Beppe Bologna. Storia di una degustazione incredibile, affascinante, straordinaria.

La location: Osteria Le Terme di Massaciuccoli, Comune di Massarosa (Lu). L’occasione: Cena degustazione “Braida di Giacomo Bologna ovvero la Barbera nella sua massima espressione”. A condurla Beppe Bologna. Tutto un programma e così è stato.

Incredibile

Immaginabile che l’evento lo sarebbe stato. Vuoi per le bottiglie annunciate e presentate, vuoi per “il personaggio” che lo ha animato;

Osteria Le Terme

Affascinante

Direi coinvolgente. Vuoi per la presentazione del patron del locale, Stefano Bergamini, vuoi per i racconti storici, i rimandi divertenti, spassosi e spiritosi di Beppe;

Straordinaria

Perché una cena-degustazione così formulata difficilmente porta a risultati con tanto di applauso prolungato.

“Nulla di meglio al mondo dei selvaggi, dei contadini, della gente di provincia; quando giungono dal Pensiero al Fatto ci si trova di fronte a cose compiute” (Honoré de Balzac).

Citazione quanto mai appropriata per iniziare a raccontare La storia di una degustazione incredibile.

Insieme a Beppe Bologna

Braida di Giacomo Bologna. La domanda sorge spontanea, parafrasando una famosa frase: perché Braida?

Riferimento ad una valle? Ad una località? Ad un Bricco?

Niente di tutto questo. Braida era il nome di un tale, commerciante di cavalli. Anche il nonno di Beppe Bologna amava i cavalli e il soprannome Braida ben presto prese il suo vero nome. Braida il nonno, Giacomo il figlio di Braida e Beppe il nipote di Braida. E l’azienda come non chiamarla così a testimonianza di una ben specifica tradizione di famiglia?

Oggi Braida è sinonimo della Barbera nelle sue massime espressioni.

Non solo il perché di Braida nell’introduzione della serata da parte di Beppe. Anche il ricordo di Rocchetta Tanaro. “Il paese che ha dato i natali al Marchese Mario Incisa della Rocchetta, il padre del Sassicaia, non so se mi spiego”. Come per dire “non vengo mica da un paesello qualsiasi”.

Panorama

Le Barbere di Beppe Bologna

“Dieci vigne, sei case e una chiesa come amava ripetere mio padre “ ha continuato a ricordare Beppe. Rocchetta Tanaro al centro con le sue Barbere.

La Monella 2020, Curej 2020, Montebruna 2019, Bricco della Bigotta 2017 – 2009 – 2008, Bricco dell’Uccellone 2018. Tanto per dire.

– La Monella 2020. È il vino con cui inizia ufficialmente la storia di Braida: la prima uva per questo vino cresceva nella vigna di nonna Caterina e in cantina il nonno scriveva col gesso “La Monella” sulla botte di Barbera più esuberante. È vivace e non è mai cambiata perché è perfetta nella sua semplicità. Dieci giorni di macerazione sulle bucce, poi una maturazione di almeno quattro mesi in acciaio. La presa di spuma avviene in autoclave. Seguono due mesi di affinamento in bottiglia. Vino mosso com’era la Barbera da Osteria.

Le mie deduzioni. Fantastica nel suo stile. Delicati sentori fruttati vestiti di speziatura dolce. Buon corpo con acidità adeguata. Ottimo, voto 87/100;

– Curej  2020. Il termine Curej deriva da cureja, la cintura dei pantaloni o da lunga cinghia che veniva utilizzata nelle macchine per battere il grano. Curej è il soprannome della famiglia che da sempre custodisce il terreno. La Barbera proviene esclusivamente dalla collina di San Bernardo, dove la qualità dell’uva è eccellente ed il terreno unico. In Cantina quindici giorni di macerazione sulle bucce, segue una maturazione di 3 mesi in botti grandi di rovere.

Le mie deduzioni. Eleganti profumi in confettura, prugne e ciliegie. Gentile speziatura . Al palato buona freschezza e tannino controllato. Sale sul gradino dell’eccellenza, voto 90/100. Mi è piaciuta!

Cantina Braida. Vini assaggiati

– Montebruna 2019. Ci sono voluti 35 atti notarili e 7 anni per riunire i tanti appezzamenti di Montebruna, proprietà di grande valore enologico. Quando ci siamo riusciti, per la gioia le abbiamo dato voci e versi, coinvolgendo artisti, poeti e musicisti che hanno cantato questa Barbera e la sua terra, “una terra che parla”.  In Cantina la fermentazione avviene per due settimane in vasche d’acciaio a temperatura controllata; poi per un anno il vino matura in grandi botti di rovere.

Le mie deduzioni. Note tostate che liberano la frutta dolce. Al palato intensa, fresca e persistente. Eccellente, voto 90/100;

Una piccola verticale di Bricco della Bigotta

La bigotta era la pia donna che abitava di fianco alla nostra vigna di Barbera. Badava alle pratiche esteriori e alla regola della religione, meno allo spirito di essa. Lo spirito lo abbiamo messo noi.

In Cantina 20 giorni di macerazione sulle bucce, quindi affinamento in barrique per 15 mesi e in bottiglia per un ulteriore anno.

Cantina Braida, la mini-verticale

Le mie deduzioni:

– vendemmia 2017. Giovane dal passo sicuro. Maturerà e sarà un grande vino nel tempo. Eccellente, voto 90/100;

-vendemmia 2009. Senza cedimenti, un gran bel bere. Chapeau! Eccellente, voto 92/100;

– vendemmia 2008. Ha manifestato indebolimento nella tenuta. Se al primo sorso è sembrata sorprendentemente fresca successivamente  a mostrato cenni di eccessiva maturità. Comunque è rimasta sul podio. Eccellente, voto 90/100;

ed infine…

– Bricco dell’Uccellone 2018.  L’Uccellone era il soprannome di una donna che viveva nella collina delle vigne. Il suo naso ricordava il becco di un uccello, in più vestiva sempre di nero: questo le valse il soprannome in paese. Da qui il nome Bricco dell’Uccellone. In Cantina la macerazione sulle bucce avviene a temperatura controllata e dura 20 giorni. Il vino passa poi nelle botti di legno di rovere dove affina per 12 mesi, quindi ancora un anno in bottiglia.

Le mie deduzioni. Il colore fa da collante con l’olfatto e il palato ponendo questo vino nel mondo degli armonici. Frutta, more, prugne e lamponi tutto avvolto in una speziatura dolce e delicata. Vaniglie e noci moscate. Barbera elegante al palato. Vola alto. Eccellente, voto 93/100.

Mi piace chiudere questa che è stata una vera esperienza, con un Bologna-pensiero come risposta al perché la Barbera si pronuncia al femminile:

“Di Barbera ce ne sono tante (Barbera d’Asti, d’Alba, del Monferrato) come le donne (ci sono le bionde, le more, le rosse). Le Barbere puoi berle giovani, gioiose, piacevoli come La Monella o più mature, più austere, che ti danno molto di più nel tempo, come il Bricco della Bigotta o il Bricco dell’Uccellone. Proprio come le donne. Per questo si dice la Barbera!”   Chapeau!

Urano Cupisti

Degustazione del 29 aprile 2022

Azienda Braida
Loc. Ciappellette SP27, 9
Rocchetta Tanaro Asti
Tel:  0141 644113

info@braida.it

www.braida.it