Un nuovo vino per l’azienda Taverna. Esce, infatti, il Primitivo 2012 in purezza, frutto di una selezione delle vigne più vecchie

Taverna, azienda di Nova Siri in provincia di Matera, forte di una storia imprenditoriale nata agli inizi degli anni ‘50 e di un’esperienza in viticoltura quasi trentennale, oggi, ha raggiunto ottimi risultati coniugando tradizione ed innovazione e cercando sempre di valorizzare vitigni autoctoni della Basilicata.

In questo direzione va la nascita del Primitivo che si accompagna al Moscato, al Greco ed all’Aglianico entrambi in purezza, già presenti nella lista del vino.

Il Primitivo, IGT Basilicata, è raccolto a mano, in piccole cassette, dopo un lieve appassimento delle uve direttamente sulla pianta.

Fermentato i tini di acciaio, passa 9 mesi in barrique di rovere francese di secondo e terzo passaggio.

«Ci sentiamo fortemente legati alla nostra terra – dice Pasquale Lunati, CEO di Taverna – Per questo siamo impegnati nel recupero e  nella valorizzare dei vitigni autoctoni della Basilicata e di quelli presenti nella tradizione locale. Il Primitivo è un vino che completa la gamma dei nostri territoriali e che fa coppia con l’altra nostra etichetta I Sassi (blend di Primitivo, Cabernet e Merlot), dedicata a Matera, finalista per la designazione a CAPITALE EUROPEA della Cultura 2019 e con il Rione Sassi già patrimonio dell’UNESCO».