AgriPunica alcuni assaggi

Nella mia annuale scoperta dell’evoluzione del vino presso l’evento Life of Wine 2023 ho avuto modo di assaggiare i vini sardi di una azienda di Santadi. Siamo nella provincia Sud Sardegna, e l’azienda è AgriPunica. Perché questo nome?

AgriPunica è la forma abbreviata di Società Agricola Punica, ricordando che in quelle terre, nel VI secolo a.C., vi era la presenza dei Punici ovvero i Cartaginesi così chiamati dagli antichi Romani.

Società nata a cena tra Mario Incisa della Rocchetta, Antonello Pilloni e Giacomo Tachis. Luogo dell’incontro un ristorante del centro di Verona durante il Vinitaly. Il giorno dopo fu costituita una joint-venture tra i tre che portarono in dote le esperienze maturate alla  Tenuta San Guido e  Cantina di Santadi. Fu Giacomo Tachis a pensare alla Sardegna convincendo i futuri partners  del fatto che si potesse produrre un fantastico vino dalle uve coltivate nel Sulcis.

Una delle ultime foto di Giacomo Tachis

Correva l’anno 2002 quando la costituita società  acquisì un’azienda composta da due tenute, Barrua e Narcao (insieme di 170 ettari), site nella zona sud-occidentale della Sardegna, in un’area conosciuta come Basso Sulcis.

I vigneti di Barrua e Narcao risultano suddivisi tra varietà autoctone tra cui spicca il Carignano e alcune note varietà francesi (Chardonnay, Merlot e Cabernet Sauvignon). I terreni sono molto profondi e sassosi con una media quantità di argilla. I vini sono denominati I.G.T. Isola dei Nuraghi, in riferimento alle antiche torri di pietra costruite dalla civiltà nuragica presente nell’isola dal periodo neolitico fino al 238 a.C., quando la Sardegna passò sotto l’Impero Romano.

AgriPunica. Vigneti

I vini in produzione, frutto dell’esperienza delle due cantine,  sono due grandi varietà di vini rossi, Barrua e Montessu e un ottimo vino bianco chiamato Samas. La qualità delle uve a bacca nera nel Sulcis è eccellente non solo per il colore, per la struttura e la ricchezza alcolica del vino ottenuto ma, soprattutto, per la morbidezza dei suoi componenti estrattivi: dai tannini, al patrimonio acidometrico sempre contenuto ed elegante, per la souplesse dei suoi componenti di rilievo.

La degustazione

AgriPunica Samas

Di fronte a me sette campioni tra cui due mini verticali:

Samas 2022. Vermentino di Sardegna 80% , Chardonnay 20%. Note aziendali: le uve che pervengono in cantina su piccole cassette, vengono successivamente convogliate intere in pressa. Qui, in condizioni di atmosfera inerte sotto freddo, sono ammostate fino 0,25 atm ottenendo un ottimo fiore. La successiva decantazione statica ci permette di inseminare lieviti selezionati su mosto limpido. La fermentazione controllata a 16° C. viene poi prolungata mantenendo il vino in affinamento sulle fecce di fermentazione per circa 40 giorni eseguendo continui rimescolamenti.

Dopodiché, si lascia in maturazione in vasche di acciaio per circa 2 mesi e mezzo. Il successivo blend tra le due varietà e un ulteriore affinamento di 3 mesi in piccole vasche di cemento completa la maturazione e la stabilizzazione naturale del Samas che non è trattato con chiarifiche o filtrazioni intermedie. Le mie considerazioni: olfatto ricco con pesca bianca, pera, clorofilla, mineralità salina. Sorso felicemente corrispondente all’olfatto Finale lungo e minerale. Ottimo, voto 89/100; 

Monlessu 2021. Carignano del Sulcis 60%, 40% vitigni internazionali francesi. Note aziendali: IGT Isola dei Nuraghi. Vino rosso di uve tipiche de Sulcis con una discreta aggiunta di varietà Francesi vinificate in purezza provenienti dai vigneti del Basso Sulcis. Terreni tendenzialmente di medio impasto, argillosi, sabbiosi e calcarei. Clima Caldo, arido in estate, temperato d’inverno. Vinificazione Il mosto fermenta con le bucce a una temperatura compresa tra i 25 e i 28 °C. l’intera massa viene sottoposta a periodici rimontagli che agevolano il passaggio in soluzione dei composti presenti nelle vinacce.

La successiva fermentazione malolattica conferisce caratteri di morbidezza al vino, che viene poi fatto maturare in barrique di rovere Francese per circa 12 mesi. Le mie considerazioni: purpureo con un naso che richiama visciole e cacao, cassis ed anice stellato. Al palato caldo, morbido, dal tannino vellutato. Ritorni speziati. Ottimo, voto 89/100; 

AgriPunica assaggi

Monlessu 2017. Vendemmia interlocutoria tra l’eccezionale 2016 e la problematica 2018. Naso sardo tutto da scoprire. Al palato migliora e riesce a salire l’ultimo gradino degli ottimi: Voto 89/100;

Monlessu  2014. Sorprendente per una vendemmia classificata molto problematica. Riesce nel complesso a rimanere nel giudizio degli ottimi. Voto 88/100;

Barrua  2019. Carignano del Sulcis 85%, Cabernet Sauvignon 10%, Merlot 5%. Note aziendali: Classificazione  IGT Isola dei Nuraghi  Provenienza Vino rosso di uve tipiche del Sulcis con una modesta aggiunta di varietà Francesi vinificate in purezza provenienti dai vigneti a cordone speronato coltivati nel basso Sulcis nelle nostre aziende di Narcao e Barrua. Composizione del suolo Terreni tendenzialmente di medio impasto, argillosi, sabbiosi e calcarei Clima Caldo-arido in estate, temperato d’inverno. Vinificazione Il mosto fermenta con le bucce a una temperatura compresa tra i 25 e i 28 °C in serbatoi di acciaio inox termocondizionati per un periodo di circa 15 giorni.

AgriPunica

L’intera massa viene sottoposta a periodici rimontaggi che agevolano il passaggio in soluzione dei composti presenti nelle vinacce. La successiva fermentazione malolattica conferisce caratteri di morbidezza al vino che viene poi fatto maturare in barrique di rovere Francese per circa 18 mesi. Successivamente riposa in vetro per almeno 6 mesi.

Caratteristiche organolettiche. La qualità delle uve rosse Sulcitane è eccellente non solo per colore, ma anche per la morbidezza dei suoi componenti estrattivi: dai tannini al patrimonio acidometrico sempre contenuto ed elegante fino alla souplesse dei suoi componenti di rilievo. Il suo corredo polifenolico è costituito da un tessuto tannico delicatissimo, rotondo, signorilmente dolce e cromaticamente ricamato da raffinati antociani. Le mie considerazioni: purpureo, naso di frutta matura, confettura di ciliegie e note balsamiche. Il sorso è generoso, costellato nel finale da spezie dolci. Ottimo, voto 89/100; 

Barrua  2015. Vendemmia eccellente che rilascia un vino ad alto punteggio. Eccellente, voto 91/100; 

Barrua  2012. Anche questa vendemmia ha rilasciato ricordi preziosi. Eccellente, voto 91/100.

Sardegna, isola dei vini. È stato bello partecipare a questa nuova edizione di Life of Wine e conoscere la bellezza dei vini da invecchiamento come questi di AgriPunica. Chapeau!!!

Urano Cupisti

Vini assaggiati il 3 dicembre 2023

AgriPunica
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Tel: +39 0781 941012

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