Nonostante la miriade di manifestazioni e fiere satellite che ogni anno si aggiungono al calendario del mondo del vino resta un appuntamento irrinunciabile
Anche quest’anno attendiamo con trepidazione Vinitaly, croce e delizia del mondo del vino. L’edizione 2017 sembra non aver subito nessun calo di interesse, con la conferma delle presenze degli espositori dello scorso anno e molte new entry.
Nonostante la miriade di manifestazioni e fiere satellite, che ogni anno si aggiungono al calendario del mondo del vino, Vinitaly resta un appuntamento irrinunciabile.
I produttori, i giornalisti, gli influencers, i buyers e tutti coloro che si appassionano alla materia, hanno la necessità di ritrovarsi in un’unica grande piazza per potersi confrontare, in un “faccia a faccia” globale, tra chi produce, chi consuma e chi ne parla.
Quest’anno crescono alcuni padiglioni, come quello del Piemonte, concepito con una maggiore attenzione alla specifica area geografica di riferimento di ogni singola azienda, quello della Toscana, che vedrà accorpate in un unico spazio di 4000 metri quadrati, le due strutture allestite fino all’anno scorso e quello della Sardegna, che ospita i saloni speciali Vinitalybio e Vivit-vigne Vignaioli Terroir e della collettiva Fivi (federazione italiana vignaioli indipendenti).
Questi ampliamenti assecondano la tendenza, da parte dei produttori, a presentarsi alla fiera con stand individuali e con il proprio marchio ben riconoscibile.
Si evince quindi che diventa sempre più forte, da parte delle aziende, il desiderio di emergere come singole realtà nel panorama enologico, dando un forte segnale di maggiore dinamicità e consapevolezza per una realtà in continua evoluzione, che da un lato comprende la necessità di creare sinergie e aggregazioni su nuove basi, per guardare oltre i confini italiani, e dall’altro è consapevole che queste non debbano in alcun modo intaccare la progettualità e le peculiarità della singola realtà specifica.
Lo scopo è rafforzarsi e non farsi stritolare dalla globalizzazione, promuovendo l’italianità all’estero, proprio portando avanti l’idea della grande diversità che contraddistingue la produttività del nostro paese.
Le aziende potranno gestire in maniera più semplice anche gli inviti per i buyer esteri avvalendosi di un servizio free badge per incontri b2b con Taste & Buy.
Le note dolenti degli anni passati sono sempre stati il traffico, molto congestionato, i punti di ristoro, ben lungi dall’essere paradisi gastronomici, e quella frangia di avventori (non molti) che affolla i corridoi che separano gli stand, barcollando entusiasta ed appagata, creando un flusso travolgente.
Per il traffico e la viabilità verranno implementati i servizi di trasferimento tra i parcheggi scambiatori vicini alle uscite autostradali, oltre che dalla stazione ferroviaria di Verona Porta Nuova, dal centro città e dall’aeroporto.
Il resto lo scopriremo quest’anno.