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Le Vigne del Grillo. Coltivatori custodi

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Le Vigne del Grillo. Alberto in vigna

In prima collina, 170 metri di altitudine, all’interno dell’Anfiteatro naturale di Camaiore,  un antico casolare edificato nel 1711, restaurato ed ampliato nel 2012, attende gli appassionati del mondo del vino e non solo.

All’arrivo, percorrendo la strada collinare che si inerpica lasciata la frazione La Pieve, un grande giardino delimitato da siepi mediterranee al cui interno prosperano piante di pino, olivi, limoni, arance, banani, fichi d’India ed altre specie di alberi da frutta (circa 300 varietà), vigne, danno il benvenuto:  Le vigne del Grillo.

Un luogo suggestivo di oltre cinque ettari di cui 2 a vigneto. Sotto il casolare i locali aziendali della cantina e zona degustazioni.

Le Vigne del Grillo. Il galletto da combattimento

Ad attendermi Alberto Billi e Giovanni Casini insieme ad una capretta, un galletto da combattimento e il fido cane custode, di quelli che abbaiano al minimo rumore.

“Le nostre coltivazioni sono tutte cicliche e quindi rispettose dei ritmi delle stagioni ed i tempi della Natura”.

Alberto è un fiume in piena tanto è il desiderio di comunicare il lavoro che viene svolto.

“Da inizio aprile 2021 abbiamo lanciato i primi insetti utili per il controllo degli afidi sulle piante da frutto di varietà antiche coltivate. La lotta biologica con insetti ed acari utili è la più semplice e pulita strategia che utilizza organismi viventi per proteggere le colture. Noi a Le Vigne del Grillo crediamo nel valore tecnico e sociale del controllo biologico perché  è ininfluente sugli organismi non bersaglio, preservano gli equilibri naturali e favoriscono la stabilità degli agroecosistemi”.

Le Vigne del Grillo. Insieme ad Alberto e Giovanni

Frutteti di “antiche varietà”

“Con questa definizione si intendono tutte le varietà di melo, pero, pesco, ciliegio, albicocco e comunque tutti gli altri frutti minori che, con il passare del tempo sono state eliminate dal mercato attuale a causa della piccola pezzatura, scarsa produttività, alternanza di produzione, ecc.

La frutticoltura moderna, infatti ha assecondato le nuove esigenze di mercato concentrandosi nella ricerca di produzioni sempre più massicce con frutti di pezzatura uniforme e di aspetto attraente”. Così Alberto che nel frattempo mi ha invitato a seguirlo per toccare da vicino i frutti antichi.

“Per noi il concetto di “frutti antichi” non ha nulla di nostalgico né di vintage ma riguarda la biodiversità intesa come il risultato di un processo evolutivo che ha generato, attraverso la selezione dei contadini, una molteplicità di frutti (per fortuna in parte sopravvissuti alla agricoltura industriale) che ancora oggi possiamo assaporare”. Aggiunge Giovanni che ci ha raggiunto seguito dal fido cane.

Le Vigne del Grillo, vitigno di qualche anno

L’oliveto

“L’oliva è il frutto di quella straordinaria maestosità che ha l’albero di ulivo. Il nostro olio extra vergine di oliva è ottenuto dalla raccolta a mano delle migliori olive di varietà frantoio, leccino ed una cultivar locale a bacca piccola e tonda di particolare pregio. Frangiamo le olive tassativamente entro ventiquattro ore dalla raccolta”.

Orto sinergico

“Nessuna lavorazione del terreno, nessun concime chimico, nessun diserbo, nessuna dipendenza da insetticidi o altri fitofarmaci. Ispirandoci ai principi dell’agricoltura naturale stilati dall’agronomo giapponese Masanobu Fukuoka e della coltivatrice spagnola Emilia Hazelip, coltiviamo il nostro orto sinergico rispettando queste regole base di organizzazione del suolo”. Giovanni ed Alberto si alternano nelle spiegazioni.

Le Vigne del Grillo. Tracce di via Francigena

Alberto, sono qui per parlare di vino.

“Il metodo di potatura da noi adottato è totalmente manuale e tiene conto dell’importanza della ramificazione della continuità del flusso linfatico e della riduzione delle superfici di taglio. Tutto questo per assicurare una lunga e sana vita ad ogni ceppo al fine di produrre vini di alta qualità. Alleviamo Merlot, Syrah, Ciliegiolo, Canaiolo, Bonamico, Sangiovese, Marselan, Vermentino, Malvasia e Trebbiano”.

Passiamo agli assaggi così eventualmente entri nello specifico.

  • Gaberi 2020. Vermentino e Malvasia bianca. Percorso in acciaio a temperatura controllata. Affina sui propri lieviti per circa sei mesi. Giocoso susseguirsi di sensazioni olfattive. Palato caratterizzato da gradevole freschezza e sapidità. Finale pulito con ritorni fruttati. Ottimo, voto 87/100;
  • Le Vigne del Grillo. Alcuni vini Assaggiati

    Gabberi 2021. Una vendemmia che propone un frutto più evidente e al palato una freschezza meglio gestita. Ottimo, voto 88/100;

  • Prana 2019, uvaggio complesso di uve provenienti da diversi vitigni. Macerazione sulle bucce per 15 giorni ed affinamento in inox per sei mesi. Profumi di frutta matura con accenni vegetali. Al palato di medio corpo, tannini ancora da arrotondare. Ottimo, voto 87/100;
  • Prana 2020. Naso più invitante anche se il vino ha bisogno di ulteriore affinamento in vetro. Non troppo complesso. Evolverà. Buono, voto 86/100;
  • Matanna 2019. Syrah 100%. Un vino enigmatico. Setoso, avvolgente ma con un tannino sovramaturo. L’assaggio è sostanzialmente fresco. Voto 87/100;
  • Matanna 2020. Un altro passo. Le componenti fresco-sapide meglio amalgamate. Buona tannicità. Voto 88/100.

Giovanni e Alberto si definiscono “coltivatori custodi”. Mai definizione così azzeccata. Chapeau!

Urano Cupisti

Visita eseguita nell’Aprile 2022

Le Vigne del Grillo
Via del Grillo 374
Località Pieve di Camaiore
Camaiore (Lu)
Tel:  388 5847221

info@levignedelgrillo.it

www.levignedelgrillo.it