La pubblicazione, in Gazzetta ufficiale dell’Ue, di approvazione della nuova tipologia Prosecco Spumante Rosé sarà determinante per la conquista della leadership italiana nella tipologia.

Il Prosecco Spumante Rosè si presenta ai nastri di partenza forte di un brand globale in grande crescita sul segmento popular premium. La prospettiva è che possa rappresentare il futuro driver mondiale della tipologia ‘sparkling rosé’, che è attesa a una produzione mondiale nel 2021 di 160 milioni di bottiglie.

“Per questo non possiamo che apprezzare e condividere la scelta del Consorzio Prosecco e dei produttori della Doc italiana più esportata al mondo”. Così il segretario generale di Unione italiana vini, Paolo Castelletti, ha commentato l’approvazione della modifica ordinaria al disciplinare di produzione della Doc Prosecco, che di fatto autorizza da oggi la vendita anche all’estero della nuova tipologia Prosecco Doc rosé.

Secondo l’Osservatorio Uiv lo spumante rosato condensa in un unico prodotto le potenzialità dei due grandi fenomeni mondiali degli ultimi anni: da una parte gli sparkling, che dal 2002 sono passati da 2 a 3 miliardi di bottiglie consumate nel mondo, e dall’altra i vini rosati, che hanno registrato un incremento di 600 milioni di bottiglie (da 2,2 a 2,8 miliardi).

Il Veneto già in epoca ‘pre-Prosecco rosè’ (2019) rappresentava il 78% della produzione nazionale di spumanti rosati, grazie ai precursori della nuova categoria della Doc. A seguire, tra le denominazioni, il Franciacorta rosato (1,8 milioni di bottiglie) e il Trento Doc rosato (1,1 milioni).