Lo ha detto nel corso della terza giornata della rassegna milanese Tuttofood il direttore dell’Istituto marchigiano di tutela vini (Imt)

“Portare anche il vino in una fiera specializzata sul food si è rivelata una scelta strategica. Da sempre la cucina italiana ha contribuito alla crescita del nostro prodotto enologico sui mercati internazionali; ora, in questa congiuntura particolare tocca al vino fare da traino alle nostre nicchie agroalimentari di qualità”. Lo ha detto nel corso della terza giornata della rassegna milanese Tuttofood il direttore dell’Istituto marchigiano di tutela vini (Imt), Alberto Mazzoni, commentando la partecipazione unitaria dei produttori del Verdicchio di Matelica, ospitati gratuitamente da Fiera Milano assieme alle altre aziende della collettiva Food Brand Marche provenienti dalle aree del cratere.

Numerosi i contatti registrati con il trade, in particolare con operatori provenienti da Irlanda, Cina, Israele, Polonia, Russia e Svezia interessati al Verdicchio di Matelica (che festeggia i 50anni dalla nascita della Doc) e alla Vernaccia di Serrapetrona. Alla collettiva marchigiana, che chiude domani, partecipano 41 aziende. Di queste sono 35 le imprese danneggiate dal terremoto che provengono dall’area del cratere e 23 quelle vitivinicole.