“Niente è più grave del piacere”. (Jean Cocteau)
Essoyes sur l’Ource non è un paesino qualunque.
Non è solo un paesino di passaggio da parte di chi, provenendo da Troyes (per un tempo capitale del Regno di Francia), vuole raggiungere il centro della Côte des Bar.
Non è solo quel “paesino fiorito” ricercato dagli appassionati di champagne un po’ particolari.
È quel paesino che per tantissimi anni è stato abitato da Pierre-Auguste Renoir pittore francese, considerato uno tra i massimi esponenti dell’Impressionismo.
Nel minuscolo paesino, solo poco più di 700 anime, nacque la moglie Aline ed oggi ospita le spoglie del grande artista. E tutt’intorno i vigneti più meridionali della Champagne.
Territorio molto diverso da quello “calpestato” dall’Abate Dom Pérignon, al tempo dove si contavano un’ottantina di tipologie di vitigni. Poi la fillossera che fece “razzia” tra le cultivar. Oggi l’Aube è la terra dove ancora, accanto ai ben noti Pinot Nero, Chardonnay e Pinot Menieur troviamo Arbanne, Petit Meslier, Fromenteau (pinot gris), Blanc Vrai (pinot bianco).
Tutto questo attira gli amanti dello champagne dediti alla ricerca della biodiversità locale e originalità.
I produttori che lasciano o diminuiscono l’essere solo conferitori d’uve alle grandi Maison, raccolgono le proprie uve per uscire sul mercato con proprie etichette.
Essoyes fa parte di questo mondo ed individuare un vigneron capace di produrre champagne d’eccellenza è sempre un risultato, non solo di originalità, ma di “distinzione sensibile”. E i suoli? “Kimméridgien on calcareous-clayey”.
La Pitancerie
Catwalk Champagne, la manifestazione nella manifestazione del Merano Wine Festival, ancora una volta mi ha permesso di conoscere una piccola maison di quei luoghi, d’Essoyez, della Côte des Bar: La Pitancerie J.A. Dautel.
“100% Cote de Bar per 7 generazioni di viticoltori, ci impegniamo a lavorare nel rispetto dell’ambiente. La lavorazione del terreno è un elemento importante che porta forza e carattere, la biodiversità svolge un ruolo chiave nel rivelare la flessibilità e la mineralità di questo terroir”. Quanto detto durante gli assaggi per presentare al meglio i valori della piccola Maison.
“Nel cuore della Côte des Bar, nel villaggio di Essoyes, una tenuta nota come “La Pitancerie” è stata creata nel 13° secolo dai monaci cistercensi dell’Abbazia di Molesmes. Questo luogo storico era un tempo luogo di ristoro dove venivano serviti “La Pulmenta Regularia”, “La Pitance” e “La Generale”. Oggi questo luogo storico è ritornato al suo splendore originale producendo vini champagne con finezza e molteplici aromi sottili e unici”.
Durante gli assaggi mi è venuta alla memoria una frase di Henry Vizetelly, editore, scrittore inglese nonché grande appassionato di champagne, in stretta relazione all’eccellenza dei perlage J.A.Dautel: “Lo champagne buono non cade dal cielo come la pioggia. La caratteristica è che la sua elaborazione inizia là dove quella degli altri vini solitamente si conclude”.
Gli assaggi
Millèsime 2014 Brut. Pinot Noir 70%, Chardonnay 30%. Vino base in inox con malolattica, 36 mesi sui lieviti. Fresco, diretto. Si apre su note vegetali con una gradevole vinosità. Perlage fine che accompagna una beva equilibrata. Uno champagne ottimo, voto 89/100
Blanc de Blancs s.a. Chardonnay 100%. Lo champagne gradevole e pacione. Floreale, fruttato, carbonica fine, fanno di questo “classico” un tradizionale da bere a tutte le ore. Fatto bene! Ottimo, 89/100
Extra Brut S.A. Pinot Noir 80%, Chardonnay 20%. Uno champagne austero, al palato tanta sostanza. Gran lavoro in cantina nel miscelare le singole parcelle delle ultime tre vendemmie. 24/30 mesi sui lieviti. Eccellente, voto 91/100
Da un terroir nasce un’autenticità che, nel tempo, porta complessità, flessibilità e mineralità. (J.A.Dautel). Chapeau!
Urano Cupisti
Assaggi effettuati al Catwalk del MWF il 12/11/2019
Champagne J.A. Dautel
Rue Victor Hugo 16
Essoyes-Champagne-Aube
Cell: +33688137046
