Si è svolto a New York con Vinitaly e il gotha dei produttori di straordinari vini dell’annata 1985

Trent’anni in un giorno. Il Gala Italia, creato ed organizzato da Lucio Caputo presidente dell’Italian Wine & Food Institute, ieri, nella Grand Ballroom del Pierre Hotel di New York, ha raccontato insieme al gotha dei produttori italiani lo straordinario successo del vino tricolore che ha visto le proprie esportazioni passare in più di tre decenni da 44 milioni di dollari a oltre un miliardo e trecento milioni nel 2014.

A questo avvenimento, patrocinato dalla Fiera di Verona, era presente Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere, organizzatore del Vinitaly, la più importante rassegna al mondo per la promozione commerciale e culturale del vino che dal 1967 si svolge a Verona (e durante l’anno in molti continenti) e che rappresenterà il vino italiano all’Expo 2015. Con lui, il Sindaco di Verona Flavio Tosi.

Per sottolineare l’unità nazionale nel campo del vino, Vinitaly ha portato al Gala Italia alcune bottiglie dello speciale ed ormai raro vino realizzato appositamente, con uve provenienti da ogni regione, per celebrare il 150º anniversario dell’Unità d’Italia. Vino che era stato presentato al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano proprio a New York nel marzo del 2011, in occasione della sua visita di Stato.

Durante il Gala Italia, l’Italian Wine & Food Institute ha assegnato a Veronafiere il Grand Awards of Merit, per il contributo dato con Vinitaly al successo del vino italiano a livello internazionale.

 

Secondo le stime dell’IWFI, le importazioni vinicole USA dall’Italia hanno superato nel 2014 i due milioni e quattrocentomila ettolitri per un valore complessivo di oltre 1,3 MLD di dollari facendo chiudere l’anno ai vini italiani con una rispettabile quota di mercato rispettivamente del 28% e del 34% sul totale delle importazioni vinicole americane.

La posizione dell’Italia acquista ancora maggiore rilevanza se si considera che il totale delle esportazioni italiane è superiore di circa un milione di ettolitri e di oltre 950 milioni di dollari al totale delle esportazioni dell’Australia, secondo paese esportatore verso il mercato USA, che in passato aveva insidiato la leadership italiana.

L’Italia ha inoltre superato quest’anno di transizione meglio degli altri paesi concorrenti, sostanzialmente mantenendo il volume delle sue esportazioni e contenendo l’aumento dei prezzi. Cosa che non è invece accaduta per i suoi principali concorrenti che hanno invece fatto registrare notevoli contrazioni oscillanti fra l’8% ed il 14% sia in valore che in quantità.