Un luogo straordinario dove oggi, grazie alle esposizioni di arte contemporanea “Expérience Pommery”, realizzate dagli artisti direttamente e appositamente nei tratti della cave aperta al pubblico, l’arte di fare perlage si incontra con opere atte a nobiliare il complesso di gallerie e cunicoli lungo ben 18 chilometri ad una profondità di trenta metri.

Benvenuti da Madame Pommery

Pommery. Etichetta Royale

Ogni anno nel mio vinovagare nella terra del perlage abbino alle mie visite sempre differenti, conoscitive dei territori, dei nuovi metodi di allevamento, costruzione dei vins Clair, spumantizzazioni, una visita doverosa alle Grandi Maison che hanno fatto la Storia di questo vino unico ed ineguagliabile. Quest’anno ho scelto la Maison Pommery.

“Qualitè d’abord”, la qualità innanzitutto, fu il motto di Madame Pommery, vedova anch’essa, quando nel 1858, prese le redini della Maison. Creò con grande successo il primo champagne “brut”, secco, dalla leggendaria annata del 1874 sconvolgendo la Londra vittoriana di allora.

Il mercato inglese era quello maggiormente di punta e la nostra vedova riuscì a portare il dosaggio zuccherino a 6/7 grammi litro. Lo champagne si produceva ancora dolce con tenori zuccherini che oggi classificheremmo extra- dry o addirittura dry.

La vedova Pommery

Altra mossa vincente di Madame Pommery fu l’acquisizione di 120 cave sotterranee di gesso scavate in epoca romana (profonde oltre 60 metri), allora in periferia sud di Reims (oggi in centro città) che furono riempite fino alla profondità di 30 metri e collegate tra loro con cunicoli, passaggi, rese abitabili con diverse prese d’aria.

La visita è iniziata scendendo i 116 gradini che portano il visitatore direttamente alla massima profondità (30 metri con una umidità rilevata del 98%). Da qui è iniziato un percorso guidato che ha portato l’ospite, meglio definirmi turista, alla conoscenza di un mondo operativo “da miniera”, con luci tenue di candele o simili, carrucole con cesti che servivano a trasportare i grappoli da pressare con i torchi e procedere con le tecniche conosciute allora.

Pommery. La scalinata

Interessante è la storia della cava di Notre Dame, chiamata così per la presenza di una statua della Vergine, “Notre-Dame des Crayères” , posta a vegliare su questo mondo sotterraneo.

Nella profondità della cave sono presenti tutte le condizioni per far raggiungere al vino la maturità necessaria con un perfetto regolatore termico. Temperatura costante di 10°.

E mentre osservavo le opere d’arte poste di sala in sala, meglio dire di cava in cava, il silenzio veniva interrotto dal rumore dei carrelli elevatori trasportanti le bottiglie pronte per il remuage con i potenti gyropalette.

Interessanti i nomi dati alle singole cave. Riportano nomi di città a significare i luoghi nel moNdo raggiunti dal marchio Pommery.

Impressionanti i numeri che provengono da questi cunicoli: 25 milioni di bottiglie giacenti  sui lieviti.

Pommery. Una galleria

La Storia recente ci racconta il “travaglio” di questa Maison. Nel 1990 entra a far parte della scuderia LVMH (acronimo Luis Vuitton, Moët, Hannessy a guida Moët). Successivamente, dopo diverse altre vicissitudini, è passata sotto il controllo del gruppo belga Vranken presente sul mercato con numerose etichette come Desmoiselle, Charles Lafitte, Monopole Heidsieck e Barancourt.

Pommery. Foudre

Come dimenticare la Botte Foudre di Émile Gallé?

Foudre termine nato come unità di misura (indicava 1.000 litri), nel tempo ha assunto un significato più ampio: botte fatta su misura.

Questa della Maison Pommery contiene ben 75.000 litri, equivalente a 100.000 bottiglie 0,75.

Costruita nel 1903 per rappresentare la Maison all’Esposizione Universale di Saint-Louis nel Missouri (USA). Lo scultore Émile Gallé ne realizza la parte frontale con al centro una giovane donna che emerge da un terreno di vigneti ricchi d’uva, rappresentante la Francia. La giovane donna tende un calice di champagne alla giovane America che cavalca la vecchia America.

Altri elementi decorativi la testa di un indiano, una terza figura femminile (genio del commercio), la nave che ha trasportato il grande foudre, la Cattedrale di Reims ed infine la Statua della Libertà.

Oggi, la mastodontica botte dà il benvenuto al visitatore della Maison Pommery.

Dopo questa full-immersion nella Storia di questa Maison, il calice dello champagne Royale, bevuto sotto lo sguardo intimidatorio della vedova Louise, l’ho definito eccezionale. Influenzato? Direi di sì. Chapeau!

Urano Cupisti

Visita effettuata il 3 ottobre 2022

Vranken – Pommery
Avenue de Champagne
Reims