Casali racconta

Tutto questo è accaduto a Chiara e Stefano Casali che innamoratisi di un lembo di terra maremmana ricca di ulivi e vitigni, una volta acquisita, ne hanno fatto l’avventura della propria vita.

Ho conosciuto Stefano recentemente ad un press dinner organizzato a Firenze, presso la storica Trattoria “da Burde”.

L’occasione per conoscere la storia raccontata in prima persona da chi l’ha vissuta, il duro lavoro di trasformazione aziendale per rendere il tutto produttivo e poter vivere questa scelta con amore e passione.

“Il silenzio, la pace della campagna e gli indimenticabili tramonti sono la cornice di questa azienda” come dire “ gli elementi che ci hanno convinto a trasformare l’amore per la Maremma nell’avventura della nostra vita”.

Questo il leitmotiv, l’argomento ricorrente, a giustificare l’operato a Muralia, nei pressi di Roccastrada, nella Maremma Toscana.

Azienda Muralia

“Chiudete gli occhi, immaginatevi una lunga strada carrettiera, alti cipressi che la costeggiano accompagnandovi fino ad un antico casolare del 1700 completamente ristrutturato, circondato da boschi, vigneti e olivi… benvenuti a Muralia”.

“Muralia è costruita su passione, conoscenza, rispetto di valori antichi e concreti”. Quasi a giustificare il lavoro fin qui svolto.

“Muralia come “muro di pietra” così come si trova all’ingresso della cantina”.

130 ettari dei quali 14 a vigneto ed 8 ad oliveto. Terreni calcarei, ciottolosi e argillosi posizionati a diverse altitudini; uno pianeggiante (Poggiarello) e altre due, collinari (nella zona di Sassofiorito). Ideali per un allevamento vitifero diverso, adatto ad ottenere vini eccellenti.

Syrah, Sangiovese, Cabernet Sauvignon, Merlot, Teroldego e Viognier i vitigni scelti da allevare e le cui uve trasportate in quell’ambiente, la cantina,“dove il contatto diventa intimo, dove la stessa uva viene ascoltata interpretando il messaggio che arriva direttamente dalla terra. Toccare con mano il frutto del proprio lavoro e lasciarlo parlare, senza interferire: è questa la filosofia di Muralia”.

Muralia, la cantina

La descrizione della cantina da parte di Stefano ha reso ancor più comprensibile la filosofia produttiva e le scelte fatte mosse da amore e passione.

“La cantina è costruita dentro una collina ed è inserita con discrezione nella natura, nascosta da un muro di antiche pietre, una sorta di quinta teatrale. Il simbolo scelto come logo dell’azienda è stato ripreso dai Sumeri che avevano attribuito a questa figura il significato di “mano”. È con la mano che si dà il benvenuto e si saluta ed è con la mano che si lavora la terra, che si coglie l’uva portandola dalla terra al calice”.

Muralia. Vini assaggiati

Altri numeri importanti per capire la capacità produttiva aziendale: dalle 65.000 alle 90.000 bottiglie, dipendentemente dall’annata per sette etichette prodotte. Il 90% della produzione viene esportato ed i principali mercati sono USA, Cina, Corea del Sud e numerosi paesi europei.

Gli assaggi

Era giunto il momento degli assaggi:

Muralia. Il bianco Viognier

CHIARALUNA 2020. Viognier 100%. Vigneto Morioni Alto, 350 s.l.m. fermentazione in inox, affinamento in barrique. Da quasi un ettaro di vigna ecco un vino tutt’altro che base, nitido cremoso ed ampio. Ha brillato per la naturalezza espressiva. Ottimo, voto 88/100;

ALTANA 2020. Sangiovese 100%. Vigneto Monte Morioni a Sassofortino e Vigna del Sole. Fermentazione in inox ed affinamento in tonneaux. Frutto di un assemblaggio di diversi vigneti ha espresso una mineralità intrinseca con buona disinvoltura. Invitante beva. Ottimo, voto 89/100;

BABONE 2020. Sangiovese 65% e Syrah 35%. Vigneto Babone e Vigna di Augusto. Fermentazione in inox ed affinamento in parte in botte e parte in inox. Ha colpito la fedeltà al profilo aziendale. Un vino convincente, espressività fruttata e terziari ben amalgamati. Eccellente, 90/100;

Vino Muralia

MANOLIBERA 2019. Sangiovese 50%, Cabernet Sauvignon 25%, Merlot 25%. Vigne del Poggiarello. Fermentazione in inox, Affinamento solo acciaio. L’azienda lo ha presentato come “vino sbarazzino”. Come non darle ragione. Un vino azzeccato anche nel nome: fatto a mano libera. Al palato ha coniugato freschezza e fragranza tutta racchiusa nel sorso. Ottimo, voto 89/100;  

MURALIA 2019. Syrah 50%, Cabernet Sauvignon 30%, Sangiovese 20%. Vigna di Augusto e Monte Morioni. Fermentazioni separate in inox, affinamento in barrique e un anno in bottiglia prima della commercializzazione. Contrasto aromatico giocato sulle sfumature, sapidità evidente, tannini setosi, intriganti prospettive d’invecchiamento. Eccellente, voto 91/100.

Il sogno di due folli che hanno lasciato i loro lavori a Milano per inseguirlo in terra di Maremma, verso antichi valori, suoni, odori forse dimenticati. “Arrivare qui è stato come perdersi nel tempo”. Chapeau!

Urano Cupisti

Assaggi fatti in data 26 ottobre 2022

Muralia
Località il Poggiarello
Via del Sughereto – Roccastrada (Gr)
Tel 0564 577223

info@muralia.it

www.muralia.it