Il Regno del Tinta de Toro un patchwork di intrecci storici e contenuti vinicoli

Emozioni a non finire in quell’ormai lontano giorno afoso di giugno  durante il recente Vinexpo di Bordeaux.

Vertical Tasting dei vini spagnoli della Bodega Numanthia.

Non tra le Grandi Riserve Speciali della Rioja, ne nelle vicinanze della blasonata Vega Sicilia nella Ribera del Duero. Nemmeno nel piccolo distretto di Rueda conosciuto per i suoi vini fortificati. Ma nel  minuscolo territorio posto a nord del Rueda dove si coltiva un vitigno sull’85% circa della superficie vinicola, il Tinto de Toro, così chiamato per distinguerlo dal generico originario Tempranillo dal quale vuole distinguersi per marcare la territorialità, il clima, l’altitudine. Insomma il proprio terroir.

Tinto de Toro non ha niente a che fare conl’animale simbolo della Spagna. Toro è una cittadina di circa 10.000 abitanti della Comunità Castglia e Léon, vicino al fiume Duero, a pochi chilometri dal confine con il Portogallo. E “tinto” in spagnolo è l’equivalente di rosso in riferimento al Vino.

Quella del Toro è sicuramente la più recente storia di successo del settore vitivinicolo spagnolo. Ne è la riprova lo sviluppo avutosi dal 1987, anno dell’istituzione della Denominazione DO, ad oggi.

Da 8 bodegas del 1987 alle oltre 50 attuali con più di 10.000.000 di bottiglie prodotte. E come spesso accade il successo  è dato dall’attenzione di grandi gruppi vinicoli che decisero di investire in un territorio dove il Tempranillo mostra una particolare consistenza, resistenza e vigorosità.

Il Gruppo Möet-Hennessy (LVMH) ha investito in  Numanthia, una tenuta che ha scelto “la resistenza” come simbolo della realtà vinicola. Nel 134 a.c. gli abitanti dell’antica città di Numanzia resistettero agli invasori Romani, scegliendo di morire piuttosto che arrendersi. Nobile eredità caratterizzante il terroir di Bodega Numanthia: viti robuste e resistenti in grado di sopportare le condizioni climatiche estreme della Comunità Castiglia e Léon.

Lucas Löwi, direttore della Tenuta, inizia la verticale ricordando velocemente i “fatti” storici, l’attenzione del Gruppo LVMH per questa minuscola enclave, soffermandosi in particolare su Tinto de Toro senza mai nominare il legittimo padre Tempranillo, quasi come se non esistesse.

“Le vigne di Bodega Numanthia si estendono su 83 ettari. Per sopravvivere al clima secco hanno bisogno di molto spazio per poter espandersi in profondità nel terreno. Ecco il perché della scelta di allevarle  ad arbusto (noi diciamo ad alberello), a grande distanza gli uni dagli altri”.

“Le vigne della tenuta Bodega Numanthia non sono uniche solo per quanto riguarda l’allevamento e aspetto, ma anche per l’età: il 40% ha oltre settant’anni  e,  nello straordinario vigneto di Teso de los Carriles,  si trovano ceppi di oltre 140 anni, quelli che hanno “resistito” alla fillossera”.

Il momento del tasting vero e proprio è arrivato.

Intensi, quasi impenetrabili, consistenti i cinque campioni scendono nei calici pronti all’assaggio.

Termanthia 2006. Tinto de Toro 100%. Uve provenienti dal vigneto di oltre 140 anni posto a circa 800 mt. s.l.m. Vinificazione tradizionale in rosso con affinamento in barrique per circa 22 mesi. TAV 15%. Carattere intenso ma aggraziato, elegante. Convincente nella sua espansione nasale fruttata. Eccellente, voto 90/100

Numanthia 2010. Tinto de Toro 100%. Il vino espressione della Tenuta. 18 mesi in barrique. Colpisce l’intensità del colore, la consistenza nel volteggiare nel bevante. Naso dove il frutto e le spezie si sviluppano in lenta progressione. Lunga vita a questo 2010. Eccellente 93/100

Termanthia 2010. Lo dico subito. Il Numanthia è superiore. Ottimo vino che però non regge il confronto con il precedente. Voto 89/100

Termanthia 2012. L’espressione minore del  Numanthia assaggiato in sequenza. Ottimo vino anche in prospettiva. Voto 89/100

Numanthia 2012. Il giovane Tinto de Toro con tutte le caratteristiche dettate dalla gioventù. Non per questo da “banalizzare”. Anzi. Grande prospettiva per questo campione equilibrato e dotato di tanta dinamicità. Eccellente, voto 90/100

Dalla certezza che il Tinto de Toro rappresenti  la varietà antica di questo territorio,  alla convinzione di una scoperta unica: Bodega Numanthia, un patchwork  di intrecci storici e contenuti vinicoli.

Urano Cupisti


Bodega Numanthia

49882 Valdefinjas, Zamora

Espana

Tel. : +34 980 699 147

E-mail: contact@numanthia.com

http://www.numanthia.com