Bression Sebastien. Cuvée des Anges

Nel mio diciassettesimo tour nella Champagne targato ottobre 2021, nella ricerca di “quella cultura della distinzione”, una delle motivazioni principali che ogni anno mi spinge fino al cinquantesimo parallelo, nei vigneti più settentrionali al mondo, mi sono ritrovato nel riflesso di una bellezza che definirei aristocratica: la Côte des Blancs.

Étoges è un piccolo comune francese di 342 abitanti situato nel dipartimento della Marna, nella regione del Grand Est. Per gli amanti della geografia aggiungo all’estremo ovest della Côte des Blancs. Territorio vocato allo Chardonnay, ricordato dai più come il vitigno “della freschezza ed eleganza”.

Perché cito Étoges? Per il suo Castello seicentesco classificato come monumento storico? Anche. Ma soprattutto per quella moda che da alcuni anni impone champagne prodotti con un solo tipo d’uva. In questo caso lo chardonnay che identifica sempre più il territorio e terroir della Côte des Blancs.

Etoge e dintorni, Maison Breisson Sebastien

Sébastien Bression mi stava aspettando nella sua casa a La Haie Carbon. Non in una cantina o Château o Domaine. Proprio a casa sua, con tanto di orto, galline, gatto e cane.

Discendente da diverse generazioni di viticoltori, per anni conferitore di solo uve alle Grandi Maison, oggi rivendica la propria appartenenza alla categoria dei piccoli Récoltant Manipulant, che utilizzano il sistema cooperativistico Comunale, sia per la pressatura, preparazione dei vin clair, vinificazione, affinamento a temperatura controllata con umidità costante. Solo lo stoccaggio nello scantinato della propria abitazione.

Certo nella visita è mancato il fascino della Cave nel gesso, dei locali di produzione, della cantina umida dove si effettuano i remuage, quei muri di bottiglie sur lattes, i procedimenti del dégorgement, del dosage, dell’habillage. In cambio il calore di una abitazione nel bel mezzo del territorio e la compagnia del cane. Un modo diverso, sicuramente autentico di una parte dell’odierna realtà.

Bression Sebastien. La capsule

“I miei vigneti, dislocati su cinque diversi  micro-terroir, sono oggi coltivati maggiormente a Chardonnay con alcune realtà dove allevo anche Pinot Noir e Pinot Meunier. Quest’ultimi due consentono assemblaggi per lo sviluppo di grandi annate. Alla cooperativa comunale utilizzo vasche inox e barriques da 300 litri”. È Sébastien ad illustrare la sua storia simile ad altre ascoltate nel mio pellegrinare tra i récoltant.

“La base di un buon champagne è la qualità dell’uva. Tutto ha inizio in vigna dove pratico una coltivazione sostenibile senza uso di prodotti chimici né disserbanti”.

“Le analisi regolari del suolo mi consentono di conoscere esattamente le esigenze dei vigneti  e di fornire loro i nutrienti corrispondenti. La cultura del sostenibile consiste nell’osservare la vite e il suo ambiente per fornirgli ciò che è necessario”. Parlare con Sébastien percepisci la sua vocazione al lavoro in vigna, all’essere ancora oggi un conferitore più che produttore.

L’assaggio

Il tavolo per l’assaggio era pronto, il gatto spaventato rintanato chissà dove e il mansueto cane accompagnato fuori a malincuore; non restava che procedere alla degustazione.

Bression Sebastien. Champagne tradition

– Cuvée Brut Tradition. Assemblaggio di Chardonnay 60% e Pinot Meunier 40%. Vendemmia 2016, sboccatura fine 2020. Fruttato, rotondo. Perlage fine. Fresco, sapido. Uno champagne imperniato sulla sostanza. Ottimo, voto 89/100;

– Cuvée Prestige. Chardonnay al 90% con un 10% di Pinot Meunier. Vendemmia 2012 con sboccatura 2018. Impatto nasale fresco, fiori e frutta, dotato anche di una sfumatura vegetale. Ancora su tonalità di boulangerie. Perlage fine. Al palato domina l’acidità nonostante i suoi 60 mesi sui lieviti e tre anni prima di essere posto in vendita. Eccellente, voto 91/100;

– Cuvée des Anges. Frutto di una cernita dei migliori chardonnay vinificati in barrique per un anno, sostare sui lieviti per 120 mesi e in bottiglia per tre anni. Uno champagne maniacale.

Facendo i conti la bottiglia in assaggio risale alla vendemmia 2007 con sboccatura 2018. Naso basato su sottiggliezze eccellenti con una patisserie ben integrata. Al palato torna la freschezza che esprime generosità aromatica.

Bression Sebastien logo

Perlage finissimo. Presentato in una bottiglia tipo Cristal questo champagne sbaraglia tutti gli altri: champagne pieno di luce. Eccellente, voto 93/100.

Sébastien Bression ha messo in mostra con disinvoltura ed orgoglio l’opera di continuare a valorizzare lo Chardonnay anche se ultimamente ha scoperto peculiarità nuove del Pinot Meunier allevato ad Étoges.

Ha tutti i numeri per presentarsi originale ed innovativo. Chapeau!

Urano Cupisti

Assaggi effettuati il 5 ottobre 2021

Bression Sebastien
La Haie Carbon
Étoges (France)
Tel: +33 (0) 326537667

champagnebression.s@orange.fr

www.champagnebression-s.com