Nel cuore delle Langhe, vicino al comune di Barbaresco in cima ad una collina esposta a sud si trova il vigneto “Sorì San Lorenzo“, da cui nasce l’omonimo vino frutto di una selezione delle migliori uve.
Sorì San Lorenzo è quasi sempre il più potente e forse il più maestoso dei cinque vigneti singoli di Gaja, quello che più tardi arriva a completa maturazione in bottiglia.
La degustazione
Prendo il calice in mano ed osservo attentamente: rosso rubino intenso con sfumature granate, una bellissima luminosità, al naso spicca una rosa rossa appassita, una ciliegia sotto spirito, una mora, ma più di tutto una speziatura fatta di chiodi di garofano, timo … un accenno di salvia, aghi di pino che ci riportano ad un sentore quasi resinoso, un sottobosco umido, ricco di funghi e tartufi… così, inizia il mio viaggio!
Mi ritrovo a cavallo in una giornata autunnale, accarezzato da un fresco vento settembrino, tra gli alberi affiorano dei caldi raggi di sole, la cavalcata sembra tranquilla ma in realtà il mio destriero è giovane, scalpitante, energico, dal carattere forte e deciso! Senza che io me ne accorga siamo al galoppo con andatura suadente!
I nostri cuori non sono ancora in perfetta sintonia, il binomio che si formerà sarà perfetto! Ad oggi il cuore del “giovane cavallo” batte con maggior frequenza, 21 anni sembrano tanti ma in realtà è all’inizio del suo percorso di maturazione!
Un vino che ad oggi è godibile ma gli angoli devono essere ancora smussati, tra qualche anno regalerà una pienezza al sorso che solo i più grandi possiedono.
… la mia cavalcata è finita, il sole tramonta, dall’uscio di casa vedo la mia famiglia riunita intorno ad una tavola imbandita dove spicca Sorì San Lorenzo, un vino che scalda gli animi, che unisce le persone e che fa parlare! Voto: 95
Emiliano Penco