Abbiamo degustato questo vino da tavola 2008

Fausto De Andreis, cuore pulsante di Rocche del Gatto, può alla prima apparire un personaggio scomodo e controcorrente. In realtà il suo modo di pensare il vino è quanto di più autentico si possa oggi reperire nelle terre vitate d’Albenga, da sempre sposate al Pigato. La sua voce non è contro qualcosa o qualcuno, quanto il grido disperato di chi non vuol sentirsi emarginato o fuori luogo nel produrre bottiglie che interpretano fedelmente, al contrario di molte altre, il territorio e la tradizione. Ne è esempio lampante lo Spigau Crociata 2008, da poco in commercio; dorato vivace nel bicchiere,  ha naso di L’altro Pigato, quello vero! Lo (S)Pigau Crociata di Rocche Del Gattogrande ampiezza ove le prime note minerali (il tanto agognato parallelo con il riesling renano qui ci sta) accompagnano agrumi, l’anice e le erbe aromatiche.

La bocca non tradisce flessione, sorretta dal giusto contrasto acido, profonda e sapida. Se passate dalla sua cantina il divertimento è assicurato, visto che la profondità d’annate (in assaggio ed in vendita) non mancano. Noi lo abbiamo accompagnato ad un piatto di spaghettoni con finocchi e bottarga, sfumati con un bicchiere dello stesso.

SPIAGU CROCIATA VINO DA TAVOLA 2008 – ROCCHE DEL GATTO (ALBENGA – LIGURIA)

PS: Avete letto bene, il Crociata è un “umile” vino da tavola. Fausto alla DOC, per quanto possa valere, c’ha rinunciato da anni; non sopportava l’onta di veder bocciato il suo gioiellino quale Riviera Ligure di Ponente Pigato solo perché “diverso” dai canoni enologici oggi di moda (colori scarichi, profumi indotti da lieviti “spinti”, tagli improbabili con altre uve fortemente caratterizzanti).

Daniele Bartolozzi