Donne Fittipaldi. L’occasione di conoscere questa azienda al femminile bolgherese è stata la presentazione alla stampa, avvenuta a Firenze presso il Ristorante Cibreo, del nuovo nato: “5”.
Un rosato, da uve Malbec, rifermentato naturalmente in bottiglia.
Provare a produrre le vin petillant di ancestrale memoria. Perché da uve Malbec?
Il vitigno Malbec è l’ultimo arrivato sulla costa di Bolgheri. Di origine francese, molto diffuso nella zona viticola di Cahors (Occitania, Francia), ha trovato l’ambiente ideale in Argentina ed in particolare nell’aerale di Mendoza. Ed ora l’avventura nel territorio di Bolgheri.
Qualcuno ricorda che il Malbec è presente in questa zona da molti anni confuso con delle selezioni clonali particolari di Merlot.
Foglia grande, grappolo medio, alato, mediamente compatto, buccia consistente.
I vini che si ottengono hanno acidità bassa, tannini non eccessivi, intensità polifenolica variabile; insomma adatto anche a produrre rosé. E tutte queste caratteristiche hanno contribuito nella scelta fatta dall’enologo dell’azienda Donne Fittipaldi, Emiliano Falsini.
Messo in bottiglia per la seconda rifermentazione con un tenore zuccherino pronunciato, chiuso con tappo a corona e affinamento minimo di 4 mesi. Il tutto per rendergli una grande personalità.
E “la grande personalità” è stata il leit motiv dell’incontro: Attraente, seducente, accattivante.
Attraente: lo è stato, eccome. A cominciare dalla bottiglia, dalla sua veste esterna particolarmente studiata nei dettagli e dal color “cipria” che lo contraddistingue;
Seducente: all’olfatto dove il sentore fruttato si è aperto donando una complessità di profumi danzanti su sentori di fragola e pesca bianca;
Accattivante: nell’accezione più comune del termine. “Che ispira simpatia, fiducia, buona disposizione d’animo a strappare sorrisi” e se la vogliamo dire tutta anche con una sfumatura di furbizia.
Un vino che solo un’azienda come Donne Fittipaldi poteva proporre.
Nell’ottica di una produzione al passo con i tempi e pronti a cogliere i segnali che il territorio di Bolgheri può mandare (leggasi allevamento di Malbec). Nove ettari di vigneto, cinque etichette indirizzate a presentare vini di assoluta levatura. Assaggiate le ultime annate in questa circostanza:
Lady F 2017 Orpicchio (autoctono toscano) 100%. Un bianco che esce dal comune. Intrigante.
Malaroja Malbec 2013 Malbec 100%. Fascino e personalità per questo rosso inusuale. Provocante.
Bolgheri Rosso Doc 2016 varietà tipica bolgherese (Cabernet Sauvignon, Merlot, Cabernet Franc e Petit Verdot). Tradizionale.
Bolgheri Rosso Superiore Doc 2015 stesso uvaggio del precedente frutto di meticolose attenzioni sia in vigna che in cantina. Affascinante.
“La filosofia aziendale è sempre stata indirizzata al connubio tra il vino e l’arte”. Così Maria Fittipaldi Menarini ha introdotto l’evento ricordando anche che “la bottiglia è come una cornice di un grande quadro, di un’opera d’arte come vogliono essere i suoi vini”.
Per questo Donne Fittipaldi (Maria e le sue quattro figlie) hanno legato la loro esperienza vitivinicola all’artista Giorgio Restelli, in arte Giores, che ha curato la progettazione e realizzazione di tutte le sue etichette in primis il logo aziendale rappresentativo di una piacevole sinuosità femminile.
Insomma quell’intuito di donna che ritiene necessario aggiungere al team aziendale un Direttore Creativo, quale è Giores. Successo assicurato. Chapeau!
Urano Cupisti
Donne Fittipaldi
Via Bolgherese 198
Bolgheri (Li)