Momento caldissimo per il mondo della pizza. Mentre si avvicinano le attesissime Olimpiadi in programma a Napoli da domenica 3 a mercoledì 6 luglio, terza edizione della gara organizzata da AVPN (Associazione Verace Pizza Napoletana) il clima si infiamma per la querelle tra Flavio Briatore e i pizzaioli.
Motivo del contendere il video nel quale il noto imprenditore manifesta perplessità sulla possibilità di proporre una pizza di qualità a un prezzo da lui giudicato eccessivamente basso, soprattutto se confrontato con il listino che caratterizza la sua catena di pizzerie.
“Certamente non è impossibile fare una pizza a 5 euro, dipende dalle condizioni in cui si lavora e dai costi in genere, ma certamente non è scandalosa nemmeno una pizza a 15 euro e più. – spiega Antonio Pace, Presidente AVPN – Vorrei solo specificare che una pizza a 15 euro deve avere almeno una qualità dei prodotti e della manifattura eccezionale, altrimenti non si possono giustificare i costi per la clientela. E dispiace che il signor Briatore, nel suo video, non citi il fatto che la vera pizza napoletana nel suo complesso deve rispondere a delle regole ben precise, stabilite dal nostro disciplinare, negli ingredienti, nelle tempistiche, nelle dimensioni e nel procedimento.
In estrema sintesi, almeno per noi che amiamo la pizza e la divulghiamo nel mondo, è lei a essere al centro della scena, tutto il resto è contorno, ancorché importante. Con la consapevolezza che gli elementi a latere, dall’accoglienza alla location, dal servizio ai vari plus, possono determinare differenze anche rilevanti sul prezzo finale”.
Il Presidente Pace, dall’alto della sua esperienza, ricorda come in quasi tutti i settori esistano gap di prezzi a volte persino difficili da comprendere se non con la conoscenza dei vari elementi che contribuiscono a spiegare forbici talvolta sorprendenti. E lancia un simpatico guanto di sfida all’ex patron della Benetton.
“Invitiamo Flavio Briatore alle Olimpiadi della Pizza, manifestazione che vedrà impegnati oltre 300 partecipanti provenienti da circa 30 Paesi – conclude Pace – Saranno quattro giornate dedicate a questo prodotto simbolo del Made in Italy, iconico e amatissimo in tutto il mondo. Venga a trovarci per un confronto sereno e amichevole, gli garantiamo che troverà delle pizze straordinarie che i nostri maestri riescono a proporre a prezzi accessibili a tutti, senza venir meno alla qualità delle materie prime e alla cura di tutti i particolari. Se poi vuole portare uno dei suoi pizzaioli per una bella sfida a base di buone pizze, noi non abbiamo alcun pregiudizio e siamo certi che ci divertiremo”.
Discipinare AVPN
Il Disciplinare Internazionale dell’Associazione Verace Pizza Napoletana è quell’insieme di regole, finalmente codificate, trasmesse oralmente da generazioni di pizzaioli napoletani, che ne tramandavano i segreti da padre in figlio. Nel 1984 Antonio Pace e Lello Surace unirono i più importanti e rinomati pizzaioli dell’epoca per sintetizzare le regole fondamentali per riconoscere una Vera Pizza Napoletana e differenziarla dalle tante altre varietà esistenti, donandole così massima dignità e riconoscenza. Da allora il Disciplinare è stato il cuore dell’Associazione Verace Pizza Napoletana, che difende la tradizione di questo antico piatto e ne diffonde i segreti, tutelandone l’unicità e le caratteristiche.
Come si prepara una Vera Pizza Napoletana?
Ecco finalmente la ricetta originale così come tramandata da generazioni di pizzaioli.
Analizziamo subito l’aspetto finale della vera pizza napoletana in seguito alla cottura nel forno a legna:
- la pizza napoletana è tondeggiante, con un diametro che non deve superare i 35cm;
- la pizza napoletana presenta il bordo rialzato (il famoso cornicione), gonfio e privo di bruciature di circa 1-2 cm
- la pizza napoletana deve essere morbida e fragrante.
Qui la ricetta dettagliata della Pizza Verace Napoletana.