Azienda vinicola L’Agona, i vini di Tirrenia con le vigne a Fauglia!

DOVE

Mi passò inosservata durante Anteprima Vini della Costa Toscana. Stavo cercando il banco d’assaggio di un’altra azienda. Le etichette dei vini però ammiccavano accendendo curiosità. Curiosità che di lì a poco sarebbe stata soddisfatta.

Nel mio girovagare all’interno della sala principale del Real Collegio di Lucca, incontrai un amico con il quale scambiai vedute e particolarità degli assaggi effettuati dandoci “reciproche dritte” per continuare nelle scoperte.

«L’hai assaggiati i vini di L’Agona, azienda di Tirrenia?».

«Come Tirrenia. E dove sono le vigne a Tirrenia…».

«Vai ad assaggiarli e te ne renderai conto…».

Di fatto Tirrenia non rappresenta il luogo di allevamento e di vinificazione dell’Azienda vinicola L’Agona ma la sede legale. Le vigne si trovano nella zona pisana di Fauglia, intorno all’antico Borgo, ricco di storia, tradizioni, dall’accertata vocazione enoica.

Ritornai sui miei passi, verso quelle etichette che mi avevano colpito.  E proprio le etichette  furono l’oggetto immediato della mia prima domanda.

LE ETICHETTE

“L’etichette dei vini de l’Agona riprendono l’indole attribuita ad ognuno di essi, sono ispirate da una serie di ritratti dipinti da Jean-Louis André Théodore Géricault, pittore francese esponente dell’arte romantica, intitolata “gli alieni””.

A parlare fu  Andrea Puccinelli, titolare dell’azienda, che insieme ad Alice, Giorgia, Olivia e Nicoletta, ci mettono la faccia.

Le espressioni e le caratteristiche fisiognomiche dell’individuo e della sua profondità sono state reinterpretate, accentuando particolari  come la forma del naso, delle guance o l’increspatura della bocca, creando figure eccentriche, composte da linee arzigogolate dallo spessore modulato, in linea con moti dell’animo spinti all’estremo”.

La conversazione si fece sempre più seria. C’erano in gioco arte e vino. Ovvero pittura e vino. E questo per me fu uno stimolo ad approfondire la filosofia di L’Agona.

IL MIO PENSIERO

“Da Giovanni Battista Tiepolo a Pablo Picasso a Giorgio Morandi a Mario Sironi e molti altri: il vino come il trait d’union fra uomo, arte e cultura. Pittura e Vino, percorso suggestivo che ha come unico comune denominatore proprio il vino, simbolo di un piacere terreno, sacro e profano, natura e lavoro dell’uomo”. Il mio pensiero.

LA FILOSOFIA AZIENDALE

“Da un progetto intensamente desiderato dalla famiglia si è realizzato questo sogno basato sull’amore ed il rispetto per la natura e per la terra, con l’obiettivo di valorizzare un mondo tutto da vivere in cui, da sempre, ogni dettaglio è sinonimo di storia, cultura, arte, e di vini di altissima qualità. Per questo motivo la produzione è stata inizialmente circoscritta a solo due vini, che cambieranno sorso dopo sorso, anno dopo anno in base a ciò che la terra offrirà durante le vendemmie”. Ascoltai Andrea senza battere ciglio.

“Lungo i filari, nei 5 ettari di terreno della tenuta, le viti crescono accompagnate dalla musica classica: archi, fiati e accordi musicali si diffondono nell’aria e abbracciano i grappoli che prosperano tra armonie musicali, beneficiando di un incremento foliario e del frutto naturale, con come in una sconfinata sala da concerto accarezzata dal vento, in un’atmosfera di assoluta pace e meditazione”.

Ma da dove uscite? Mi venne  spontaneo chiedere. La zona la conosco, ho molti amici produttori da quelle parti. Voi siete nascosti, quasi invisibili, racchiusi nel vostro credo.

I VINI E GLI ASSAGGI

Osservo i nomi dei tre vini: Il Presuntuoso, L’Iroso, Eternamente.

IL PRESUNTUOSO. Sangiovese 100%. Vendemmia 2015

Definizione:  Un vino “presuntuoso”, inebriante, per palati esigenti, che non si accontentano dell’ordinarietà e perseguono la piena soddisfazione dei propri sensi. L’etichetta, incentrata sull’indole superba attribuita al vino, è ispirata ai tratti somatici di un presuntuoso, secondo la fisiognomica, scienza che individua le caratteristiche morali delle persone dai propri segni fisici distintivi.

Note Aziendali: TECNICA DI PRODUZIONE: Raccolta manuale in cassette da 17 Kg a fine Settembre.Dopo una meticolosa cernita all’arrivo delle uve, il grappolo viene diraspato e subisce una pigiatura molto soffice. La fermentazione alcolica dura circa 20 giorni con temperature comprese tra i 24-28 °C. La fermentazione malolattica è svolta inacciaio. Il vino affina in barriques di secondo e terzo passaggio per un periodo di circa 18/24 mesi durante i quali vengono svolte operazioni di sospensione delle fecce e rotazioni delle masse.

Le mie considerazioni: Il colore è quello classico del  sangiovese, il rubino brillante inequivocabile. All’olfatto sprigiona una incantevole complessità aromatica fatta di continui rimandi fruttati in un finale “dolce” speziato. Al palato convive con un lavoro di cesello con i tannini giovani in un contesto suadente ed invitante alla beva. Ottimo/Eccellente voto 89-90/100

L’IROSO. Sangiovese 50%, Merlot 30% e Syrah 20%. Vendemmia 2015

Definizione:  Un vino “iroso”, che scopre il pensiero più recondito dell’uomo, sciogliendo le sue catene, lasciando fluire la sua vena istintiva. L’etichetta, incentrata sull’ indole furiosa attribuita al vino, è ispirata ai tratti somatici di un’indole iraconda, che, secondo la fisiognomica, non esprimono solo sentimenti e umori, ma anche introspezioni caratteriali e psicologiche. Sotto l’influsso del vino, infatti, l’uomo dà sfogo ai propri pensieri più reconditi, perde la ragione ed obbedisce solo alla passione del momento: l’ ardore passionale, la furia bellicosa, l’ebbrezza incontrollata, l’ira.

Note Aziendali: TECNICA DI PRODUZIONE: Raccolta manuale in cassette da 17 Kg da fine Settembre alle prime due settimane di ottobre. Dopo una meticolosa cernita all’arrivo delle uve, il grappolo viene diraspato e subisce una pigiatura molto soffice. La fermentazione dura dai 20 ai 25 giorni con temperature comprese tra i 24-28 °C. La fermentazione malolattica è svolta in acciaio. La massa affina in barriques di primo e secondo passaggio per un periodo di circa 18/24 mesi durante i quali vengono fatte operazioni di sospensione delle fecce e rotazioni delle masse.

Le mie considerazioni: Felice versione di un blend che sfoggia una dolcezza seduttiva. Quando il legno avrà mollato la presa  troverà ancora più slancio. Ottimo, voto 89/100

Infine l’assaggio di ETERNAMENTE, il nuovo blend simile al precedente ma con maturazione in solo cemento per circa sei mesi.

Le mie considerazioni: “eternamente semplice”. Senza alcun dubbio. Il classico vino buono che al centro del tavolo finisce velocemente. Voto 87/100.

Mai tralasciare le curiosità; hanno sempre qualcosa di nascosto che portano a scoperte mirabolanti, straordinarie, incredibili. Chapeau!

Urano Cupisti

 

Azienda L’Agona

Poggio alla Farmia

Fauglia (Pi)

Tel: 050 657911

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www.lagona.eu