Storie, favole, feste, detto popolare

Preferisco il quarto ovvero il detto popolare, il meno conosciuto rispetto alla favola Disneyana strappa lacrime tramandata da generazione in generazione.

La mamma merla con i tre merlottini, con piumaggio bianco, che si rifugiano in cima ad un camino per riscaldarsi nei giorni più freddi dell’anno e diventare neri per la caliggine.

Preferisco il detto popolare, ricco di saggezza, anticipatore degli attuali previsioni del tempo, bollettini meteo Lamma, Meteo.it ecc…

Preferisco il detto popolare che recita così: “I tre giorni della merla sono considerati i giorni più freddi dell’anno. Se sono freddi, la Primavera sarà bella, se sono caldi la Primavera arriverà tardi”.

Quest’anno sono stati piuttosto caldi, umidi, con vento da scirocco.

La previsione popolare ci consegnerà una tarda primavera? Vedremo.

Noi del Corriere del Vino intanto, per non perdere le buone abitudini, abbiamo voluto onorare la tradizione che ci vede presenti da anni presso l’Azienda Terenzuola di Ivan Giuliani per festeggiare i giorni della Merla.

Fosdinovo, il Comune della Provincia di Massa-Carrara posto sul confine tra le Regioni Toscana e Liguria, ci ha accolto avvolto dalle bassi nubi piovose nel mattino del 30 gennaio, il secondo dei tre giorni della Merla.

Ma come nella favola ci siamo raccolti da subito, per combattere l’umidità penetrante fin negl’ossi, intorno al tepore nelle stanze della casa colonica aziendale imbandita a festa.

Festa cominciata da subito tra libagioni a non finire accompagnate dai piatti tipici della vicina valle Lunigiana.

Ma per noi del Corriere prima il dovere poi il piacere!

Sì perché l’occasione della Merla rappresenta per l’Azienda Terenzuola la presentazione dell’ultima vendemmia ancora da imbottigliare e dei vini pronti alla commercializzazione. Senza dimenticare le cosiddette comparazioni con le annate precedenti.

18 campioni tra vini bianchi e rossi, vendemmie che hanno spaziato dal 2004 al 2016.

Vermentino di Luni, Bianco Cinque Terre, Vermentino Nero, Canaiolo e il nuovo vino Top Gamma Permano sia bianco che rosso.

Un susseguire di sensazioni di straordinaria ricchezza dove la tendenza alla rusticità è risultata riscattata vuoi dall’invitante vena floreale, vuoi da quella fruttata: di volta in volta, campione dopo campione più note sfumate e aggraziate o più intense come nei rossi dalla piacevolezza dei tannini.

E negli assaggi affiorano le ripartizioni del territorio vitato interessato. Nuclei vitati del versante nord differenti da quelli posti più a sud con profonde differenze, con forti disparità di risultati. La capacità di Ivan Giuliani nel saper affinare le varie parcelle e regalare grandi emozioni.

Rimando l’analisi sensoriale dei 18 campioni ad un articolo specifico da pubblicare in “degustazioni”.

Anche quest’anno i giorni della Merla sono stati festeggiati nel solco della tradizione. Non siamo diventati neri dalla caliggine. Ci siamo difesi tra un panigaccio e l’altro degnamente annaffiato da un bel calice di Merla della Miniera. L’onnipresente Merla. Poteva mancare?

Urano Cupisti