Per il sottoscritto è stato un ripasso. Mancavo dall’azienda I Luoghi da una diecina d’anni anche se in tutte le manifestazioni alle quali hanno partecipato, compreso il Vinexpo di Bordeaux, ho fatto comunque gli assaggi delle ultime vendemmie in commercio trovandole sempre eccellenti e meritevoli di un punteggio al di sopra dei 90/100, compresa la problematica vendemmia 2014.
Questa volta sono arrivato a I Luoghi in compagnia di amici eno-assaggiatori di cui mi fido “ciecamente”: Giuseppe, Cristiano e Siro.
Paola e Stefano, i proprietari, ci hanno accolto come è loro costume: con semplicità, familiarità e autenticità.
Ma qui è tutto cambiato! Mi è venuto da esclamare appena varcato il cancello. Come passano gli anni…
Dove c’era la piccola barriccaia adesso è stata preparata la sala accoglienza. Tutto il procedimento di vinificazione e di affinamento in altra struttura nuova pronta per le sfide future.
“La filosofia aziendale di ricerca della massima qualità ci ha portato a una serie di investimenti per continuare a realizzare principalmente i due vini Doc Bolgheri Superiore che possano esprimere equilibrio, eleganza e capacità evolutiva nel tempo. Avevamo bisogno di strumenti diversi per la vinificazione e un luogo più raccolto per l’affinamento”.
A parlare è stata Paola quasi a giustificare le scelte evolutive dall’approccio strettamente familiare e tradizionale di partenza a quello di oggi quando entri nella nuova cantina se pur ancora di modeste dimensioni e ti trovi di fronte ad una realtà decisamente al passo con i tempi.
E in vigna?
È Stefano a parlare. “ L’impianto del vigneto, come ricorderai dalla prima visita, è stato realizzato nel 2002. Abbiamo voluto un sesto d’impianto ad alta densità con circa 7900 ceppi/Ha. Le pratiche colturali sono diverse a seconda del vitigno e dei campi. La forma di allevamento è il cordone singolo e doppio. La ricerca dell’equilibrio attraverso un mix di scelte agronomiche e caratteristiche del terreno, ha portato spontaneamente a basse produzioni per pianta senza necessità di ricorrere ad estremi diradamenti dei grappoli”.
E in cantina?
“Una volta diraspata, l’uva viene convogliata in piccoli serbatoi di acciaio inox, dove la fermentazione parte senza l’utilizzo di lieviti selezionati. Vengono effettuati quotidianamente rimontaggi e follature, fino al termine della fermentazione alcoolica. La macerazione si protrae per circa 20 giorni. Il vino viene svinato per sgrondatura lasciandolo cioè defluire lentamente dalla portella, senza pressatura delle vinacce. Infatti è solo il mosto fiore che viene utilizzato per la realizzazione dei nostri vini”.
E l’affinamento?
“La fermentazione malolattica viene svolta spontaneamente dal vino sia in acciaio che in legno. E’ infatti in barriques di rovere francese che tutto il vino completa il proprio affinamento, variabile dai 14 ai 20 mesi. Al termine di questo periodo, possiamo valutare le caratteristiche organolettiche di ogni singola micro-vinificazione (clone, vitigno, campo) e valutare l’assemblaggio finale dei vini in modo da esaltare le singole peculiarità di ciascun vino-vigneto”.
E quelle nuove vasche in beton francese dalla forma strana?
È Paola che interviene precisando che si tratta del proseguo di studi cominciati anni prima e che porteranno ad integrare la prima fase delle vinificazioni separate. Anche i tronco-conici in legno alternativamente capovolti sono studi precisi relativi ad esaltare le proprietà specifiche di ogni vitigno.
Caspita, di strada ne avete fatta!
Gli assaggi
Podere Ritorti 2014
Note aziendali: Bolgheri DOC. 80% Cab. Sauvignon, 20% Cab. Franc, Merlot e Sirah. Fermentazione spontanea in acciaio che si protrae per circa 20 giorni. Malolattica spontanea e affinamento per 14 mesi in barriques francesi. 12.000 bottiglie annue.
Le mie considerazioni: Si parte da quella che universalmente è stata definita “vendemmia problematica”. Questo campione si è presentato in una veste rubina interessante volteggiando nel bevante con notevole consistenza. I profumi di bosco alternati ai terziari che aggiungono e non coprono. Al palato si è rivelato morbido fatto, pronto e in perfetto equilibrio con la tannicità vellutata. Averne di queste 2014. Eccellente, 90/100
Campo al Fico 2014
Note aziendali: Bolgheri DOC Superiore, 80% Cab. Sauvignon, 20% Cab. Franc. Fermentazione spontanea in acciaio che si protrae per circa 20 giorni. Malolattica spontanea. 20 mesi in barriques francesi. Bottiglie circa 3.000.
Le mie considerazioni: Sciorina sentori tipici della zona di Bolgheri. Palato austero, lineare che punta direttamente verso la sapidità. Lungo finale nonostante la vendemmia 2014. Eccellente 93/100
Podere Ritorti 2015
Le mie considerazioni: Il risveglio dopo la tempesta. Aristocratico, espressivo, con sottobosco “verde” tempestato da piccole bacche rosse. Calibrato al palato con il susseguirsi di moderata freschezza e sapidità sorretta da alcol e polialcoli. Chiude con un finale interminabile. Eccellente, voto 94/100
Campo al Fico 2015
Le mie considerazioni: The Best! Rubino fitto con lampi purpurei. Impatto olfattivo che mi ha inebriato. Al palato già nobile con quell’asse fresco-sapido in evidenza che ha stemperato l’alcolicità. Note boisé delicate. Eccellente, 95/100
“La nostra scelta, che risale al 2000, non è scaturita da una ricerca di mercato ma da un impulso che ci ha portato ad incanalare tutte le nostre energie verso un progetto unico senza alternativa alcuna.
Il punto di partenza è stato quello di fare una vigna e un vino senza compromessi che rispecchiassero il nostro carattere. La qualità quindi non è il punto di arrivo ma solo un elemento intrinseco che c’è ed è fondamentale”. Chapeau!
Urano Cupisti
Azienda I Luoghi
Località Campo al Capriolo, 201
Bolgheri – Castagneto Carducci
Tel: 0565 777379