Life of Wine 2023. Viaggio nelle età del Vino. Hotel Villa Pamphili, Roma. Nei primi giorni di Dicembre, la sua XII edizione. 56 aziende presenti con circa 200 vini in assaggio.
È stato bello ed interessante partecipare a questa edizione: un evento unico nel suo genere.
E tra le cinquantasei aziende presenti, l’Azienda Mevante è stata una di quelle, i cui assaggi, mi hanno incuriosito ed eccomi qui a parlarne.
“Noi due fratelli (al secolo Antonella e Paolo Presciutti) ci siamo avvicinati al vino da appassionati e in breve tempo, insieme ad un team di collaboratori, abbiamo trasformato la passione in lavoro e oggi fare vino è il nostro mestiere”. Così Antonella Presciutti incalzata dalle mie domande mirate ad una conoscenza maggiore di questa realtà umbra. Perché di Umbria si parla.
“La cantina si affaccia a Levante ed è situata tra le colline dell’antica città romana Mevania, attuale Bevagna, queste le ragioni del nome che abbiamo scelto per la nostra azienda: agricola Mevante”.
Le uve coltivate? Quelle autoctone umbre: Sagrantino, Grechetto, Trebbiano.
Interessato la continuo a bersagliare di domande vista la sua disponibilità e gentilezza.
“L’azienda, costituita da un corpo unico di 10 ettari di nostra proprietà, è completamente esposta ad est, da qui si vede levare il sole. Ad oggi la produzione annua si attesta sulle 60.000 bottiglie che rispecchiano la tipicità dei prodotti locali, quali Montefalco Sagrantino DOCG, Montefalco Rosso DOC, Grechetto DOC e il Birbantéo”.
“La cantina si sviluppa su due piani e sfrutta questa conformazione per poter effettuare travasi per caduta: l’ausilio della gravità permette un minore stress per il vino e consente di mantenere gli aromi maggiormente intatti. I locali destinati all’affinamento del vino sono interrati e di conseguenza la temperatura e l’umidità sono controllate naturalmente, questo favorisce affinamenti lenti e naturali ed un bassissimo consumo energetico”.
Antonella adesso è un fiume in piena. Non occorre sollecitarla nelle risposte. Mi anticipa come se sapesse già le formulazioni delle richieste, quesiti.
“Le vigne che circondano la tenuta sono posizionate ad un’altitudine che va dai 280 e i 320 metri s.l.m., insistono su terreni che rappresentano un punto di giunzione tra due matrici, una argillosa e l’altra sassosa e contribuiscono, unitamente all’esposizione, alla perfetta maturazione del Sagrantino”.
Non solo Sagrantino. Nella visione di Paolo e Antonella ci sono anche i grandi bianchi del territorio. Una parte della produzione è, infatti, dedicata al Grechetto ed al Trebbiano Spoletino ottenuto da uve provenienti proprio dall’areale di Spoleto da vigneti in affitto.
In cantina, la scelta dei legni, è ricaduta su tonneaux da 500 litri di rovere francese, a cui si affiancano botti da 15 ettolitri, sempre in rovere francese e più grandi da 30 ettolitri in rovere di Slavonia. Il meglio.
E anfore, cocciopesto ecc…? “Ci stiamo pensando”.
Giunto il momento degli assaggi
– Trebbiano Spoletino 2021. Ottimo, voto 88/100;
– Trebbiano Spoletino 2019. Ottimo, voto 89/100;
– Trebbiano Spoletino 2018. Eccellente, voto 90/100;
– Trebbiano Spoletino 2017. Eccellente, voto 91/100;
– Sagrantino di Montefalco 2018. Già eccellente, voto 90/100;
– Sagrantino di Montefalco 2017. Eccellente, 90/100;
– Sagrantino di Montefalco 2016. Eccellente, mi ha convinto. Voto 93/100;
– Sagrantino di Montefalco 2015. Non raggiunge l’eccellenza. Ottimo, voto 89/100;
– Sagrantino di Montefalco 2013. Alcune perplessità. Ottimo 89/100.
E il primo approccio con il Viaggio nell’età del Vino era andato. Accorso per conoscere la bellezza dei vini anche da invecchiamento, centrato alla prima degustazione. Azienda Mevante, Chapeau!
Urano Cupisti
Assaggi effettuati il 3 dicembre 2023
AGRICOLA MEVANTE
Via Madonna della Neve, 1
Loc. Sasso, Voc. Piscinale – 06031 Bevagna (Pg)
Cell. 349 8057501
