Maison Mondet. Anfiteatro di Romery

Cormoyeux è un piccolo villaggio che si trova nella Vallée de la Marne in quello che viene definito l’Anfiteatro di Romery. Posto ad una altitudine di 190 metri il villaggio è adagiato sul lato ovest boscoso della Montagne de Reims. Solo 113 anime che occupano una cinquantina di case con un comune denominatore: essere adagiate su di un terreno gessoso ed avere altrettante cantine ramificate nel sottosuolo.

Una di queste case è la Maison Mondet.

Fin dalla fine degli anni ’20 questa Maison coltiva vigneti in questa zona. Da Jules Mondet, il fondatore, fino ai tempi nostri con Line e Laurent BEAUPUITS e Laurence e Frédéric BERNARDIN. Quattro generazioni che hanno scritto e continuano a scrivere la Soria della Maison Mondet.

È stata la prima tappa del mio diciassettesimo tour nella terra baciata dagli Dei.

Maison Mondet

Ad attendermi Line e Laurent BEAUPUITS conosciuti qualche mese prima ad un evento dalle mie parti dove  presentarono alcuni loro champagne. Inutile aggiungere che gli assaggi portarono a combinare una visita.

Line, accompagnandomi nei circa 1.200 metri di cave posti a 30 metri sotto la collina, ha iniziato a spiegarmi il loro lavoro quotidiano per ottenere, dalla vigna alla bottiglia, i loro champagne.

“Le uve vengono vendemmiate a mano e pressate in cantina dopo una attenta scelta dei grappoli. Dopo la prima fermentazione degustiamo i vini limpidi per determinare gli assemblaggi tra i diversi vin clair e le varie annate di vendemmia.

Maison Mondet. Tini inox per Vin Clair

L’assemblaggio viene poi imbottigliato dando inizio alla seconda fermentazione. Dopo la presa di spuma si ha un periodo d’invecchiamento che dura dai 3 ai 7 anni a seconda del prodotto finale. Segue poi la sboccatura per poi, una volta tappato, etichettato, trascorrere circa sei mesi prima di essere messo in commercio”.

Una vinificazione tradizionale per champagne tradizionali.

“Questa cave scavata nel gesso consente la conservazione ottimale e l’invecchiamento di 350.000 bottiglie di Champagne sempre presenti ad una temperatura costante di 10-12° C. La prima parte della cantina risale al 1886. È stata ampliata negli anni ’70 per poi abbiamo aggiungere una seconda galleria parallela. Oggi i numerosi  fossili incastonati nelle volte risalenti a  95 milioni di anni fa testimoniano la presenza di un antico lago salato e vegliano sulle bottiglie in affinamento”.

Inutile fare domande; Line è riuscita ad anticiparmi con le sue precise descrizioni.

“Usiamo i 3 vitigni maggiormente presenti sull’intero territorio della Regione Champagne:  Lo Chardonnay che porta finezza ed eleganza. Il Pinot Noir portatore di struttura, robustezza e fruttato, il Pinot Meunier, principe della Vallé de la Marne, portatore di rotondità ed equilibrio”.

Riesco finalmente a porre una domanda in un attimo di pausa.

Maison Mondet. Anfiteatro di Romery

I vigneti della Maison dove sono dislocati?

“Qui a Cormoyeux e Romery. Abbiamo un altro vigneto nel Comune di Passy Grigny, verso ovest, nel secondo Anfiteatro della Vallée. Quest’ultimo  è caratterizzato da un sottosuolo calcareo che funge da vero e proprio regolatore termico, cattura l’umidità e lo rilascia quando le viti ne hanno più bisogno”.

Quanti ettari in totale e l’età dei vigneti?

“11 ettari con vigneti mediamente di trent’anni. Alcuni appezzamenti risalgono a circa sessant’anni fa. È da questi vigneti che selezioniamo e produciamo le nostre migliori annate.”

Nel  frattempo ci ha raggiunto Laurent ed è stato lui a rispondere ad una mia “provocatoria” domanda che oggi è divenuta obbligatoria, perché la risposta è sempre attesa dal lettore.

Biologici, biodinamici?

“Agricoltura sostenibile tenendo conto delle soglie di intervento. Evoluzione verso un metodo sano. Tu hai ben capito cosa voglio intendere”.

Un mio sorriso ha sciolto ogni qualsiasi dubbio ed inutile disquisizione nel merito. Ci siamo capiti.

Gli assaggi: in tutto sette

– Brut Tradition. Pinot Noir 80%, Chardonnay 20%. 24 mesi sui lieviti. Potente e complesso un’ ottima presentazione della gamma. Ottimo, voto 88/100;

– Brut Nature. 65% Pinot Meunier, 20% Pinot Noir, 15% Chardonnay. Proveniente dalla selezione delle vecchie vigne, 36 mesi sui lieviti. Senza dosaggio per un brut di discreto livello. Ottimo, voto 88/100;

– Brut Grande Reserve. Stesso uvaggio del precedente  con apporto di vini di riserva. 36 mesi sui lieviti e dosaggio dopo la sboccatura. Ottimo, voto 89/100;

– Brut Intense. 80% Pinot meunier, 20% Chardonnay. Morbido e fruttato. Copntiene la potenza data dal Meunier. 24 mesi sui lieviti. Ottimo, voto 88/100

Maison Mondet. Gli assaggi

– Brut Fût de Chêne. 40% Chardonnay, 30% Pinot Meunier, 30% Pinot Noir.Vin Clair invecchiati in botti di rovere. Uno champagne di classe, permanenza per circa 60 mesi sui lieviti. Entra prepotentemente tra le eccellenze. Voto 91/100;

– Brut Prestige Millésime 2015. 60% Chardonnay, 20% Pinot Meunier, 20% Pinot Noir. Prestige come prestigioso. Eccellente, voto 91/100;

– Butte des Chênes 2015, 50% Chardonnay, 25% Pinot Noir, 25% Pinot Meunier. Butte des Chênes è il nome di una collina dove un tempo c’era un bosco di querce. I vigneti risalgono agli anni ’70. Eccellente, voto 92/100.

Lo stile Mondet è preciso ed è tipico della nozione tradizionale. Si può sostenere che la verità del territorio si esprime nei suoi champagne. Chapeau!!!

Urano Cupisti

Assaggi effettuati il 4 ottobre 2021

Champagne Mondet
Rue Dom Pérignon, 2
Cormoyeux (Francia)
Tel: +330326586415

champagne.mondet@wanadoo.fr

www.champagne-mondet.fr