Sarà presentata domani 30 novembre a Milano la Guida di GoWine dedicata, come si recita in copertina, a “coloro che ritengono che il vino…valga un viaggio!”

Una Guida che valorizza la grande accoglienza italiana in cantina e rappresenta un riferimento per i molti enoappassionati e curiosi che non amano solo degustare buoni vini, ma sono interessati a camminare parti dell’Italia per conoscere dove i vini nascono e dove molti uomini e donne del vino realizzano i loro sogni e progetti.

Nell’edizione 2018 sono 672 le cantine selezionate, oltre alle altre 70 inserite nella speciale rubrica “da conoscere” al termine di ogni regione.

Sono 229 le “Impronte d’eccellenza” per l’enoturismo, oltre 3.500 i vini segnalati, 1.500 gli indirizzi utili per mangiare e dormire.

La Guida privilegia il tema del racconto per condurre il lettore a conoscere meglio cosa si cela dietro un calice di vino: storie di uomini e donne del vino, storie di famiglie italiane innamorate della loro terra, investimenti lungimiranti da parte di uomini che hanno deciso di dedicare parte della loro vita a favore di un’idea di vino.

E dunque “Cantine d’Italia” perché la Guida conduce al vino attraverso la cantina come sito da visitare e come fattore che concorre alla promozione del turismo del vino.

Di ogni cantina viene segnalato il Vino Top e un repertorio di vini da conoscere, con curiosità e riferimenti per meglio comprendere il panorama produttivo dell’azienda, avere notizia sulle ultime etichette uscite in produzione. Lasciando poi al lettore/enoturista il compito di scoprire i diversi vini, degustarli ed essere lui protagonista delle diverse scelte.

Si conferma anche in questa edizione l’importanza del fattore “D”. D come domenica, un simbolo inserito a fianco di quelle cantine che manifestano disponibilità all’apertura della cantina nel giorno festivo, sempre o tramite appuntamento. Un segnale della Guida per valorizzare un tema caro all’enoturista italiano che, come noto, viaggia soprattutto nei fine settimana ed ha la giusta aspettativa di incontrare cantine aperte all’accoglienza.

La presentazione si svolge presso l’Hotel Michelangelo**** di Milano, Piazza Luigi di Savoia.

Fra gli ospiti dell’evento i tre personaggi che firmano con uno scritto un intervento in apertura della Guida: si tratta di Alessandro Scorsone (giornalista e sommelier), Antonio Cabrini (campione dello sport), Magda Antonioli Corigliano (docente di economia per il turismo alla Università Bocconi di Milano). Converseranno con Massimo Corrado presidente dell’associazione Go Wine, che cura la redazione del volume.

Sempre in apertura della Guida, saranno riproposti i “Dialoghi in cantina”; ovvero 10 interviste a uomini e donne del vino italiano. Un modo per privilegiare il tema del racconto che è parte fondamentale di questa Guida.

Massimo Corrado, presidente di Go Wine, presenterà le linee generali del volume e le sue principali novità. Un’occasione per discutere di viaggi attorno e per il vino, per una Guida che non vuole rivolgersi soltanto ai “super appassionati”, ma che desidera essere un occasione per creare cultura a favore del vino e dei suoi territori.

Le cantine presenti in Guida sono frutto di una selezione che tiene conto di più fattori che concorrono a formare la valutazione: il sito aziendale e il panorama dei vigneti esistente, le attività legate all’accoglienza, sia per quanto concerne agriturismo/ristorazione ecc… sia per la disponibilità a promuovere in cantina iniziative culturali, manifestazioni. E poi il vino, per considerare la storia, la qualità, la personalità della produzione enologica, con un occhio di riguardo anche all’eventuale versatilità, ampiezza e affidabilità della gamma.

Sono ben 229 le “Impronte Go Wine”: è il massimo riconoscimento attribuito dalla Guida. Rappresentano l’eccellenza nel campo dell’enoturismo nazionale e costituiscono una sorta di segno ideale che Go Wine assegna alle cantine che hanno conseguito un alto punteggio nella valutazione complessiva su sito, accoglienza e profilo produttivo.

Nella speciale classifica per regioni ai vertici troviamo la Toscana con 49 impronte, seguita da Piemonte (44) e Veneto (34).

Sono 16 le Cantine che raggiungono il vertice delle “Tre Impronte Go Wine”: Badia a Coltibuono (Toscana); Bellavista (Lombardia); Ca’ del Bosco (Lombardia); Capezzana (Toscana); Castello di Modanella (Toscana); Castello di Verduno (Piemonte); Bisol (Veneto); Donnafugata (Sicilia); Ferrari (Trentino); Florio (Sicilia); Fontanafredda (Piemonte); Lungarotti (Umbria); Malvirà (Piemonte); Masciarelli (Abruzzo); Planeta (Sicilia); Tenuta Vicchiomaggio (Toscana).

La Guida assegna inoltre alcuni “Premi Speciali”. Nell’ edizione 2018 sono in totale sette: si rivolgono a Resort e Tavole aziendali d’eccellenza, vini “storici” e “autoctoni”, EnoArchitetture.

Ecco i protagonisti:
Premio “Alto Confort” per il Relais aziendale dell’anno:
Relais Russiz Superiore per il Relais Russiz Superiore (Capriva del Friuli, Friuli Venezia Giulia);
Premio “Cantine Golose” per la Tavola aziendale dell’anno:
Ristorante 21.9 – Tenuta Carretta (Piobesi d’Alba, Piemonte);
Premio “Cantine Meravigliose” per l’EnoArchitettura dell’anno:
Di Marzo (Tufo, Campania);
Premio Enocultura:
Zaccagnini (Bolognano, Abruzzo);
Premio “Autoctono si nasce”:
Lacrima di Morro d’Alba – Mancinelli (Morro d’Alba, Marche);
Premio “Buono…non lo conoscevo!”:
Uvalino – Cascina Castlèt (Costigliole d’Asti, Piemonte);
Premio “Vini Storici d’Italia”:
Vino Nobile di Montepulciano – Contucci (Montepulciano, Toscana).