Il Qatar è un tranquillo Emirato (Monarchia assoluta), un piccolo Stato Arabo ubicato in una penisola che si protende, dalla più grande Penisola Arabica, per 11.400 Km. quadrati, tra il Golfo del Bahrain e il Golfo Persico.

Il mare, più precisamente l’Oceano Indiano, che bagna le bianche spiagge del Qatar, ha delle fantastiche sfumature di colori grazie alle incantevoli barriere coralline di cui è ricco.

Il territorio del Qatar, la cui principale fonte di ricchezza è data dai ricchi giacimenti petroliferi, è estremamente brullo, roccioso e desertico, ma non è privo di fascino, data anche la sua posizione geografica. Il clima, caldo umido in estate con temperature anche molto sopra i 44 gradi, diventa torrido tra maggio e ottobre, in inverno, il periodo migliore, la temperatura è tra i 10 e i 24 gradi e l’aria è secca. Molto accentuata l’escursione termica, le piogge sono molto rare. Ma tutto ciò fa parte delle peculiari e interessanti caratteristiche del Paese.

La popolazione totale di circa 2.350.000 abitanti è concentrata, in larga parte (1.600.000), nella Capitale Doha o nelle aree vicine alla Città.

Doha è bagnata dall’Oceano, e si estende sul suo Golfo, dall’esteso e bel lungomare si può ammirare l’imponente molo del porto che si protende nel mare per superare la barriera corallina.

Eblema dell’Emirato del Qatar. Foto di Giorgio Dracopulos

La Città, fondata nel 1825 con il nome di “Al Bida”, è diventata la Capitale dello Stato, in concomitanza con l’indipendenza del Paese dall’Inghilterra, nel 1971.

Doha è una Città modernissima, viva e vivace, con moltissimi grattacieli dalle forme più svariate e di notte, quando si accendono le luci, si formano incredibili, colorate e suggestive luminarie.

I cittadini del Qatar hanno un reddito pro capite molto alto ($ 150.000), ciò permette loro di largheggiare nelle compere, di conseguenza l’offerta esaudisce i desideri più particolari con i migliori prodotti da tutto il mondo. A Doha ci sono molti mercati tradizionali all’aperto, chiamati “souq”, dai nomi particolari e affascinanti, che spaziano dai prodotti alimentari, a quelli manifatturieri artigianali, ai preziosi, fino ad arrivare a quelli degli animali.

Ovviamente non mancano gli opulenti e lussuosi centri commerciali, come il City Center-Doha, super moderna struttura su 4 piani di cui uno interrato, con i suoi 350 negozi, la maggior parte griffati, i 64 Ristoranti, Bar e punti gastronomici, le banche, i grandi panoramici ascensori, le 14 sale cinematografiche, la “pista di pattinaggio sul ghiaccio” e molte altre attività ludiche per la gioia di 70.000 visitatori, in media, al giorno.

Una Nazione con questa posizione di grande importanza geografico strategica è stata dominata dai Persiani, dagli Ottomani e dagli Inglesi, attraverso i secoli ha conservato e tramandato delle usanze gastronomiche derivanti dal meglio delle diverse arti culinarie che qui si sono incontrate.

Il Qatar ha raggiunto, solo nell’ultimo decennio del 1900, l’autosufficienza alimentare per frutta e ortaggi, ed ha sviluppato molto l’allevamento di capre, pecore, bovini e cammelli. Il pesce è molto abbondante e freschissimo, tanto da essere anche esportato.

La Cucina

A Doha ci sono molti Ristoranti di livello con cucina Araba, come il grande “Bandar Aden Restaurant”, o il Restaurante “Al-Majless Al Arabi” ubicato in una delle più raffinate zone della Città. Poi troviamo i Locali etnici, espressioni di varie nazionalità (anche alcuni Ristoranti Italiani), e, infine, quelli  moderni ed internazionali, ubicati soprattutto nei grandi alberghi a 5 stelle come il magnifico “Four Seasons Doha” o la torre del “The Ritz-Carlton”.

Nel Qatar la cucina Araba è indubbiamente “Fusion” deriva, come già accennato, dall’armonico incontro di varie e specifiche tradizioni culinarie provenienti anche da paesi molto lontani tra di loro.

Sopra: Arnavut Cigeri con Cacik. In alto: Piyaz. Foto di Giorgio Dracopulos

Tra i piatti più interessanti si può gustare innanzi tutto quelli che compongono la “Meze” (oppure “Mezze”), una selezione di varie portate molto diverse che viene servita come antipasto. Una tradizione Greco, Turco, Levantina che nell’etimologia del termine accomuna il significato di “sapore” e”gusto”. Tra questi antipasti:

– “Arnavut Cigeri” piccoli pezzi di fegato fritto, cipolle, prezzemolo e peperoncino, serviti con una ciotola di “Cacik” (in Greco Tzatziki), crema molto liquida di yogurt, olio, cetrioli e aglio, molto piacevole, dai gusti intensi;

– “Piyaz”, una ricca e saporita insalata di fagioli, cipolle, pomodori, uova sode, ben condita con aceto e spezie.

Moltissimi altri piatti compongono la “Meze”, preparazioni varie con formaggi e noci, polpette di carne dalle varie forme, verdure in grande quantità, sfoglie fritte di pasta fine condite con sugo di carne, formaggio e verdure, oltre ad altre portate tendenzialmente cremose.

Nei Menu del Qatar troviamo una vasta scelta di carni: dal tenero agnello al pollo, dal manzo alla bistecca di cammello. Poi grande importanza viene data al pesce, dai polpi ai gamberi imperiali, dalle cernie ai calamari, crudo, bollito, fritto o grigliato, ma sempre un prodotto di sicura qualità.

Il Qatar è un piccolo Emirato dal fascino indiscutibile, con una natura selvaggia ma dall’atmosfera tranquilla, dove ci si può dedicare al “bien vivre” degustando una Cucina “Fusion” particolarmente appetitosa.

Giorgio Dracopulos  

https://www.youtube.com/watch?v=_inmD43rtS8