Persone semplici e riservate come i loro vini

Come farei senza il mio moleskine. Smartphone, agende elettroniche, tablet d’accordo tutti strumenti utili, indispensabili (non sempre), per una comunicazione veloce. Ma non toglietemi il moleskine, l’originale. Perché dico questo?

Come faccio da tempo ogni tanto risfoglio il notebook black tascabile per accertarmi di non aver dimenticato qualche assaggio particolare, aziende visitate durante eventi annuali, rivedere i punteggi su vini e annate diverse.

Alcuni giorni fa, durante la revisione del mio ultimo moleskine dalle pagine esaurite, prima di riporlo tra i numerevoli suoi pari, testimoni del percorso di parte della mia vita, ho trovato una serie di assaggi fatti durante Autochtona 2015 e tra questi quelli al banco della Weingut Unterhofer, piccola azienda a conduzione familiare del bacino di Caldaro, più precisamente nella frazione di Pianizza di Sopra.

La storia familiare di questa piccola cantina rispecchia i valori tradizionali di quella terra. Conferitori d’uve alle Cantine sociali, nel 2006 iniziano l’avventura di vinificare parte delle uve coltivate in proprio. Chardonnay, Sauvignon Blanc, kerner, Schiava, St. Magdalener i vitigni coltivati che hanno dato origine anche ai propri vini da monovitigno e a un blend composto da Chardonnay e Sauvignon Blanc.

Una filosofia produttiva che rispecchia il terroir del bacino di Caldaro. La ricerca dell’equilibrio con la natura, con una coltivazione legata alla manualità anche per i vigneti collocati su pendii che, in alcuni casi, assumono quella particolarità ricordata come “viticoltura eroica”.

La consapevolezza della Famiglia Unterhofer di essere “fautrice” nell’ottenimento di ottima qualità delle uve e ricavarne vini “sinceri”, espressione del territorio da cui provengono. Vini ispirati a uno stile classico al riparo da “scorciatoie enologiche”.

Mi accolgono al loro banco d’assaggio con la discrezionalità tipica degli altoatesini. La semplicità dell’approccio aiuta da subito ad entrare in sintonia. Al resto ci hanno pensato i vini, risultati tutti compresi tra il buono e l’ottimo con il Reitl Weiss al limite dell’eccellenza.

Chardonnay 2014 Doc Alto Adige. Chardonnay 100%. Giallo paglierino con sfumature oro. Note generose di floreali bianchi e frutta tropicale con un soffio di speziato dolce. Al palato oltre la freschezza e sapidità colpisce la presenza glicerica che ne fa un vino equilibrato. Buona la persistenza. Tutto frutto dell’affinamento in tonneau. Buono, voto 86/100
Sauvignon Blanc 2013 Doc Alto Adige. Sauvignon Blanc 100%. Paglierino luminoso. Aromi tipici di peperone che si confondono con mela, susina ed erbacei. Al palato è teso come tutti i Sauvignon di queste terre. Fresco e sapido. La botte grande attenua la parte “selvaggia”. Buono, voto 86/100
Reitl Weiss 2014 Igt. Sauvignon Blanc e Chardonnay. Un blend per un vino ben fatto. L’orgoglio della Weingut Unterhofer. Un paglierino luminoso. Al naso evoca i floreali bianchi e i fruttati maturi. Al palato equilibrato dove il corredo fresco-sapido è controbilanciato dai polialcoli. Ottimo il ritorno retrolfattivo. Ottimo, voto 89/100

La qualità di questi vini è rappresentativa dell’evoluzione della viticoltura in Alto Adige, ogni giorno sempre più interessante. Piccoli produttori crescono.

Weingut Unterhofer, persone semplici e riservate così come i loro vini.

Urano Cupisti