Bottiglie piuttosto rare

Quei tre pennoni con il più alto al centro. Tre bandiere al vento. Sul pennone più alto il tricolore italiano, su gli altri due il tricolore francese e la bandiera del casato della famiglia Baillencourt, da cinque generazioni proprietari dello Château Gazin. Non potevamo avere migliore accoglienza.

Siamo nel Pomerol, nel terrazzamento più alto ad est del paesino che da il nome a questo particolare territorio. Perché particolare?

Per il terreno diverso da altri. Misto di sabbia, breccia che poggia su uno strato di rocce ferrose che da queste parti vengono chiamate crasse de fer. Senza dimenticare la componente più importante che è l’argilla tanto amata dal vitigno principe: il Merlot.

Château Gazin si trova confinante alle vigne del blasonato Château Petrus e del Château Le Bon Pasteur ricordato per essere di proprietà di Michel Rolland, il famoso enologo internazionale.

26 ettari vitati, con piante di 35 anni,  per una produzione possibile anche di 100.000 bottiglie per due etichette: Château Gazin circa il 70% e Hospitalet de Gazin per il restante 30% (il secondo vino). I vitigni presenti sono distribuiti per il 90% da Merlot, 7% Cabernet Sauvignon e 3% Cabernet Franc.

Particolare cura nella vendemmia, tutta manuale al raggiungimento della perfetta maturità, realizzata parcella per parcella. Anche la prima e seconda fermentazione, alcolica e malolattica,  seguono la regola della vendemmia parcellare. I vini ottenuti singolarmente continuano l’affinamento in barriques per un periodo di 18 mesi. Sarà il successivo momento, quello del progressivo assemblaggio sempre in barriques con una durata di circa tre mesi, a consegnare il vino in bottiglia come lo conosciamo e a donare il giusto equilibrio.

Siamo stati accolti dal tricolore ma anche dal sorriso e gentilezza di chi vuole trasmettere la passione. Passione nel raccontare la storia della famiglia, la dedizione alla terra, alla vinificazione nel spiegarla durante la visita della cantina.

L’offerta aziendale è centrata su due vini con lo stile incline a valorizzare il territorio per ottenere eleganza e finezza tipiche del Merlot del Pomerol.

Originale talento interpretativo che abbiamo riscontrato nei “pochi (purtroppo) assaggi”. Solo due. Scorte esaurite, vendute da tempo.

Degustazioni eseguite il 20 Aprile 2016.

Château Gazin vendemmia 2015. Echantillon prelevato dalle barriques di affinamento il 19/04/2016. Noi diremmo campione di botte. Prelevato e assemblato il giorno precedente la nostra visita. Un “grande vino” nella fase embrionale. La prima volta per molti di noi  di un assaggio da una bottiglia ottenuta dall’insieme di piccoli travasi parcellari. Colore porpora vivo, con evidenti sospensioni di materia. Naso con un fruttato pieno con tracce di speziati a volte invadenti. Si riescono ad identificare nuances di caffè, cioccolato, tabacco e vaniglia. Al palato tannini acerbi percorrono la dorsale della lingua tra acidità e sapidità con il supporto di una buona presenza di polialcoli. Ritorni retrolfattivi fruttati. Sarà un grande vino. Ci sono tutte le premesse. Chapeau!

Château Gazin vendemmia 2013. La vendemmia al momento in commercio (quasi esaurita). Il vino rivela tutta la sua classe, fatta di purezza e precisione per un prodotto elegante. Interpretazione di un Pomerol, se pur giovanissimo, con mano sicura. Profumi espressivi in progressione. Al palato l’espansione del sorso è l’insieme di un bel fraseggio tra morbidezze e durezze. Citando un pittore direi “una pennellata di eleganza”. Eccellente voto 95/100 (ed è ancora bambino)

Château Gazin: bottiglie piuttosto rare.

 

Urano Cupisti