Villa Favorita è l’evento attraverso il quale Vinnatur diffonde una cultura del vino basata sul rispetto della terra e della salute, quella dei viticoltori e quella dei consumatori

VINNATUR mi ha accolto domenica 6 aprile nei saloni e nelle storiche cantine di Villa Favorita a Monticello di Fara-Sarego (Vicenza) in occasione dell’11° edizione dedicato esclusivamente ai vini definiti “naturali”. Nessuna polemica; la mia presenza è stata da “cronista” per raccontarla, comunicarla e per la ricerca di Vini meritevoli da consigliare ai miei lettori. Villa Favorita è l’evento attraverso il quale Vinnatur diffonde una cultura del vino basata sul rispetto della terra e della salute, quella dei viticoltori e quella dei consumatori. Punto di convergenza di vignerons da tutta Europa per ritrovarsi in un luogo “dove si sta bene”…e di questo ne sono convinto.

Quest’anno l’evento ha accolto 140 viticoltori “naturali”(!) provenienti da Italia, Francia, Spagna, Slovenia, Slovacchia, Rep. Ceca, Austria. La novità di quest’anno è stata la Tastng Room, una sala allestita per le degustazioni riservate agli operatori del settore ed in particolare per la stampa.

Inizio il mio percorso segnalando i meritevoli con uno sguardo particolare per gli “stranieri” difficilmente trovabili in altre manifestazioni.

Ducal zona Soca Slovenia. Laskii Riesling 2011 Un bellissimo Riesling da vigne poste al confine con l’Austria. Eccellenza meritata.

Domaine des Rouge Queues Hautes Cotes de Beaune Borgogna Francia.  Pinot Noir 2012. Siamo nel Sud della Cote d’Or nel villaggio di Sampigny les Maranges. Un eccellente Pinot Noir ancora giovane in fase di maturazione.

Bodega Lopez Diaz-Alejo Valencia Spagn. Sexto Elemento 2011. Interessantissimo vino spagnolo prodotto a livello familiare con una qualità ottima. Vitigni autoctoni locali per una maggiore tipicità. “Un vino onesto, pura espressione in una bottiglia”.

Domaine Vinci zona Roussillon Francia. Vino bianco da Maccabeu, Grenache Blanc e Carignan Blanc 2012. Si pone tra gli ottimi. Un blend tipico del Roussillon valle di Angly.

Champagne Tarlant Oeuilly. La Vigne d’Antan, Chardonnay 100% sboccatura 2013. Perlage magistrale per la sua persistenza. Naso agrumato e sentori di frutta tropicale con le evidenti note di boulangerie, Raffinato assaggio con finale lungo.

Champagne Simon Selosse Avize. Chardonnay 100% sboccatura 2013. Fedele ai metodi tradizionali produce in maniera maniacale “solo” 5.000 bottiglie dove cerca di trasferire la qualità legata al terroir.

Filippi zona Soave. Vigne della Bra 2010. Garganega 20 mesi sui lieviti. Le diversità dei terreni di origine vulcanico-argilloso e calcareo sabbioso caratterizzano questo cru di Soave. Ampio e articolato all’olfatto, si caratterizza per la sua lunga permanenza sui lieviti. L’assaggio svela una accentuata freschezza e lunga sapidità con continui ritorni “vulcanici”.

Elisabetta Foradori. Mezzolombardo. Granato 2010, teroldego 100%. Si definisce un’azienda in cammino. Il Granato  è senza dubbio un’ eccellenza della piana rotaliana. Porta con se tutto il terroir del Nord Trentino. Nota eccezionale la sua chiusura al palato amaricante. Anche il bianco Fontanasanta 2012 di solo Manzoni bianco è una eccellenza con la sua invitante freschezza.

Infine in chiusura ricordo Franco Terpin. San Floriano del Collio. Sauvignon Blanc 2009 100%. I vini da sempre sono prodotti “senza temibili giochi enologici”, niente chiarifiche né filtrazioni, estremi tanto da risultare diversi da annata ad annata. L’uscita è sempre posticipata (tre anni di permanenza in cantina). Un vino che fa sempre discutere.

Urano Cupisti