Vino al Vino, la nuova esperienza di questa manifestazione che ha avuto luogo a Panzano nel Chianti, mi ha dato la possibilità di mettere piede per la prima volta al Castello dei Rampolla, proprio nella Conca d’Oro di Panzano.
Anche se è stata una visita “frettolosa”, vuoi per la presenza di molti wine lovers venuti abitualmente tutti gli anni a Panzano, vuoi per i tempi stretti (due visite nel pomeriggio).
A ricevermi una delle due anime della proprietà: Maurizia di Napoli Rampolla, con la consueta gentilezza che mostrò, durante il Chianti Collection di alcuni anni fa.
Rileggendo la Storia aziendale di Alceo&Livia, siamo nel 1965, ho trovato scritto: ”La nostra storia inizia nel 1965, quando Alceo di Napoli Rampolla eredita da suo padre l’azienda Santa Lucia in Faulle. Insieme alla moglie Livia Borgia e ai quattro figli inizia il percorso verso un’ azienda “moderna”.
L’impianto della prima vigna risale al 1968. Ma sarà il 1975 l’anno importante: uscita della prima bottiglia di Chianti Classico che portava allora come adesso il nome del Castello dei Rampolla. Il primo grande passo era stato fatto.
Dall’unione d’intenti (e non solo) tra Alceo di Napoli Rampolla ed il grande enologo Giacomo Tachis, il primo innamorato del Cabernet Sauvignon, il secondo già famoso per il Sassicaia, ecco l’uscita sul mercato di uno dei due cult wine aziendali. Correva l’anno 1980.
Il nome? Sammarco, frutto di un assemblaggio al 90% di Cabernet Sauvignon, 5% di Merlot e 5% di Sangiovese.
Per l’altro cult wine, D’Alceo, sempre a base preminente di Cabernet Sauvignon e frutto di scelte precise, ponderate all’ottenimento di un vino da dedicare al capostipite Alceo di Napoli Rampolla, bisognerà attendere il 1996. L’azienda era già, da due anni, in conversione biodinamica.
Impronta chiantigiana con tracce nette “terragne”, proveniente da una vigna ad alta densità d’impianto, rivolta a sud, allevata ad alberello per un massimo di 50 cm di altezza.
Ricordo l’assaggio di questo vino al Chianti Collection, la descrizione che pubblicai allora ed il punteggio dato. “Rubino scuro, impenetrabile ma luminoso, Profilo olfattivo che vede scorrere floreali macerati, fruttati di bacche rosse per poi proseguire su di un letto erbaceo dove trovare i terziari speziati. Elegante il palato, avvolgente con nobile trama tannica e finale salina. Lunga persistenza che lo fa salire sul gradino dell’eccellenza. Voto 94/100”.
Maurizia molto impegnata ed indaffarata nell’accontentare i presenti. Mi ha affidato ad un suo collaboratore per gli assaggi.
Mi siedo in disparte e cerco, via internet, quelle risposte alle domande che le avrei fatto molto volentieri.
Al Castello dei Rampolla il valore di “La terra e l’Uomo”
«Essere attenti alla terra significa comprenderne le esigenze. Fare sì che divenga autosufficiente, che sia in grado di ricavare il nutrimento di cui ha bisogno direttamente dai numerosi organismi animali e vegetali che essa stessa ospita».
Perché “Affidarsi alla Natura”?
«Ormai da vent’anni abbiamo scelto l’agricoltura e la filosofia biodinamica. Ci siamo resi conto che, per lavorare con la natura, conviene prendersi il tempo per osservarla. Il cosiddetto terroir altro non è che l’unione e la sintonia di quattro elementi: la terra, l’aria, la vite e l’uomo. L’osservazione si dedica quindi su questi».
“Una Ricerca continua”?
«Il filo conduttore tra le nostre due generazioni è riassumibile in una parola: ricerca. Da quando negli anni Settanta Alceo ha introdotto vitigni “inusuali” per l’epoca a quando nel 2010 Luca e Maurizia hanno fatto il primo vino senza solfiti. Le tappe di questa ricerca sono state tante, e tante ancora saranno. Esattamente come la natura, crediamo che anche l’uomo debba essere una forza in continua crescita e fermento».
Panzano, “Un Anfiteatro di Luce”?
«Si adagia nella valle della “Conca d’Oro”, a sud di Panzano in Chianti. Porta il nome della santa che, secondo la tradizione cristiana ed ortodossa, giungeva in prossimità del solstizio invernale a riportare luce e vita alla terra».
Mi trovo qui al Castello dei Rampolla per riprovare le sensazioni di quell’assaggio di alcuni anni fa unitamente ad altri vini. Nella festosa confusione sono riuscito a ritagliarmi uno spazio vitale per effettuare gli assaggi versati dal gentile collaboratore di Maurizia.
Gli assaggi
– Chianti Classico 2018
Note aziendali: Il Chianti Classico rappresenta l’intensità e la freschezza del nostro territorio. All’eleganza austera del Sangiovese vengono aggiunte percentuali variabili di Cabernet Sauvignon e Merlot. Il risultato è un vino fresco ma intenso, fruttato corposo ed equilibrato. Ha una buona acidità e un gusto prolungato. VINIFICAZIONE ED AFFINAMENTO. 8 mesi in tini di cemento, 12 mesi in botti da 12 HL, 6 mesi in bottiglia.
Le mie considerazioni: Sfoggia l’intensità del Chianti Classico di Panzano. Una purezza di frutto emozionante. Eccellente, voto 91/100
– Sangiovese di Santa Lucia 2019
Note aziendali: Il Sangiovese di S. Lucia è un vino rosso prodotto da uve 100% Sangiovese e vinificato interamente in cocciopesto. Senza solfiti aggiunti. VINIFICAZIONE ED AFFINAMENTO. La fermentazione, in cocciopesto, dura 7 giorni circa, la macerazione sulle bucce dura circa 4 settimane. La decantazione avviene naturalmente durante l’inverno per precipitazione dovuta al freddo. L’affinamento è di 10 mesi in cocciopesto e di 6 in bottiglia.
Le mie considerazioni: Austero e vigoroso, il vino ripaga con una bocca ampia, dalla poderosa scorta fruttata. Eccellente, voto 91/100
– Liù Merlot 2018
Note aziendali: Liù è un vino rosso prodotto da uve 100% Merlot. Si ispira a principi di purezza della varietà, di snellezza e sostanza che viene dalla vendemmia giovane pur sempre congiunta, però, ad una espressione di sostanza. L’espansione e la freschezza dei suoli, infatti, garantiscono una maturazione graduale e progressiva delle uve anche nelle annate di maggior calura e il rigore delle buone pratiche agronomiche. VINIFICAZIONE ED AFFINAMENTO. 9 mesi in tini di cemento/anfore di terracotta 6 mesi in bottiglia
Le mie considerazioni: Un Merlot che entra nell’Olimpo delle Eccellenze. Con la sua personalità profonda ricca di vibrazioni. Eccellente, voto 92/100
– Sammarco 2014
Note aziendali: Sammarco è un vino dai profumi freschi e fini di sottobosco, dal colore profondo e intenso. Presenta aromi specifici del terreno e impressioni di frutta matura. Ha una grande concentrazione dai tannini robusti. Vino elegante e raffinato. Al Cabernet Sauvignon vengono aggiunte percentuali di Sangiovese e Merlot. VINIFICAZIONE ED AFFINAMENTO. 3 mesi in tini di cemento, 12-15 mesi in tonneaux /barrique e botte da 12 HL. 18-24 mesi in bottiglia.
Le mie considerazioni: Il vino si presenta molto flessuoso, pronto con una sottile eleganza. Eccellente, 93/100
– D’Alceo 2014
Note aziendali: D’Alceo rispecchia pienamente le caratteristiche della vigna da cui proviene. Intenso, caldo, raffinato ed elegante. La frutta rossa ben matura si unisce perfettamente alle note di sigaro delicato e tabacco. Un incredibile concentrazione priva di pesantezza. Per una volta non parliamo di un vino, ma della personalità di una vigna piantata da Alceo, che non poteva immaginare di aver trovato l’eccellente combinazione tra esposizione, terreno e vitigni (Cabernet Sauvignon e Petit Verdot). VINIFICAZIONE ED AFFINAMENTO. 3 mesi in tini di cemento. 12-15 mesi in tonneaux / barrique. 18-24 mesi in bottiglia.
Le mie considerazioni: Se pur frutto di una vendemmia un po’ problematica questo vino rivela tutta la sua classe fatta di purezza e precisione, ricca di dettagli espressivi ed eleganza. Eccellente, voto 92/100
Inoltre ho assaggiato:
– Trebbiano 2018, Ottimo, voto 87/100
– Rosato 2019. Buono, voto 86/100
Castello dei Rampolla. Una Storia fatta di Buone Idee. Chapeau!
Urano Cupisti
Assaggi fatti il 20 settembre 2020
Castello dei Rampolla
Via Case Sparse, 22
Panzano in Chianti (FI)
Tel: 055 85 25 33