Clos Marfisi. Giorgio Dracopulos e il Vermentino Les Nuits Blanches 2021. Foto di Giorgio Dracopulos

Alla scoperta di “Clos Marfisi Les Nuits Blanches 2021” un magnifico vermentino della Corsica ricco di positivi sentori.

La Corsica è una bellissima Isola Francese ubicata nel Mar Mediterraneo, amministrativamente è una “Collettività Territoriale Unica” (CTU), nello specifico abbina sia le competenze di una Regione sia quelle di un Dipartimento. La Corsica ha come Capoluogo l’antica Città di Ajaccio e include 2 Dipartimenti, 5 Arrondissement, 52 Cantoni e 360 Comuni.

Il Territorio della Regione coincide praticamente con l’omonima Isola infatti comprende anche solo alcuni isolotti. L’Isola è la quarta per estensione nel Mar Mediterraneo dopo la Sicilia, la Sardegna e Cipro. Il breve tratto di mare denominato le “Bocche di Bonifacio” la separa dalla Sardegna. La Corsica è attraversata da una grande Catena Montuosa, ricca di splendide foreste, che la percorre trasversalmente da nord-ovest a sud-est, dividendola in due zone distinte in buona parte da un punto di vista geologico, con prevalenza di rocce cristalline granitiche sul versante a sud e a ponente, e di rocce scistose e zone alluvionali a levante.

Clos Marfisi Corsica

Lo sviluppo costiero dell’Isola è di circa 1200 km., solo 300 dei quali sono costituiti da spiagge più frequenti sulla Costa Orientale. La Corsica si affacciata sul Mar Ligure e sul Mar Tirreno verso l’Italia e l’Arcipelago Toscano la cui Isola più vicina è “Capraia”, distante solo 31 km. dal “Capo Còrso” il promontorio spesso indicato come “Dito della Corsica” che punta diritto sulla Liguria.

Il clima della Corsica è generalmente di “tipo mediterraneo”, con estati calde e secche e inverni miti e piovosi lungo la fascia costiera, più freddi e nevosi sulle montagne dell’interno, in funzione dell’altitudine. Le precipitazioni sono concentrate in autunno e inverno, mentre dal Mese di Giugno, di solito, fino a fine Estate è caratterizzato da una forte siccità con scarsissime possibilità di pioggia. I venti più comuni sono il “Maestrale” da nord-ovest, il “Libeccio” (da sud-ovest) e lo “Scirocco” (da sud-est).

In condizioni di buona visibilità la Corsica si vede dal Litorale Italiano: dalla Liguria a gran parte della Toscana.

La Corsica nella storia

Anche se l’Isola dal 1769 è parte della Francia ha fortissimi legami storici con l’Italia anche in ambito linguistico e culturale.

Tracce di popolazioni che vivevano in Corsica risalgono a circa il 9000 a.C. e nei Secoli successivi si ebbero influenze dovute a “invasioni” di genti provenienti dalla Sardegna (IV Millennio a.C.) e da altre zone Costiere del Mediterraneo: Fenici, Greci, Etruschi coalizzati ai Cartaginesi, Siciliani e Romani (nel IV Secolo a.C. il primo tentativo). Con la caduta dell’Impero Romano d’Occidente (480) la Corsica fu contesa tra Goti e Vandali. Proprio i Vandali con il Re Genserico se ne assicurarono il pieno controllo fino a quando subentrarono i Bizantini che l’accorparono alla “Prefettura del Pretorio d’Africa”.

Nei Secoli successivi, anche se nominalmente legata all’Impero Bizantino, l’Isola rimase indifesa e soggetta alle incursioni dei Goti e dei Longobardi, nel 774 Carlo Magno Re dei Franchi conquistò l’Italia Centro-settentrionale assoggettando anche la Corsica.

Sul finire dell’VIII Secolo i Mori iniziarono a sbarcare sull’Isola e le loro incursioni fatte di sanguinosi saccheggi hanno marcato significativamente la Storia dell’Isola. I Mori riuscirono a prendere il controllo quasi totale dell’Isola nell’810 ma solo per un breve periodo.

Nell’828 per tentare di arginare i Mori la difesa dell’Isola fu affidata a Bonifacio II, Conte di Lucca e successivamente Marchese di Toscana e Prefetto della Corsica, che condusse una vittoriosa spedizione punitiva direttamente contro i porti Nordafricani. Sulla via del ritorno Bonifacio costruì una Fortezza presso la punta Sud della Corsica, fondando così il nucleo fortificato della Città di Bonifacio, affacciata sullo stretto che separa la Corsica dalla Sardegna (stretto poi battezzato “Bocche di Bonifacio”). La guerra contro i Mori/Saraceni durò ancora molti anni fino al loro definitivo allontanamento dalla Corsica nel 930.

L’influenza Italiana sulla Corsica è dovuta principalmente ai Secoli che seguirono. La Repubblica Pisana governò l’Isola dal 1073 al 1284 quando fu disastrosamente sconfitta dai Genovesi nella “Battaglia della Meloria” (1284). Successivamente segui una lunga stagione dettata da un sostanziale vuoto di potere durante il quale Pisa, Genova (Repubbliche Marinare) e il Regno d’Aragona si contesero l’Isola. La Corsica passò poi sotto gli Aragonesi e dopo varie vicissitudini dal 1401 al 1755 vi fu il lungo periodo del dominio Genovese. Nel 1755 vari gruppi indipendentisti si organizzarono in un unico movimento armato che riuscì a realizzare l’indipendenza dell’Isola ma solo per pochi anni visto che nel 1769 fu conquistata definitivamente dalla Francia.

La Corsica è anche super famosa per essere il luogo natale di Napoleone Bonaparte (futuro Imperatore di Francia) nato nel 1769 ad Ajaccio, tre mesi dopo l’invasione militare Francese contro la Repubblica Corsa.

Corsica. I vini (foto Quattrocalici)

I vini còrsi

In Corsica la “Vite” è sempre stata presente fin dalla notte dei tempi ma solo con l’arrivo dei Fenici ne venne favorito lo sviluppo, la coltivazione e il commercio del Vino. La Viticoltura conobbe una grande espansione in Epoca Romana e successivamente sotto la dominazione di Pisa e di Genova che introdussero in Corsica Vitigni come il “Nielluccio” (Sangiovese) e il “Vermentino”.

Grazie alla grande diversità geologica e climatica delle varie zone dell’Isola i Vini prodotti hanno una fortissima tipicità.

Il Vino sull’Isola si produce, in moltissime zone, con oltre 40 varietà d’uva tra cui moltissime autoctone. Oltre alla Denominazione Regionale “Vins de Corse“, la Denominazione A.O.C. viene attribuita a otto zone geografiche: Ajaccio, Calvi, Coteaux du Cap Corse, Muscat du Cap Corse, Figari, Porto Vecchio, Sartène e Patrimonio.

La Regione Vinicola di “Patrimonio” è una Denominazione “Appellation d’Origine Contrôlée” (A.O.C.) nata nel 1968, ubicata all’estremo Nord della Corsica che si estende dal Golfo di Saint-Florent a ovest di Bastia, che prende il nome dall’omonimo Comune.

Clos Marfisi. Vigneti

La Regione di produzione comprende esclusivamente i Comuni di Patrimonio, Barbaggio, San Fiorenzo, Farinole, Oletta, Poggio d’Oletta e Santo Pietro di Tenda, tutti situati nella Microregione denominata “Nebbio”. I Terreni di questa Zona, che si sovrappongono in parte alla Denominazione A.O.C. “Muscat du Cap Corse”, sono prevalentemente calcarei con strati di gesso e argilla.

“Patrimonio” è senza dubbio una delle Zone Vitivinicole più dinamiche, belle e curate della Corsica; qui i Viticoltori lavorano costantemente nell’assoluto rispetto della biodiversità piantando, per esempio, solo 400 Ettari di vigneti su una superficie disponibile di oltre 4.000 Ettari. Circa la metà dei Vigneti sono di proprietà di due grandi Produttori e l’altra metà è suddivisa tra 30 Coltivatori più piccoli che producono interessantissimi Vini Rossi, Rosati e Bianchi.

Nel 2002 la “Denominazione Patrimonio” ha modificato il proprio Regolamento A.O.C. per quanto riguarda la composizione dei Vini stabilendo che il 90% dei Vini Rossi e il 75% dei Rosati devono essere di “Nielluccio” (Sangiovese) con la possibilità di aggiungere altri Vitigni come a “Grenache Noir” (Garnacha Tinta), “Sciaccarello” (Mammolo) e “Malvoisie”, mentre i Vini Bianchi devono essere 100% di Vermentino.

Clos Marfisi

Tra i diversi Piccoli Produttori della “Denominazione Patrimonio” vi voglio parlare di un’Azienda storica e molto interessante: Clos Marfisi.

Il Termine Francese “clos” (recinto) si riferisce a un “vigneto recintato”, prevalentemente da muri di pietra, che proteggono l’uva dai furti e possono migliorare anche il “mesoclima” (l’insieme dei fenomeni climatici che caratterizzano un’area non vasta della superficie terrestre). Spesso anticamente il termine si riferiva ai vigneti dei Monasteri, oggi la parola “clos” viene usata nei nomi anche quando i muri non esistono più intorno alle vigne.

“Clos Marfisi” è una Tenuta nata nel lontano 1870 ed è rimasta sempre in proprietà della stessa Famiglia. Oggi la “Domaine” ha 15 Ettari Vitati, divisi tra le Proprietà “Ravagnola”, “Gritole” e “Grotta Di Sole”, ed è amorevolmente condotta dalla Quinta Generazione: Julie Marfisi e suo Fratello Mathieu.

Clos Marfisi. Les Nuits Blanches 2021. Retro Etichetta. Foto di Giorgio Dracopulos

Julie (dal 2001) e Mathieu (dal 2014) hanno preso il timone dalle mani del Padre, Touissant Marfisi, ritiratosi per far posto ai Figli. Touissant ha insegnato loro, fin da piccoli, l’amore per la loro terra e tutti i suoi segreti sulle tecniche di vinificazione. Ma anche la loro Madre, Madeleine, benché Architetto, li ha supportati nell’insegnargli tutto sulla gestione amministrativa della Tenuta.

Mathieu, Fratello Maggiore di Julie, dopo aver terminato gli studi alla Scuola Mineraria di Saint-Etienne in Francia, ha lavorato per un certo periodo a Parigi ma nel 2014 ha ottenuto un Diploma Superiore in Enologia ed è rientrato nell’Azienda di Famiglia con sua Sorella.

Vigne e Terreni Calcarei di tipo Collinare di “Clos Marfisi” sono curati senza diserbanti, pesticidi o fertilizzanti chimici, per l’aratura vengono usati solo i picconi e la vendemmia è manuale. Anche in Cantina “le regole sono stringenti”: la pressatura delle Uve è diretta, da sempre vengono utilizzati lieviti autoctoni per le fermentazioni che sono anche termo regolate in vasche di acciaio inox, la quantità di solforosa immessa è mantenuta al minimo, non si chiarifica e non si filtra. L’affinamento in vasche di cemento o in anfore consente l’ottimale microssigenazione necessaria per migliore la conservazione del Vino evitando eventuali aromi legnosi.

Clos Marfisi. Les Nuits Blanches 2021. Etichetta. Foto di Giorgio Dracopulos

Tale estrema cura ha portano nel 2018 a “Clos Marfisi” la Certificazione Biologica (ECOCERT). Le Vigne sono esclusivamente di “varietà locali”: Niellucciu (Sangiovese), Vermentinu (Vermentino, circa 4 Ettari), Moscato Bianco e Petite Grains.

Tra i vari Vini prodotti dalla “Domaine Clos Marfisi” recentemente ho avuto il piacere di stappare e degustare una Bottiglia di “Les Nuits Blanches 2021”.

“Les Nuits Blanches 2021”, Vins de Corse, Patrimonio Appellation d’Origine Contrôlée, 100% Vermentino, 14% Vol., un Vino Bianco Biologico che si contraddistingue alla vista per il colore giallo accattivante e brillante, al naso per i profumi piacevoli e minerali, in bocca manifesta una gradevolissima e fresca sapidità oltre a una gustosa permanenza: decisamente un magnifico Vermentino ricco di positivi sentori.

In questo sincero Vermentino della Corsica si può sentire quanta passione e attenzione un’Azienda a misura d’uomo come “Clos Marfisi” s’impegna nel realizzarlo grazie anche a un Territorio semplicemente magico.

Giorgio Dracopulos

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