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“Fuori casa”: la convivialità come stile di vita degli italiani

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La socialità, lo stare insieme per bere o mangiare è diventato parte della nostra vita quotidiana e il 91,1% degli italiani apprezza i locali che comunicano le pratiche ecologiche quali, ad esempio, la riduzione degli sprechi, la differenziata per i rifiuti, il ricorso a prodotti bio o a chilometro zero. Sono alcuni dei dati emersi dal Secondo Rapporto Italgrob-Censis: Le nuove sfide per la distribuzione Horeca e il fuori casa presentato alla Fiera di Rimini all’International Horeca meeting nell’ambito della kermesse Beer attraction.

In un periodo segnato dal moltiplicarsi delle emergenze e dal primato della sostenibilità, che hanno modificato radicalmente la vita degli italiani, la relazionalità sociale acquisisce ancora più valore. In questo senso, è fondamentale il contributo della Distribuzione Horeca e della molteplicità di esercizi pubblici sui territori per promuovere la socialità tra le persone e per migliorare la qualità della vita individuale e collettiva.

Fiera Rimini ingresso

Il “fuori casa”

Il 92,9% degli italiani dichiara che lo stare insieme per bere e mangiare è uno degli aspetti fondamentali dello stile di vita italiano. Un’opinione trasversale ai gruppi sociali e ai territori.

Il 47,3% quando esce la sera si reca in locali pubblici e, in particolare, in quelli nei territori della Movida: l’8,8% (oltre il 23% tra i giovani) lo fa quasi sempre, il 10% almeno una volta ogni quattro giorni e il 28,5% sempre. Al 40,3% degli italiani piacerebbe uscire di più la sera, perché ritiene che avrebbe un effetto positivo sulla propria qualità della vita.

No sprechi alimentari

Nel tempo è cresciuta l’attenzione degli italiani alla sostenibilità ambientale, alla lotta al riscaldamento globale, alla spesa e i consumi alimentari sono stati rimodulati anche in funzione di questi nuovi valori.

Il 91,1% delle persone apprezza molto i locali che comunicano in modo trasparente le pratiche ecologiche quali, ad esempio, la riduzione degli sprechi, la differenziata per i rifiuti, il ricorso a prodotti bio o a chilometro zero.

Doggy bag

Farsi riconoscere come green, non a parole ma con i fatti, è oggi una sfida importante per gli operatori del fuori casa e della Distribuzione Horeca. Le pratiche anti-spreco sono particolarmente apprezzate dagli italiani, se si pensa che oltre il 57% dei giovani è pronto a portarsi via dal ristorante gli alimenti avanzati dai pasti.

Antonio Portaccio, Presidente di Italgrob

Per Antonio Portaccio, Presidente di Italgrob servirebbe maggiore “vicinanza alle problematiche di settore, in particolare di tipo normativo collegate al decreto Milleproroghe”, e più sostegno finanziario alle circa 365.000 imprese in Italia, dato che molte sono “a carattere strettamente familiare, dove ci lavorano marito, moglie e figli, hanno poco patrimonio, e quindi difficoltà di accesso al credito molto, molto alte”.

Appello accolto dal sottosegretario all’Economia Federico Freni, che in collegamento video ha invocato l’uscita dall’emergenza per il settore, che fattura 17 miliardi di euro e “che ha dimostrato resilienza su tematiche che invece hanno ingessato il resto dell’economia, e per il quale pensiamo alla crescita con interventi per far correre la nave veloce e non solo tamponare le falle”, in particolare con i fondi del Pnrr.

Presentazione Secondo Rapporto Italgrob-Censis sulla distribuzione Horeca

D’accordo anche la deputata Maria Cristina Caretta, delegata del Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida: “Le nuove sfide sono il rilancio, la ripartenza e la capacità di confrontarsi in ambito europeo. Siamo certi che con il dialogo e il costante coinvolgimento delle realtà che operano all’interno della filiera riusciremo a difendere le nostre eccellenze e i nostri stili di vita”.