Vino Vip. Villa Bertelli

Seconda edizione dell’evento promosso dalla rivista Civiltà del Bere che ha visto coinvolte 62 aziende vitivinicole leader nazionali, nello scenario di Villa Bertelli a Forte dei Marmi.

Cortina d’Ampezzo per la prima edizione, Forte dei Marmi per la seconda.

E le location, i nomi blasonati delle aziende presenti, collocano questa manifestazione in un segmento particolare dell’offerta vitivinicola italiana.

Sia chiaro. Il mio giudizio sull’utilità di questi eventi è positivo perché, lo si voglia o no, è rappresentativo dell’offerta vinicola italiana nel mondo.

Vino Vip. Villa Bertelli

Nomi come Antinori, Banfi, Donnafugata, Tenute Folonari, Mastroberardino e Tenuta San Guido (Sassicaia), tanto per citarne alcuni, sono i portabandiera dell’enologia italiana.

A rendere ancor maggiormente di grande interesse la due giorni versiliese, oltre il Grand Tasting finale, sono stati i talk e gli approfondimenti su temi che “dividono” gli operatori, i media e i professionisti a tutti i livelli.

Il talk della domenica incentrato sul “futuro delle Doc in Italia” che ha visto alternarsi sul palco professori universitari del calibro di Attilio Scienza, nella sua funzione di presidente del Comitato Vini Dop e Igp, Eugenio Pomarici, professore all’Università di Padova, Davide Gaeta, professore all’Università di Verona. Al loro fianco sono intervenuti autorità ed esperti come Riccardo Ricci Curbastro, presidente Equalitas e già presidente di Federdoc e Lamberto Frescobaldi per Confagricoltura.

Vino Vip al Forte

Ma sono stati gli interventi da parte di influenti imprenditori vinicoli come Marina Cvetic (Masciarelli) ad accendere il dibattito.

Interessante  il talk circa “il fenomeno Vermentino” con un approfondimento sul vitigno, dagli aspetti antropologici a quelli genetici, al quale è seguito un tasting mirato che ha permesso di capire meglio quanto discusso.

Alessandro Torcoli, direttore di Civiltà del Bere e patron dell’evento, ha presentato i risultati della prima inchiesta indipendente sulle Fiere internazionali del Vino (Vinitaly, Vinexpo Paris, ProWine), sulla loro utilità.

Un’analisi fatta su un sondaggio tra 207 aziende italiane dove è emerso che Vinitaly resta saldamente al primo posto per i viticoltori italiani, Vinexpo Paris ha sorpreso molto, ProWein non ha più l’appel di prima e London Wine Fair non convince per nulla.

Vino Vip. Grand Tasting

Infine non esiste alcun evento importante se non presenta l’angolo di una premiazione.

Sempre da un’idea di Alessandro Torcoli è stato assegnato il Premio Pino Khail 2023 (a memoria del giornalista fondatore della rivista Civiltà del Bere) al Professor Attilio Scienza per “l’infaticabile impegno nella promozione del vino italiano di pregio nel Mondo”.

Premio Khail Cdb Attilio Scienza (foto M Cremonesi)

Perché Vino Vip vuol essere la Manifestazione del Vino Italiano di pregio nel Mondo!!! Chapeau!

Urano Cupisti