Marta Valpiani. Insieme ad Elisa

Lo avevo promesso ad Elisa e a distanza di tre anni, causa anche la pandemia, ho mantenuto la promessa: calpestare le vigne sopra ai calanchi di Castrocaro Terme e dintorni.

“Laddove l’estreme colline dolcemente serrano la valle, brulica un cantiere, come un frenetico alveare.
– Marraioli, bifolchi, scalpellini, fornaciai, muratori, carpentieri a che attendere?
– Una città-fortezza edifichiamo, una città nuova: la “Città del Sole”.
Cinta sarà di mura bastionate e possenti, s’entrerà da due porte sotto due castelli, due larghe strade avvieranno alla piazza, cuore della città: qui i palazzi e la chiesa e, intorno, il verde della campagna, sopra l’azzurro e il sole: una città solare, che dall’aspro maggiore rifletta l’armonia, gli spazi e lo splendore.
– Così un artefice: e nelle sue pupille lessi l’immagine d’un sogno, già fatto pietra”. Enzo Donatini

Mica male come inizio a spiegare il terroir in cui Elisa, insieme al fratello Massimo, lavorano la terra.

Marta Valpiani. Calanchi

Qui volevo arrivare e qui sono arrivato in un solare mattino del mese di Marzo premonitore di una primavera alle porte.

“Produrre vino qui alla Marta Valpiani, significa perseverare; vi è una costante volontà di raggiungere la miglior qualità possibile, senza espedienti, lavorando sodo in vigna. Non ci sono uomini o donne, ma semplicemente persone che camminano assieme, giorno dopo giorno, amando e custodendo la propria terra”. Così Elisa Mazzavillani, spesso confusa e scambiata per Marta Villani che è la madre.

Spiega così la sua conversione alla terra: “Nel corso del tempo una farfalla mi ha indicato in qualche modo la via, sia nell’arte che nella vita, se mai ci fosse differenza tra queste condizioni dell’essere. Ho abbracciato  una filosofia di vita e di lavoro basata sulla cura della terra che, riflettendoci, ha qualcosa di materno: comprende concetti come attenzione, preoccupazione, rispetto, protezione e sentimento”. 

L’azienda Marta Valpiani, ovvero il sogno di Delio che diventa la realtà di oggi grazie al volere della moglie Marta e alla tenacia dei figli Elena e Massimo nel continuare il “suo” volere.

Vigneti. Marta Valpiani

Oggi è la nostra vita!

E mentre osservo l’orizzonte con l’impressionante visione dei calanchi, la voce in sottofondo di Elisa racconta:

Marta Valpiani  è oggi un luogo con tanti fiori e farfalle, di api che ronzano, di colibrì che danzano nell’aria. È un luogo con Gin (il fedele cane) che scodinzola, con l’Albana che riempie di color oro la vigna, è il vento che fa ondeggiare le foglie del Sangiovese. Marta Valpiani si trova a Castrocaro Terme e a Terra del Sole; è sale e calanchi, argille azzurre e bianco calcare, è sabbia dorata e tenace spungone”.

Marta Valpiani è cura e attenzione.

I Numeri

L’azienda Marta Valpiani oggi è una famiglia di viticoltori ma soprattutto di agricoltori. L’anima riconosciuta è rappresentata da Elisa Mazzavillani, l’infaticabile motore è il fratello Massimo e la super-regia è di mamma Marta sempre presente a dispensare consigli.

C’è una frase riportata tra le pagine di presentazione aziendale  che riassume meglio il tutto:

”Un occhio che sappia vedere la natura. Un cuore che sappia sentire la natura. Una volontà che osi seguire la natura”.

34 ettari d’estensione, 13 ettari vitati, con allevamenti principalmente di Albana, Trebbiano e Sangiovese di Romagna. Le vigne si trovano sui ripidi pendii della collina di Bagnolo a Castrocaro Terme a 300 metri. Sistemi di allevamento a guyot e una produzione media annuale di 25-30mila bottiglie. Enologo consulente Valentino Ciarla.

In vigna

“Siamo interpreti rispettosi del territorio, la cura della terra rappresenta la centralità delle nostre preoccupazioni e del lavoro quotidiano. Lavoriamo seguendo i dettami dell’agricoltura biologica e biodinamica tenendo conto del susseguirsi delle stagioni e dei cicli lunari”.

Marta Valpiani. La cantina

La cantina

La cantina è funzionale con tecnologia quanto basta. L’Elisa pensiero: “pensiamo che per fare un vino artigianale servano pochi ingredienti: la pulizia, la risolutezza e quello che io chiamo il fuoco sacro”.

Fermentazioni spontanee  in piccoli tini da sei quintali, in vasche di cemento o in acciaio, il tutto senza il controllo delle temperature per far sì che l’andamento delle stesse sia tanto spontaneo quanto naturale.

“Le macerazioni dei rossi si protraggono fino a Natale. L’affinamento dei bianchi avviene in cemento, quello dei rossi in parte in cemento e in parte in grandi botti di rovere, al fine di preservare l’integrità del frutto e la fragranza del fiore”.

Marta Valpiani. Cantina

Ed infine gli assaggi:

– Madonna dei Fiori 2020. Albana di Romagna 100%. È la nostra espressione di Albana dalle vigne più adulte che nasce solo nelle migliori annate. Il fiore scelto per questa Albana è l’hemerocallis o bella di giorno o per un giorno. Note aziendali. Vigneti: 4 vigne dai 30 ai 60 anni di età. Terreno: argille di medio impasto con calcare, ghiaie e sabbia bianche. Vinificazione: in bianco, fermentazione spontanea. Il vino solo in certe annate svolte malolattica in modo spontaneo. Nessuna chiarifica. Affinamento: 6 mesi in cemento, almeno 6 mesi di affinamento in bottiglia.

Le mie considerazioni: colore intenso, al naso note di mela, fiori di acacia, cenni finali di idrocarburi. Al palato domina la freschezza spostata sulla sapidità, struttura proporzionata. Ottimo, 88/100;

– La Farfalla 2020. Sangiovese di Romagna 100%. “Ciò che il bruco chiama la fine del mondo, il resto del mondo chiama farfalla”. Note aziendali. La Farfalla è la nostra espressione di sangiovese giovane. Terreno: argille azzurre. Vinificazione: fermentazione spontanea, macerazione in piccoli tini per 3/4 settimane con follature manuali, malolattica spontanea, nessuna chiarifica e filtrazione. Affinamento: 6 mesi in cemento, almeno 4 mesi di affinamento in bottiglia.

Le mie considerazioni: decisamente giovane. Rubino luminoso, al naso il floreale di violette appassite e il fruttato di ciliegie, prugne, mirtilli per poi aprire verso grafite, pepe e terra umida. Al palato risulta gradevole, fruttato nei ritorni. Fatto per una facile beva. Ottimo, voto 88/100;

Marta Valpiani. campioni assaggiati

– Marta Valpiani Rosso Superiore 2018. Sangiovese di Romagna 100%. Il Marta Valpiani Rosso è la nostra espressione del Romagna Sangiovese che nasce sul calcare. Note aziendali. Area geografica: Castrocaro Terme, collina di Bagnolo. Vigneti: versante sud di Bagnolo vigneti piantumati dal 2.000, vigna Casalino, Casalinetto e Campacci. Terreno: argille rosse ricche di ferro, scheletro con calcare e sasso spungone. Vinificazione: fermentazione spontanea, macerazione in acciaio con cappello sommerso per circa 60 giorni, malolattica spontanea, nessuna chiarifica e filtrazione Affinamento: 1/3 in botte grande, 2/3 in cemento per 10 mesi minimo, 6 mesi di affinamento in bottiglia.

Le mie considerazioni. Naso ricco nelle percezioni di frutti di bosco, ciliegie e spezie dolci. Tannini copiosi anche se bilanciati dalla buona struttura. Un bel vino. Ottimo, voto 89/100;

– Crete Azzurre 2018. Sangiovese 100%. Eleganza e profondità dalla roccia. Note aziendali:  Area geografica: Castrocaro Terme, collina di Bagnolo Vigneti: versante nord di Bagnolo vigna Sasseto Terreno: argille azzurre e affioramento di sasso spungone.  Vinificazione: fermentazione spontanea, macerazione in acciaio con cappello sommerso per circa 90 giorni, malolattica spontanea, nessuna chiarifica e filtrazione. Affinamento: in botte grande, 18 mesi, poi cemento e 6 mesi di affinamento in bottiglia.

Le mie considerazioni: quasi esplosivo nei sentori di more, ribes nero, mirtilli liquirizia, tabacco con soffi balsamici. Morbida la trama al palato, vena sapida e tannini ancora in evoluzione. Sale sul podio, eccellente, voto 90/100.

“La strada è ripida e il lavoro faticoso, ma non ce ne siamo mai pentite”. Chapeau!

Urano Cupisti

Visita effettuata il 14 marzo 2022

Marta Valpiani
Via Bagnolo 158
Castrocaro Terme e Terra del Sole (Forlì e Cesena)
Tel.  +39 0543 769598

info@martavalpiani.it

www.martavalpiani.it