Domaine Gavaisson. La cantina

Nel cuore della Provenza c’è una bastide di pace e serenità. Bastide in provenzale significa una piccola casa rurale e tale si è rivelata Domaine Gavaisson dove tutto oscilla tra sogno e realtà.

“Attaccamento ad una tradizione secolare e richiesta di tecnicità di alto livello;
madre terra e acqua sorgiva;
la luce che gioca con la danza delle viti e le ondulazioni voluttuose che si perdono nel cielo;
gli ulivi d’argento e il bronzo di una quercia di 300 anni;
il meticoloso vigneto e la natura selvaggia dei boschi”.

Domaine Gavaisson

Così il primo approccio con questa realtà scoperta per caso, non prevista, che poi si è dimostrata una gemma “bianca” incastonata in un paesaggio dove si produce solo rosé.

Quando perdi lo sguardo nell’infinito che ti circonda, inizi a sognare e ti ritrovi in un paesaggio fiabesco con  ninfe e fauni che si divertono in farandole al suono della cascata e del vento. Tutta la flora mediterranea è incastonata nei più piccoli giardini rocciosi, annidata nelle rive più morbide e muschiose dei canali o dei ruscelli. Tutto ride, tutto canta, tutto gioca.

Si racconta che addirittura, nelle notti di luna piena, il vecchio frantoio si animi e macini con tutti i suoi ingranaggi per accompagnare la sarabanda delle civette e dei cinghiali.

Mi sono  ritrovato da quelle parti in un infuocato giorno estivo per scoprire viti, vitigni e vini ed allora la mia ricerca ha trovato risposte.

Le viti sono impiantate da circa trent’anni in ciottoli bianchi di calcare che conferiscono loro un po’ di argilla, quanto basta per garantire una bella maturazione.

Domaine Gavaisson. Insieme a Guillame, il responsabile tecnico

Da sempre, qui al Domaine Gavaisson, producono “bianchi” rifiutando  qualsiasi  coinvolgimento  verso speculazioni modaiole mirando all’eccellenza data dal piccolo terroir.

Rolle e Semillon i vitigni. Ogni vite viene rispettata per ciò che ci si aspetta da essa.

“Anche in questo caso tutto è fatto affinché l’equilibrio ecologico favorisca l’alleanza tra tutti gli elementi che concorrono alla produzione dei vini bianchi” (Guillame Pellegrin, responsabile tecnico di cantina).

La vendemmia avviene di notte. Le uve vengono raccolte rigorosamente a mano in piccole cassette per evitare che vengano danneggiate o surriscaldate. Vengono poi selezionate e pressate velocemente. Il mosto viene raccolto in vasche di acciaio inox, separatamente a seconda che si tratti di mosto fiore o di pressato.

Domaine Gavaisson. Inspiration

Si raffredda a meno di 10° per ottenere la chiarifica statica (decantazione).

Dopo la svinatura, si lascia iniziare la fermentazione alcolica, regolando la temperatura tra 15° e 19°.

Parte viene effettuata in tini di acciaio inox, parte in botti di rovere nuove e, dalla vendemmia 2013, anche in vasche di cemento con forma ovoidale per favorire le correnti fermentative. Segue la fase dell’invecchiamento.

Nei mesi che seguono è oggetto di costante attenzione affinché si sviluppi la ricchezza dei profumi.

Gli assaggi

Cosa ho assaggiato:

Domaine Gavaisson. Emotion

– Blanc Inspiration 2021, Rolle 80% e Semillon 20% solo inox. Eccellente, voto 90/100;

– Blanc Emotion 2021, 1/3 in inox, 1/3 in cemento, 1/3 in barrique. Eccellente, voto 92/100.

Domaine Gavaisson, una piccola enclave di solo bianchi in un mare di rosé. Chapeau!

Urano Cupisti

Assaggi eseguiti il giorno 8 luglio 2023

Domaine Gavaisson
Chemin de Ginasservis 2487
Lorgues, Dipartimento du Var, Provence
Tel: +33 494595362

info@gavaisson.fr

www.gavaisson.fr