Germano e Bertilla Pontoni, in riconoscenza a quanti hanno condiviso la loro avventura “con l’oca” hanno voluto conferire, attraverso gli anni, “l’Ochetta d’oro”

“Settembre 1983”: non poteva passare inosservata questa data, trentun anni fa mi trovavo a Mortara in provincia di Pavia conosciuta universalmente per essere “La città delle Oche” sin dal 1300. Ero là, per l’appunto, nel settembre 1983, in occasione della “Tradizionale Sagra del Salame d’oca”.

Cercavo tutto sulla tradizione italiana dell’oca, questo su richiesta del dott Valeriano Rossitti  per arricchire una fortunata edizione Edita dalla Camera di Commercio di Udine riguardante le Tradizioni della Cucina Nostrana ed in particolare per gli animali da cortile, il Palmipede in primis.

Laggiù trovai una gradita sorpresa, uno dei produttori mi segnalò uno dei più importanti, sia per il numero di oche allevate in Italia che per gli spazi messi a disposizione (guarda caso era friulano) il Signor Pessot Antonello, responsabile  dell’Azienda Agricola  Hausbrandt di Chiopris Viscone!

Già al mio ritorno incontrai il Signor Pessot e con il dott Valeriano Rossitti di Feletto iniziammo a lavorare per rendere a questo palmipede l’importanza che Mortara con il salame dava al Suo territorio, e che in Friuli era nel dimenticatoio. L’inverno fu una fucina di lavoro e d’idee che rimase memorabile; già in primavera furono moltissimi i contatti con allevatori, conoscitori ed estimatori locali.

L’anno dopo, il 1984 fu di grandi fermenti… e poi.

Ecco l’incontro con i Fratelli Macor, del “Ristorante del Doge”, che dal  novembre del 1979,  grazie alla brillante affermazione come vincitore assoluto al “Fogher d’Oro di Pramaggiore”, avevano adottato, nel loro Menu, il piatto “ L’OCA ALLA MANIN “.

Tutto il 1984 fu un anno faticoso, rassegne, concorsi, serate, sia per me che per gli Estimatori dell’Oca in Friuli.

La Rai Regionale con cronisti come Cesare Russo e Giancarlo Deganutti, insieme a Giornalisti come Giuseppe Longo del Messaggero Veneto, immortalarono  tutti i momenti di crescita dell’idea.

Ora a distanza di trent’anni moltissime sono le iniziative documentate che hanno fruttato ben tre Libri curati e pubblicati in Friuli e a Lodi (uno  addirittura tradotta in 6 lingue).

Una di queste opere, in lingua inglese, è stata donata dall’Editore a George W. Busch Presidente degli Stati Uniti, durante una sua visita a Roma (due ricette per la serata di quest’anno sono state tratte dal libro e figuravano nei menu  di Cristeta Camerford la Lady Chef della Casa Bianca ).

Oggi questo Evento lo riproponiamo non per esaltare le Stelle dei Ristoranti dell’Oca o dei Gourmet che negli ultimi vent’anni si sono impegnati nella sua diffusione ma per “ Le genti dell’Oca” che ci hanno trasmesso la forza di Continuare.

Certo senza chiasso ma con il rispetto la voglia  e la sincerità di quando siamo partiti.

IL PREMIO:

Germano e Bertilla Pontoni, in  riconoscenza a  quanti  hanno  condiviso  questa loro  avventura “con l’oca” hanno voluto conferire, attraverso gli anni, “l’Ochetta d’oro”,  disegnata e fusa dal maestro orafo Giustiniano Paravano di Mortegliano e simbolo che rappresenta la testa regale dell’oca, ad illustri appassionati:

– Nel 2002  a Antonello Pessot Presidente Onorario del “Club Internazionale dell’Oca” e Presidente Della “Jolanda de Colò“ di Palmanova, Udine;

– Nel 2004 a Delino Macor Ristoratore “Ristorante Del Doge“ Dei Fratelli  Macor Ristoratori Villa Manin di Passariano, Udine;

– Nel 2006  a Bruno Lena e Marcantonio Bolzicco Ideatori e fondatori Della “Festa dell’Oca e dello Stivale“ Di Portogruaro, Venezia;

– Nel 2008 a Alviero Bigi  Presidente dell’Unione Cuochi dell’Umbria e Patron del “Ristorante Bigi”   di Perugia per la festa dell’Oca delle trebbiature di ferragosto;

– Nel 2010 a Roberto Gallorini l’Ideatore della “Festa dell’Oca di Mirano” e Presidente della Pro Loco di Mirano di Venezia.

Il premio biennale del 2012 non è stato conferito per la mancanza di Bertilla.

In occasione del “PREMIO BIENNALE 2014”, che si terrà giorno 11 novembre 2014 a San Martino di Codroipo, sarà conferita “L’Ochetta d’oro” ad un nuovo appassionato personaggio.

 

A cura del Maestro di cucina Germano Pontoni