Tappa n. 3 – David Barbier (Barbier-Louvet): un piccolo Vigneron per dei grandi vini

È la zona più a nord dell’equatore tra le terre vitate di Francia, posta com’è a poco meno di 200 chilometri a nord-est della capitale Parigi, luogo ove lo Champagne scorre a fiumi. Un territorio unico quanto difficile, sempre a rischio di gelate primaverili come d’intense piogge autunnali; insidie che ogni anno mettono a repentaglio la vendemmia.

Non comune anche la composizione del suolo, qui ove il mare, oltre 70 milioni di anni fa, ritirandosi ha lasciato uno strato profondo centinaia di metri di gesso debolmente ricoperto in superficie da uno strato di argilla e calcare. È nel gesso permeabile (nel famoso “crayes” di Champagne) che affondano le radici delle viti, traendo sostanza minerale sinonimo di sapidità nei vini, ed è sempre nel morbido gesso che da secoli si scavano gallerie ove ancora oggi riposano milioni e milioni di bottiglie in attesa di essere stappate. Alla ricerca di alcune di queste bottiglie, meno consuete al pubblico italiano, facciamo tappa, la terza di venti, a Tauxiéres-Mutry, nel cuore della Montagne de Reims.

 

TAPPA N. 3 – DAVID BARBIER (BARBIER-LOUVET): UN PICCOLO VIGNERON PER DEI GRANDI VINI

Fuori dai soliti percorsi. Terza tappa in Champagne: la caccia alle bollicine “perfette” continua

L’approccio è subito di quelli “giusti”: David Barbier ci accoglie in tenuta da lavoro scendendo dal trattore, appena rientrato dai vigneti. Ci porge il polso, visto che le mani sono ancora sporche di terra. Non parla una parola d’inglese, tantomeno d’italiano o tedesco, ma questo già ce lo aveva preannunciato la sorella Cecile nel confermarci l’appuntamento. Poco importa. Siamo curiosi di scoprire i motivi per cui questa piccola azienda sconosciuta ai più (e che al momento non vende in Italia) di anno in anno conquista stelle a profusione sulla guida Hachette des Vins (due anche nell’edizione 2014). Ancora, siamo stimolati dai prezzi dichiarati: comprare dei Grand Cru a meno di 15 Euro la bottiglia non capita certo tutti i giorni. Scopriremo, con piacere, che non c’è trucco ne inganno, tutto corrisponde a realtà.

Una piccola realtà la loro, composta da fazzoletti di terra, per complessivi 7 ettari, tutti in zone di pregio della Montagne de Reims; dai Grand Cru di Bouzy e Louvois al Premier Cru di Tauxiéres. A completare il quadro una cantina di estremo ordine e grande pulizia, costruita di pezzetto in pezzetto dalle ultime tre generazioni della famiglia Barbier, Vignerons da oltre cent’anni.

David, ampi sorrisi e grande loquacità, ci versa nelle flute il Brut Premier Cru Tradition, pinot nero vinificato in bianco con tre anni di maturazione in cantina. Una bollicina di carattere, che dimostra al naso come in bocca una qualità della materia prima superiore alla media. Qualità che trova ampio riscontro anche nel Brut Grand Cru Prestige, assemblaggio di pinot nero (60%) e chardonnay (40%) ma con un anno in più di maturazione in cantina; un piccolo capolavoro che impressiona in bocca per il suo perfetto equilibrio tra potenza e finezza. La bottiglia giusta per uno spaghetto sul pesce.

Fanno parte della gamma un Blanc de Blanc Premier Cru, chardonnay in purezza, ed un Rose Grand Cru, frutto di un “melange” di chardonnay e pinot nero vinificato in bianco a cui si aggiunge un piccolo saldo (a determinare il colore) di Bouzy Rouge (pinot nero vinificato in rosso). A chiudere il Millesimato Grand Cru, 5 anni sui lieviti, attualmente disponibile (in limitata quantità) dell’annata 2007.

Prezzi quanto mai ragionevoli: da poco sopra i 13 Euro per il Tradition a non oltre i 20 per il Millesimato Grand Cru. Cantina aperta alle visite e vendita diretta, ogni giorno lavorativo dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 17.30. Sempre meglio prenotare; giusto per non dover inseguire David sul suo trattore.

Daniele Bartolozzi

 

BARBIER-LOUVET

8, Rue de Louvois

Tauxiéres-Mutry (Montagne de Reims)

www.champagne-barbier-louvet.com