“Era il 1877 quando uscirono le prime bottiglie di vino dalla cantina e, da allora, la famiglia Lodi Corazza coltiva gli stessi terreni, con la costanza e la passione di chi è parte del Territorio e lo ha rispettato negli anni, adottando una agricoltura integrata che ne ha mantenuto intatta la biodiversità”.

Presentazione che si rispecchia nel Vino che andrò, di seguito, a raccontare.

Vino esaltato dalla magra terra rossa di Zola Predosa, all’interno della zona Doc Colli Bolognesi.

L’Azienda Lodi Corazza

Un po’ di storia, necessaria per capire

Lodi Corazza ovvero Maria Luisa Lodi e Corrado Corazza. Siamo negli anni Sessanta quando l’azienda comincia ad assumere sempre più la fiducia nella cultura specializzata della vite e delle nuove tecnologie, consegnando il testimone, alla fine degli anni novanta, a Cesare e Silvia Corazza.

Nuova linfa a quello che già c’era, rigenerare i vecchi vigneti: Il Pignoletto della Mamma, la Barbera di Iaio, il Merlot del Babbo, il Sauvignon di Napoleone o l’Albana del Nonno.

“In ogni parte della nostra tenuta c’è una storia che ha voglia di essere raccontata, un’anima che parla”.

In cantina vasche di fermentazione inox si alternano a cemento e legno. Quest’ultimo utilizzato per micro-ossigenare i vini e renderli  più longevi, colorati e profumati.

Lodi Corazza, vasche di cemento

Il Vino di Lodi Corazza da raccontare

– Castel Zola, Colli Bolognesi Barbera Doc 2012. Barbera clone piccolo. Particolarmente adatto ai suoli  pseudo argillosi e terre rosse mediterranee situati a  Ponte Ronca di Zola Predosa (Bo).

Note aziendali. Sistema di impianto: controspalliera a 3500-4500 piante con esposizione est/ovest, anno di impianto 1999-2003. In cantina pigio-diraspatura soffice e successivo salasso del 10%. Rimontaggi giornalieri per tutta la durata della macerazione. Macerazione e fermentazione a temperatura di 25/28°C per 15 gg. Fermentazione malolattica in vasca di cemento. Affinamento in legno per 36 mesi in tonneau di rovere francese, alcuni non tostati, altri a media tostatura.

Lodi Corazza, la bottiglia assaggiata

Bottiglie prodotte: circa 1350. Questa assaggiata riporta in etichetta n° 1085.

Le mie considerazioni: già assaggiare Barbera dei Colli bolognesi ha, da subito, creato quella suspense mista a curiosità, interesse, desiderio di conoscere, sapere. E l’attenzione all’analisi sensoriale è risultata quanto mai più ricercata, attenta.

Rubino impenetrabile, dopo la nota floreale costituita viola macerata, ricordi di liquirizia, prugne, spezie scure, cuoio. Al palato acidità e sapidità in un gusto avvolgente con tannini decisi. Un carattere un po’ ribelle che mi ha fatto cambiare idea su di un vitigno ritenuto “fuori luogo” (inteso come territorio). Semplicemente lodevole!

L’azienda e il barbera bolognese: vignaioli determinati e vino incredibile che, dopo ben undici anni, ha mostrato una longevità mirabolante. Chapeau!

Urano Cupisti

Assaggio effettuato all’Osteria Le Terme di Massaciuccoli il 25 gennaio 2023.

Azienda Lodi Corazza
Via Risorgimento, 223
Ponte Ronca di Zola Predosa (BO)
Tel e Fax +39.051.756805
e-mail: wine@lodicorazza.com

www.lodicorazza.com