La Glen Grant produce normalmente whisky invecchiato 5, 10, 12 e 18 anni, nelle Edizioni Limitate arriva anche a un invecchiamento di 50 anni

Glen Grant. Logo (Immagine Rba-Design)

La Scozia è un territorio, di 78.764 Chilometri Quadrati, che comprende tutto il Nord di quella grande Isola denominata “Gran Bretagna”. La Scozia a Sud confina con l’Inghilterra, a Nord e a Ovest è bagnata dall’Oceano Atlantico e a Est dal Mare del Nord. La si può percorrere in lunghezza per 360 Km. e per 225 in larghezza.

Il suo Territorio, dal punto di vista fisico, si può dividere in tre parti:

– Le “Highlands”, una zona montuosa coperta da brughiere, con le coste molto frastagliate e ricche di fiordi che penetrano in profondità nel Territorio. A largo di queste coste troviamo, a Settentrione, le Isole Orcadi e le Shetland, e a Occidente le Ebridi;

–  Le “Lowlands”, il Territorio che comprende la Valli dove scorrono i Fiumi Tay, Forth, Clyde. Oggi questa è la Regione dove vive il 75%  degli oltre 5 milioni di Scozzesi;

– Le “Uplands”, una Regione Montuosa, non eccessivamente brulla, con vette che superano anche gli 800 metri di altezza.

La Storia Scozzese è stata, da sempre, travagliata da scontri interni e guerre. I primi a viverci furono le popolazioni di origine celtica, ma poi vennero i Romani (che non riuscirono a conquistare la Scozia fermandosi al Vallo di Adriano nel II Secolo d.C.), i Pitti, gli Scoti, e dall’VIII Secolo arrivarono le invasioni Vichinghe. Per non parlare della successiva guerra “perenne” con i Sassoni che avevano unificato l’Inghilterra.

Una Terra martoriata, che per sopravvivere, già in epoca pre-cristiana, ha costretto le popolazioni ha costituirsi in particolari gruppi denominati “Clan”.

Il Termine “Clan” in Gaelico Scozzese si può tradurre in “bambino, discendente o progenie”. Infatti un Clan era praticamente una Famiglia estesa, formata dai discendenti legati da vincoli di parentela e da altre Famiglie che si sottomettevano al Capo per essere protette.

Una delle peculiarità degli Scozzesi appartenenti ai Clan era il “Kilt” (un indumento maschile consistente in un pezzo di stoffa arrotolato intorno alla vita, simile a una gonna) ogni Clan si differenziava per il diverso disegno (Tartan, in Italiano “Scozzese”) della stoffa di lana con cui era prodotto.

Sembra che questo sistema del “Clan” sia stato “ufficializzato” dal Re di Scozia Malcom III (1031 – 1093) nel momento in cui volle adottare un sistema fondiario feudale basato sulla concessione, ai singoli Capi, e ai loro eredi, della terra dove poter vivere, tale condizione dette il via alla suddivisione Territoriale dei “Clan”.

Tale sistema, con 182 Clan, è stato alla base  della società Scozzese fino alla tragica battaglia di “Culloden”, combattuta il 16 Aprile 1746 presso la Città Scozzese di Inverness, dove 5400 Scozzesi comandati dal Pretendente al Trono d’Inghilterra Carlo Edoardo Stuart, furono battuti da 8000 Inglesi guidati da Guglielmo Augusto di Hannover (Duca di Cumberland e Figlio di Giorgio II Re di Gran Bretagna e Irlanda).

Dopo la sconfitta i Capi “Clan” che non giurarono fedeltà al Re vennero considerati “ribelli” e  scattarono contro di loro e i rispettivi “Clan” delle persecuzioni; una vera pulizia etnica denominata “Highland Clearances”, i superstiti dovettero emigrare in Paesi come le Americhe o l’Australia.

Ma gli scontri tra i “Clan” superstiti per questioni territoriali o altro continuarono negli anni successivi, fino all’ultimo, avvenuto nel 1820, quando James Grant guidò il “Raid on Elgin”. Il “Clan” degli “Innes”, confinante con i “Grant”, aveva imprigionato il Capo e la Famiglia del “Clan Grant”, James Grant, con 700 dei suoi, marciò, nella Pianura di Elgin, per andare a liberarli.

Eccoci giunti ai membri del “Clan Grant” che c’interessano per la nostra storia: i Fratelli John e James Grant.

Nel 1840 la distillazione del whisky in Scozia era da poco uscita da quella clandestinità alla quale motivi politico/patriottici e anche fiscali l’avevano ampiamente relegata. Gli Scozzesi, per anni, si erano rifiutati di pagare le esose “tasse sul malto” che il Governo Centrale Inglese aveva imposto.

I Fratelli John e James Grant ebbero una lucida “visione”: la vicinanza delle loro Terre al Mare e a un Porto come Garmouth, il Fiume Spey a Sud, vaste piantagioni di magnifico orzo tutte intorno… cosa poteva servire di più per fare dell’ottimo “Whisky di Malto”? Ecco che nel 1840 fecero richiesta di una Licenza per la Distillazione.

Nacque così la “Rothes House Glen Grant Distillery” in Campagna (oggi poco fuori della piccola Cittadina Scozzese di Rothes).

Nel 1851, grazie al forte coinvolgimento dei Grant nella costruzione della fondamentale nuova arteria ferroviaria del Nord, che avrebbe dato maggiori impulsi commerciali alla Scozia, anche una Locomotiva, che faceva la tratta  Lossimouth-Elgin-Rothes, venne battezzata con il nome “Glen Grant”.

Scomparsi i Fratelli Grant, nel 1872, la guida dell’Azienda passò a un loro nipote, il “Maggiore” James Grant (classe 1847), che oltre alla Distilleria ereditò, a soli 25 anni, anche il Titolo di “Glen” e si dimostrò da subito un degno successore.

Un innovatore leggendario che amava viaggiare e conoscere, appassionato della modernità (fu il primo nelle “Highlands” ad avere un’automobile e volle dotare la sua distilleria di luce elettrica) introdusse, tra l’altro, l’uso di distillatori e purificatori lunghi e sottili che permettevano di produrre quel whisky, dal colore chiaro, con un fresco sapore di malto, tecnologia che contraddistingue anche oggi la loro produzione.

Nel 1886 il “Maggiore” James Grant realizzò, nei 27 ettari di proprietà della Distilleria, dei magnifici Giardini che, ancora oggi, sono uno straordinario esempio dello stile con cui si realizzava il “Giardinaggio Vittoriano” alla fine del XIX Secolo.

Circa 25 anni dopo aver assunto la guida dell’Azienda, James Grant, visto l’aumento della richieste, volle edificare una seconda Distilleria sul lato opposto della strada, di fronte alla prima. Questa seconda unità produttiva prese inizialmente il nome di “Glen Grant 2”, ma in seguito venne denominata “Caperdonich” (il nome del luogo da cui si prelevava l’acqua purissima per la produzione). Le due costruzioni erano collegate da tubature sottostrada che permettevano l’interscambio dei fluidi. Dopo 5 anni però questa seconda distilleria fu chiusa a causa del periodo di recessione che colpì il Mondo alla fine del 1900, ma poi fu riaperta nel 1965 e chiusa definitivamente nel 2002.

In Scozia la musica e il whisky hanno sempre avuto un forte legame tantoché, 24 Aprile 1909, il famoso Violinista Scozzese Scott Skinner (1843 – 1927) affascinato da una visita alla Distilleria, volle comporre una “Strathspey” (veloce ballata Scozzese) dal nome “Glen Grant”.

Nel 1931 il “Maggiore” James Grant morì, lasciando il “peso” di una delle Distillerie più famose al Mondo alle sue tre figlie. Per motivi di Famiglia il testimone passo nelle mani del Nipote, Douglas Mac Kessack. Seguirono poi, nel 1941, James Smith, e, nel 1969, Ernest Sherret.

Nel 1972 la “Glen Grant Distilleries Ltd” si è fusa con altre Società formando la “Glenlivet Distillery Ltd”. In questa nuova Società gli eredi della Famiglia Grant mantenevano i loro interessi unitamente a due Soci molto importanti: la “Courage Ltd” e la Giapponese “Suntory Ltd”.

Nel 1977 la “Glen Grant Distilleries Ltd” è stata acquisita dalla “Chivas Brothers” e nel 2001 passò nelle mani del Gruppo Francese “Pernod Ricard”.

Nel 2006 la “Glen Grant” fu acquisita, per 115 milioni di euro, dal Gruppo Italiano “Campari” che ne è ancora proprietario.

La “semplicità” e la “naturalezza” sono alla base del Whisky prodotto, ieri e oggi, dalla “Glen Grant”.  Un Whisky che nasce da una perfetta combinazione di pura “Acqua delle Highlands” con solo orzo maltato di qualità e lievito. Poi c’è il “fuoco” che fa la magia grazie all’esperienza secolare, alla dedizione e cura della produzione.

Un processo meticoloso, ormai collaudato attraverso i secoli, che rende il Whisky chiaro, fresco e unico nel gusto, grazie anche al periodo d’invecchiamento in Botti, con spesse doghe di Quercia, “Sherry Butt” (500 litri), “Bourbon” di secondo passaggio (Refill). Un’altra positiva peculiarità, e sicuramente una garanzia, è che tutto il Whisky prodotto per il Mondo esce dalla Distilleria di Rothes.

La “Glen Grant” produce normalmente Whisky invecchiato 5, 10, 12 e 18 Anni, nelle “Edizioni Limitate” arriva anche a un prodotto invecchiato per 50 anni.

Il “Glen Grant 5 Anni”, il più leggero di tutta la loro gamma, viene venduto soltanto in Italia e in pochissimi altri Paesi tra cui il Sudafrica. Un Whisky dal leggero colore dorato che esprime ricchi sentori fruttati, prevalentemente mela, in bocca è buono e delicatamente cremoso, con un retrogusto di frutta secca.

La Bottiglia di “Glen Grant Scotch Whisky Pure Malt 5 Years Old” (da 70 Cl., 40% Vol.), in mio possesso, conservata integra per ben 27 anni, è stata Distillata nel 1985, e messa in commercio, nel 1990, per l’Anniversario dei  “150 Anni della Fondazione della Glen Grant”: Una Bottiglia che, decisamente, ha una lunga Storia.

Giorgio Dracopulos

http://www.glengrant.com/

https://www.youtube.com/watch?v=XzHEOFgXWp0